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molte adesioni e proposte tendenti a intensificare l’opera di protezione. 11 signor A. M. Ccrnelio, per incarico della pre’sidente contessa, Carlotta Parravicini, si congratulò con gli intervenuti e ringraziandoli, espresse il voto di veder sovente ripetersi il convegno del comitato milanese coi solerti corrispondenti, e ciò per opportuni affiatamenti, per scambi di idee, per efficaci incitamenti. Prendendo lo spunto da uno splendido discorso tenuto teste a Firenze dal conte Stefano Jac:ni sul problema dell’emigrazione, il Cornelio parlò della immigrazione dai monti alle valli, dai campi nelle nostre città e accennò rapidamente ai pericòli ai quali si espongono molte giovani ingenue, ". incaute, in balìa di sè stesse, facili prede di gente perversa indegna sfruttatrice dell’innocenza, corrompitrice di esistenze pur animate da buona volontà. un servizio di corrispondenza e di recapito può riuscire e riesce efficace all’intento della protezione, della difesa e dell’aiuto, che l’opera presta alle immigranti, e certo — così concluse — vale assai più l’impedire il male che cercar di ripararlo quando è avvenuto. In- seguito presero la parola i preposti di Abbiategrasso e di Cantù, il rappresentante di Cassano, don Alessandro Sperlari, nonché parecchie signorine rappresentanti rispettivamente Moltrasio, Pregnana, Como, Limbiate, Monza, Legnano, ecc. Si fecero molte proposte, e’ alla discussione intervenne la,presidente colla signora Rina Mayno Amman, rilevando.l’opportunità di, altre adunanze anche per addivenire a progetti concreti. Intanto si deliberò di portare a mezzo della presidenza la notizia del convegno di Milano al con, gresso che si terrà proSsimamente a Livorno. In fine il rev. preposto di S. Francesco da Paola, don Schenone, quale patrono del Comitato milanese, improvvisò un caldo fervorino, incitando tutti a intensificare l’Opera ispirata ai più nobili ideali. s’•

SANATORIO ALPINO PER I BAMBINI POVERI Le Signore e le Signorine d’ItaKa sotto le ’ali protettrici della Signora Bisi-Albini vogliono che anche la nostra bella Patria abbia un Sanatorio in alta montagna per la cura dei bambini tubercolosi. Abbiamo fatto stampare un milione di francobolli-suggello per corrispondenza che vendiamo a centesimi io cadauno. Dalle Alpi,. dal Tirreno, dalla Sardegna, dalla Sicilia, persino dalla lontana Repubblica Argentina ci piovono domande di questi francobolli, che iniamo gratis in deposito a quelle buone persone che vogliono tentarne la vendita fra altre buone. Già la somma raccolta è considerevole, ma non ancora sufficiente perchè la nostra iniziativa sia costi tuita in Ente Morale e a noi occorre raggiungerla al più presto, perchè i bimbi soffrono, muoiono, stendono4 disperatamente le loro pallidi manine verso.., di noi, verso la montagna, verso la neve ristoratrice, verso il sole limpido delle Alpi provVide. Aiutateci tutti letteti e lettrici cortesi del «Buon Cuore a, ordinateci dei francobolli, (Rivolgersi a Irmina Stanga Pineta di Sortenna; Prov. Sondrio) o alla Ditta L. F. Cogliati di Milan,, - Corso Romana, 17. — Se non li esiterete tutti potete sempre rimandarli in luogo di danaro. Vogliate stendere il vostro forte braccio anche al bimbi d’Italia colpiti da una malattia che solo i ricchi riescono a moderare t’. spesso a vincere. Non 9 possa dire che in Italia è morto un solo bambino ancora per non, aver avuto il danaro di curarsi o il luogo ove venire curato gratuitamente. E sopratutto chiediamo aiuto a tutti i buoni subito mentre le madne sono ancora, tese in alto e il nemico’ terribile non le ha ancora, queste care piccole manine smorte, abbattute inerti. Per le Signorine d’Itm’id IRMINA STANGA.

L’Istituto dei Ciechi Nella sala dell’Unione femminile, lunedì sera il Cav Uff. Prof. Francesco Denti, primario oculista del nostro Ospedale Maggiore e Presidente dell’Istituto dei Ciechi, questa istituzione, notevolissima fra le congeparlò neri d’Italia per il numero di ospiti e per completezza di opera di assistenza. Sotto la denominazione generica di Istituto dei Ciechi vanno compresi l’Istituto dei Ciechi, propriamente detto, fondato nel 1840 da Michele Barozzi; l’Asilo Mondolfo, istituito dal Conte Sebastiano Mondolfo nel 1872; il Laboratorio Zirotti, fondato dal Dott. Francesco Zirotti nel 1884; l’Asilo Infantile Vitali, sorto nel 1905, per iniziativa dell’attuale Rettore, Monsignor Luigi Vitali e di un Comitato di Patronesse. L’oratore, diMostrando come codeste istituzioni rappresentino Una catena ininterotta di assistenza per il cieco, lamenta che ancora manchi la Pia Casa di ricovero pei ciechi vecchi ed inabili al lavoro: e riferisce sulla nuova iniziativa di Mons. Vitali che a tal scopo ha già un fondo di 4000o lire. Di ciascuna delle suaccennate istituzioni l’oratore espone le finalità, il modo di funzionare, la potenzialità finanziari che ascende complessivamente a 5 milioni, il numero dei beneficati cui diffondendosi a parlare dei grandioso Istituto di Via Vivaio, rispondente a tutte le moderne esigenze igieniche. Di particolare interesse è l’esposizione dei vari metodi di scrittura per mezzo dei quali il cieco può communicare cogli altri ciechi e coi veggenti e la notizia della recentissima deliberazione del Consiglio dell’Istituto dei Ciechi per l’apertura