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IL BUON CUORE 149


non credettero in me; riguardo alla giustizia, perchè io vado al Padre, e già non mi vedrete; riguardo al giudizio poi perchè il principe di questo mondo è già stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi; ma non ne siete capaci adesso. Ma venuto che sia quello Spirito di verità, v’insegnerà tutte le verità; imperocchè non vi parlerà da sè stesso; ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà quello che ha da essere. Egli mi gloritii cherà, perchè riceverà del mio, come lo annunzierà. (S. GIOVANNI Cap. 16).

Pensieri. Come il passato, anche il brano d’oggi, è tolto dal capo XVI di S. Giovanni, dal famoso discorso, che Gesù Cristo premise nell’ultima cena alla sua passione. Mentre sull’inizio del suo dire aveva invitati gli apostoli a rallegrarsi seco lui, perchè Egli andando al Padre, andava presso chi era più grande di lui, ora riprende con tutta dolcezza il loro dolore eccessivo, e muove, quasi a crearsi un pretesto per consolarli, meraviglia, perchè nessuno gli chiede dove, esso vada. Veramente già Pietro l’aveva chiesto Cristo aveva risposto come sopra; ora gli apostoli fisso il pensiero nella dipartita di lui e nella sua perdita irreparabile -più non avevano coraggio di chiedere che cosa era per avvenire... come a noi accade, quando, sigari, che ci sovrasta un rovescio irreparabiie, preferiamo incontrarci col pericolo senza conoscerlo od averlo misurato per avere il coraggio o la forza dell’incosciente; tanto — si dice, — deve accadere, dunque succeda quel che si vuole Registriamo come unico effetto della domanda di Gesù fu di aumentare il dolore degli apostoli, come la più semplice delle richieste strappa la lagrima rattenuta -- con sforzo erculeo — fin a quell’istante.

Perchè tutto questo? Per la qualità che creava l’amore degli apostoli per Gesù. L’aspetto di lui, la sua parola, la sua azione previdente e provvidente, l’amorevolezza del suo tratto, la bellezza della sua dottrina, la potenza dei suoi miracoli aveva legati alla persona di Gesù. Dall’amicizia di lui, dalla sua grandezza derivava a loro qualcosa che li lu singava nella loro ambizione, nel loro interesse; si sentivano migliori degli altri, dagli altri dstinti e superori essi che di tanto venerato Maestro godevano le confidenze. Ma tutto ciò come dire che l’amore degli apostoli per• Gesù era tutto materiato di sentimento naturale! come era egoistico! come era imperfetto in confronto col vero perfetto amore di Dio! Gesù ha bisogno di correggerli, di perfezionarli, di far loro capire dove, e come esista e sia l’amore di Dio, e coglie l’occasione dell’annunzio della sua morte per dire loro del proprio ritorno al Padre. Così ci insegnò a sollevare i nostri pensieri dalle cose mortali all’eterne, dal fenomenico e passeggero della vita alla vita realtà; ci chiese un’amore degno della vita nova, della vita religiosa, non delle esteriorità religiose; ci chiese che per la nostra elevazione continua,

noi dovessimo ai nostri vantaggi temporali, alle nostre soddisfazoni morali e materiali preferire sempre il suo volere, la sua gloria; ci manifestò una nuova, grande concezione della vita, del dolore, che avrebbe cessato di essere la scusa della bestemmia per essere la via più rapida e facile all’ascendere nostro verso la spiritualità, il cielo; ci insegnò tutte le deficienze e le debolezze della effimera nostra vita religiosa fatte di pratiche esterne e morte, mentre la religione ci dice la conoscenza di Dio e del divino nel mondo, l’amore e la conformità del nostro volere al volere di Dio, il servizio di lui nell’azione quotidiana della mente e del cuore. Questo insegna Gesù agli apostoli suoi... a noi. E noi?

Una concezione volgare della religione ci fa famosi di Dio. Non l’amiamo; siamo sottomessi perchè esso ci terrorizza. Più che il Padre, di cui Gesù ci ha parlato tanto e tanto teneramente ’e l’antico Giove pagano armato di fulmini e saette Per questa paura — non savio e santo timore, che è inizio, principio di sapienza, nei flagelli, nei sussulti tellurici, Vilissimi sempre, passato e scansato il pericolo, passa e si dimentica Dio. E’ logico. Una concezione più direi alta fa di Dio una delle tante pratiche quotidiane.. Al mattino S. Messa ed orazioni, fors’anco i sacramenti; a sera l’altra moda soppianta Dio coll’uso del teatro... libero, del ridotto scostumato, della moda procace e provocatrice... Si sa, oggi giorno passata la moda intellettuale, tornato in voga ln spiritualismo — l’empietà sfacciata darebbe fastidio, ed il cristiano sa blaterare di religiosità; religiosissimo ecc. pur spezzando più d’una lancia contro il rigore del dogma e la serenità della morale cattolica. Non noi alla religione: assai più comodo si pieghi la religione e si adatta alle esigenze delle nostre passioni! Quanto diversa la semplice fede di chi lotta per il proprio essere, per avvicinarsi a questo Dio che sente, vede, gli è daccanto; quella fede che sostiene nel dolore, che assiste nelle disgrazie, che tempera le sconfitte, che solleva nelle nostre deficienze morali! quanto diverso quell’amore che --- contradetto — non diminuisce nella pietà, nelle contraddizioni e nei dolori si mantiene fermo, e si rallegra della occasione di potersi sacrificare per R. B. amore di Dio e dei fratelli!

Le colonie del bio Grande Do Sul NOTIZIE GENERALI.

Lo Stato di Rio Grande do Sul è il più meridionale del Brasile. E’ compreso fra i 27", 33’ ed i 33" e 45 di latitudine sud; confina a sud colla Repubblica Orientale dell’Uruguay, ad ovest colle Provincie di Corrientes e Misiones della Repubblica Argentina, ad est coll’Oceano Atlantico, a nord collo Stato di Santa Catharina.