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una sentenza del Tribunale Federale nel 1909 ne abbia attribuita la proprietà allo Stato di Santa Catharina. La popolazione dello Stato sarebbe di 405.800 abitanti secondo il censimento del 1910, ma si deve osservare che, date le difficoltà di tali operazioni in questi Paesi, anche le cifre ufficiali hanno un valore relativo. In tal numaro sarebbero compresi 120.000 tedeschi e figli di tedeschi, circa 42.000 italiani, contando come tali anche i figli nati sul luogo, e circo 20.000 russi e polacchi: i negri di origine africana costituirebbero circa il 10 per cento della popolazione. Nello Stato vi è un discreto numero di indiani tupy guarany, detti bugres, che una volta occupavano tutto il territorio; ma il loro numero va diminuendo. La catena di monti, detta Serra, che dal Rio Grande prosegue lungo l’Oceano fino al nord del Brasile, nello Stato di Santa Catharina si distanzia dalla Casta, e dà luogo,fra il principio dell’altipiano e la co,ta dell’Atlantico, ad una vasta regione preserrana, coperta di boschi, degradante verso il mare; e questa è la zona colonizzata. Questa zona montagnosa si mantiene assai sai più bassa di quella che le corrisponde nel Rio Gran le, per cui l’altipiano si eleva quasi a picco su di essa, can forte dislivello. Lo Stato viene in tal modo ad essere diviso, dal Punto di vista fisico, in due parti ben distinte: la zona litoranea e l’altipiano. La zona litoranea comprende anche le due grandi isole di Santa Catharina e di San Francisco; ha clima caldo e umido, la temperatura vi raggiunge un massimo di 36o nei mesi invernali di giugno e luglio, e poche volte scende a zero o si hanno delle brinate. Anche qui vi è molta incostanza di temperatura e vi sono sbalzi fortissimi, perfino di 25o nello stesso giorno. Salita la catena di monti chiamata Serra Geral, si stende l’altipiano il quale non è che la continuazione di quello del Rio Grande. Questo, da un’altezza di 1300 metri, digrada dolcemente verso l’interno fino a 900 metri: il clima vi è sanissimo; durante l’inverno il termometro vi scende anche sotto zero, spesso vi gela e vi cade la neve. Questo altipiano è popolato da elemento brasiliano, dedito quasi esclusivamente all’allevamento del bestiame. La zona litoranea, internantesi per circa 160 chilometri, colonizzata dagli stranieri e maggiormente popolata, è quella ove si è sviluppata l’agricoltura. Questa zona non è tutta sana; vi è una larga striscia lungo il mare ove regnano il paludismo e le febbri, ed and-te nell’interno sono numerose le località, situate anche a 3 e 400 metri sul mare, ove si hanno le febbri malariche. Malattie diffusissime sono nello Staio l’anchilostomiasi, od anemia intertropicale, ivi detta mal da terra, che fa molto danno anche nelle colonie italiane, e così pure la tubercolosi, la quale fa strage specialmente nell’elemento brasiliano.

Lo Stato di Santa Catharina, sebbene possegga anche terreni fertili e non gli manchino ricchezze minerarie, è, nel suo complesso, assai povero, ed il suo progresso civile è di gran lunga al di sotto a quello del vicino Stato di Rio Grande. Non ha che tre brevi rami ferroviarii separati, che ammontano complessivamente appena a trecento chilometri; il commercio di esportazione è scarso. La sola regione che è stata messa in valore e nella quale si è raggiunto un considerevole progresso civile, è quella del nord; ed il merito ne è dei tedeschi, ed in parte anche degli italiani, che l’hanno colonizzata. Le nostre colonie in questo Stato offrono, per tanti riguardi, aspetto analogo a quelle del Rio Grande, ma in buona parte di esse si nota un maggiore arretramento, e condizioni più povere. La zona dei campos dell’altipiano della Serra, non dà, coll’allevamento del bestiame, risorsa proporzionale a quella che ritrae dalla stessa industria il Rio Grande, e ciò, a parte la minore estensione dei pascoli, è dovuto alla sua situazione, mancante di facili vie commerciali. A differenza delle coste del Rio Grande, quelle di Santa Catharina posseggono un discreto numero di porti, dei quali i più importanti, venendo dal nord al sud, sono: S. Francisco, Itajahy, Florianopoiis, Laguna. Altri approdi di secondaria importanza sono Tijucas, Massiambù, Imbituba. Presso Tijucas vi è poi una vasta insenatura detta Parto Bello, che costituisce un buon porto naturale.

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SOCI AZIONISTI

FLORIANOPOLIS.

Il territorio litoraneo cui abbiamo accennato, può dividersi in due zone: l’una a nord, colonizzata prevalentemente dai tedeschi e solo in parte secondaria dagli italiani, nella quale si trovano i maggiori centri dello Stato, cioè Blumenau, Joinville, Itajahy, Sào Francisco; l’altra zona a sud, colonizzata prevalentemente dagli italiani, ove si trova il maggior nucleo delle nostre colonie. Quasi nel centro della costa, el a breve distanza da essa, è l’isola di Santa Catharina, stretta e lunghissima, la quale viene a formare ol litorale un lungo canale, accessibile a navi di non grande pescaggio. Nell’isola si trova la città di Florianopolis, capitale dello Stato. Florianopolis, prima detta Desterro (esilio), nome che tutt’ora conserva, specialmente nell’uso commerciale, è una cittadina di poco più di 20.000 abitanti, situata in bellissima posizione sullo stretto, al di là del quale si vede la costa coi paesi di S. Josè ed. Estreito, ed in lontananza i monti del continente. (Continua).


Beneficenza

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali poi bambini ciechi

Nobile Luigia Bavoli.. L. Io —