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un pezzo d’arpa: per la prima volta, i due allievi si presentavano al pubblico. Fece graditissima impressione un breve saggio ii ginnastica eseguito da un gruppo di allievi, sotto la direzioen del valente maestro cav. Alberti. Tra la prima e la seconda parte del concerto musicale, il Rettore tenne un discorso, che qui riassumiamo: Son lieto di poter recare gradite notizie intorno ai ciechi; intendo parlare del risveglio che dappertutto si manifesta a favore dei ciechi, della loro istruzione, e specialmente della loro assistenza in mezzo ai bisogni ed alla lotta della vita sociale; risveglio mondiale, nazionale, cittadino. Presso tutte le nazioni, in Europa, in America, si tengono ora congressi, esposizioni, relativi ai ciechi. Io ricordo solo in particolare ciò che in quest’anno i fa in Inghilterra; perchè presso quella nazione si fa molto p,i ciechi, e perchè l’Inghilterra avendo possedimenti in tutto il mondo, ciò che si fa nel centro ha una ripercussione in tutta la periferia. Pochi mesi or sono venne fondato a Londra un nuovo Istituto dei ciechi, oltre i molti che già vi sono: il Re stesso volle assistere alla posa della prima pietra, per far più solenne la funzione. E’ ciò che destò maggiormente l’interesse del pubblico fu l’ordine del Re che un radiotelegramma fosse inviato a tutte le navi inglesi sparse negli oceani, perché tutti i sudditi inglesi dessero una piccola quota a favore della assistenza dei ciechi. 11 18 dell’entrante giugno si aprirà poi in Londra un Congresso internazionale dei ciechi, con esposizione dei lavori che i ciechi fanno, in tutte le parti del mondo: anche il nostro istituto manderà un saggia dei lavori dei propri allievi; ed il Consiglio manifestò il desiderio che anche il Rettore vi si recasse: ed il Rettore sarebbe ben lieto di poter assecondare l’invito, ricordando che or sono trentatre anni, di questi giorni, sì trovava a Londra col quartetto d’archi del nostro Istituto, chiamato da un membro della Camera dei Comuni per provare a qual punto di perfezione nell’esecuzione musicale possono arrivare i ciechi quando sono ben.e istruiti: chiamò a Londra l’orchestra dell’istituto di Parigi ed il quartetto d’archi dell’Istituto di Milano, ed in quella circostanza il generale Menabrea, ambasciatore dell’Italia a Londra, ebbe a scrivere: l’Italia ha insegnato qualche cosa all’Inghilterra. Pel risveglio nazionale ricordo che or sono alcune settimane discutendosi in Parlamento -il bilancio del ministero degli Interni, alcuni Deputati hanno vivamente raccomandato un maggior aiuto del Governo per l’istruzione e l’assistenza dei sordomuti e dei ciechi: ed il Presidente del Consiglio, on. Salandra, si associò al voto dei Deputati, dichiarando. in modo particolare che l’opera del Governmi eserciterà specialmente nel favorire gli aiuti di previdenza che preparino ciechi e sordomuti alle lotte della vita, Quest’anno poi, nel periodo autunnale, si terrà a Genova un Congresso nazionale dei ciechi, che fa seguito agli altri Congressi tenutisi successivamente nelle principali città d’Italia: alle discussioni del Congresso,

sarà associata una esposizione di lavori e di altre affermazioni della attività degli istituti: il nostro Istituto vi sarà doppiamente rappresentato, con oggetti e con persone. Ricordiamo da ultimo un risveglio cittadino. L’Unione Femminile, organizzò alcuni mesi or sono una serie di Conferenze sulle istituzioni di beneficenza della città: fra queste ve ne fu una intorno all’Istituto, tenuta dall’On. Presidente del Consiglio, Cav. Uff. Dottor Francesco Denti, nella quale venne ricordata l’opera dell’Istituto per gli allievi in corso d’istruzione, e i sussidi materiali e %norali di patronato quando gli allievi abbandonano l’Istituto. La Direzione del Lyceum organizzò alla sua volta un’esposizione di lavori dei diversi istituti di beneficenza della città: non mancò di prendervi parte l’Istituto dei Ciechi co’ suoi lavori variati che furono debitamente osservati ed ammirati. L’opera più.largamente efficace nella assistenza cl2i Ciechi resta però sempre l’Istituto, colle diverse parti che lo compongono, l’Asilo Infantile, l’Istituto, l’Asilo Mondolfo, il Laboratorio Zirotti: l’opera sua molteplice e vigorosamente attiva è forse meno avvertita perchè, continua, a guisa di certi elementi naturali, come il sole e l’aria, a cui poco si pensa perchè si godono sempre: per apprezzare l’opera dell’Istituto di Milano bisogna ricordare quanto ne dicono gli estranei e i lontani, che in un giudizio di paragone designano l’Istituto dei ciechi di Milano, come il più ragguardevole degli Istituti italiani. All’opera diretta dell’istruzione e degli aiuti ai ciechi che sono nell’Istituto, il Consiglio provvede all’opera di patronato per quelli che sono già usciti: ha’ delle fondazioni speciali a questo scopo, ma non può largheggiare quanto vorrebbe, perchè i mezzi prodigati al di fuor; restringerebbero gli aiuti a quelli che sono ancora presenti. Intanto una forma speciale di patronato che il Consiglio ha favorito, è l’aiutare alcune allieve per l’intervento alle scuole pubbliche, per conseguire poi un diploma di magistero. Molti avranno letto poi un recente articolo di un giornale cittadino, che ricordava lo splendido esito di una Cieca, la Signorina Vaghi Palmira, in un esame di magistero nel suono dell’Arpa: ottenuto presso il Regio Conservatorio: ciò che non disse il giornale lo ricordiamo noi: la Vaghi è allieva dell’Istituto, istruita dal Professor Tedeschi, il quale ha un doppio merito in questo esito felice: ha il merito dell’abilità dell’allieva prova dell’abilità del maestro, merito tanto più da valutari perchè è merito del prof. Tedeschill’aver preparato l’ambiente favorevole all’esame di una Cieca, non nel senso di aver chiesto delle preferenze, ma nel senso di aver dissipato delle diffidenze. L’allieva anzi non volle che le si usassero eccezioni perchè cieca: volle essere giudicata alla stregua de veggenti. E gli applausi che ora il pubblico indirizza all’allieva, io incarico l’Allieva, se mai il maestro l’attende nel retro-Salone, di portarglieli, dicendo che una parte sono rivolti a lui. L’Allieva Vaghi aveva già ottenuto l’anno scorso a Bologna il diploma di magistero nel pianoforte. Il Con siglio re gli utili r

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