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Anno XIII. 14 Marzo 1914. Num. 11.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Educazione ed Istruzione. —Il più grande imperatore cristiano. — Giovanna d’Arco sapeva scrivere.
Religione. —Vangelo della III domenica di Quaresima. Necrologia Giovanni Maria Stoppani. — Mystica (poesia). — Grandioso spettacolo di Beneficenza- — Il Patronato Lombardo «Pro Ciechi».
Beneficenza. —Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi. — Opera Pia Catena. — Un caso pietoso.
Notiziario. —Necrologio settimanale. — Diario.

Educazione ed Istruzione


Il più grande imperatore cristiano

28 Gennaio 814


Non è peranco spenta l’eco delle solenni commemorazioni costantiniane che un’altra odiosa figura di imperatore cristiano si profila all’orizzonte della storia, rievocata essa pure da una commemorazione più volte centenaria. ’Compiono appunto oggi undici secoli, dacchè nel s uo palazzo d’Aquisgrana, circondato dai sacerdoti (’ dai famigliari, moriva piamenti a 72 anni quel C arlo imperatore, al quale, come a Costantino, i contemporanei diedero e i posteri meritamente conservarono il titolo di grande; egli anzi è l’unico, il sul nome si è talmente fuso col titolo da formare un 11°Ine solo. Tra Costantino e Carlo Magno c’è molta somil iariza che fu già rilevata dagli antichi, per esemiPio dal Pontefice Adriano I, il quale fin dal 777 sal’taiva in Carlo a un nuovo Costantino». Infatti Cost antino fu tra i Romani il primo imperatore cristiatic); Carlo Magno fu tra i cristiani il primo imperatore romano. Quello diffuse in un mondo civile, ma I n prevalenza ancora pagano, i benefizi del cristia,ilesimo; questi diffuse in un mondo semibarbaro, seb’elle in prevalenza cristiano, i benefizi della civiltà della coltura romana. Ambedue trasformarono "rran parte del mondo, favorendo la Chiesa ed aph’ggiandosi al clero. Tutti e due furono sommi ca’)it’arli e grandi legislatori; rifulgono insomma en trambi di splendide glorie, sebbene entrambi non vadano esenti da qualche macchia. In complesso però Carlo Magno supera in grandezza, se non in importanza, lo stesso Costantino, onde non a torto fu chiamato a il più grande imperatore cristiano».

Anzitutto egli fu uno dei più grandi capitani e conquistatori che la storia rammenti; per il numero di battaglie sostenute e di vittorie riportate. Durante quarantasei anni di regno, cioè dal 768 concluse contro i popoli confinanti non meno di cinquantatre spedizioni, nelle quali sempre gli arrise la vittoria: ad eccezione di due volte, l’una contro i Sassoni e l’altra contro gli Arabi a Roncisvalle, forse perchè non diresse egli personalmente la battaglia, Carlo- Magno però, a differenza di Alessandro il grande e di Napoleone, non intraprese queste spedizioni per pura ambizione o mania di conquista, ma o per la legittima difesa dei suoi Stati assaliti, oppure per la difesa degli oppressi; come quando, seguendo l’esempio di Pipino suo padre, discese in Italia per difendere i domini del Papa dalle depredazioni dei Longobardi, secondo che disse l’Alighieri:

E quando il dente longobardo morse La santa Chiesa, sotto alle sue ali Carlo Magno, vincendo, la soccorse. (Par. VI - 95). Il re franco si mostrò sempre ossequentissimo verso la Santa Sede;.ed ogni volta che i Papi, minacciati da qualche pericolo, invocarono il suo soccorso non furono mai delusi nella loro fiducia. Insignito del titolo dia patrizio di Roma» considerò sempre come Suo primo dovere il garantire al Papa il libero esercizio del suo potere e proteggerlo contro ogni attacco. Nella prefazione ai Capitolati egli si chiamava a Devotus sanctae Ecclesiae Dei defensor acque adiutor in omnibus Apostolicae Sedis». Carlo Magno è uno dei pochissimi sovrani, al quale la prospera fortuna e i numerosi successi non fecero smarrire il senno, e che anche in mezzo ai trionfi e ad una potenza quasi smisurata, non si lasciò inebriare e tra