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IL BUON CUORE 367


sgomentato dalla novità della cosa; ce n’è un altro preso da un’allegria quasi morbosa. C’è una mamma, quasi schiacciata dalla grossa bimba che porta in collo e la signora che l’accompagna dolcemente la rimprovera.d’essersi lasciata sempre troppo tiranneggiare da quella bambina. La donna tace, ma par chiedere collo sguardo triste: Come fare diversamente?» e quando la signora aggiunge: e Bisognerà abituar meglio l’altra» le lagrime solcano il viso pallido e precocemente in-, vecchiato. Povera donna! A casa ha una seconda bimba di due anni, pure cieca! Quanti sacrifici l’aspettano ancora! quanti pericoli da evitare alla piccina! quanto tempo ancora prima di poter riprendere la via dell’opificio e portare in famiglia un tenue guadagno! Oh! l’ideale di poter accoglier( nell’Asilo i bambini ciechi, sempre in maggior numero, e sollevare il peso grave che la povera creaturina porta alla propria povera famiglia! Si può facilmente indovinare che a questo pensa il buon Rettore, mentre tante mamme invocano da lui che il bimbo venga accettato, poichè hanno subito intuito, le povere mamme; che la copia fedele del divino Maestro non vive solo nel bel quadro appeso al muro del provvido Asilo e Sinite parvulos venire ad me!» Ed egli, il Ministro del Signore, il Padre dei poveri ciechi saprà suscitare l’aiuto della carità per estendere sempre più il beneficio prezioso accogliere maggior numero di bambini! Si colgono a volo domande e risposte che si rassomigliano nella triste monotonia dell’argomento. Da quando è cieca? e Aveva due mesi! La causa? Il morbillo» o e la menengite» o «è caduta nel fuoco!» Ci ha visto fino a tre anni!» oltre alla visita del pediatra, c’è quella dell’oculista. Come, ci sarebbe qualche speranza? Eh! purtroppo quel giudizio, pur necessario per assicurare che il genere d’infermità non sia di danno agli altri, conferma in novantanove casi su cento che non v’è alcun rimedio per la vista! Le mamme aspettano a bocca aperta, col cuore ansioso il verdetto dei due medici. Dopo della scienza, la mamma che ha tanto desiderato il giorno di mettere il bimbo al sicuro piangerà dirottamente dinnanzi alla realtà del distacco sentirà questo sacrificio più forte di tutti quelli fatti sin qui per la sua creaturina! allora sarà una gara gentile per rincorare la madre; la brava Direttrice, le buone donne che si sostitueranno alla madre nelle cure, nelle fatiche per il piccolo cieco; che diventeranno tante mammine pei disgraziati bambini degli altri le dicono e Fra poche ore il bambino non piangerà più, stia sicura pietosamente quanto sinceramente dimenticano, per consolare la povera madre, le prime notti in sonni, inquiete che esse stesse dovranno passare per abituare i nuovi arrivati. Pensi piuttosto alle povere mamme che non hanno potuto metter qui i loro piccini per mancanza di posto! Quelle si...!» Venga qui» e conducono le mamme sempre piangenti, i babbi che fino allora hanno creduto che solo le mamme potessero piangere, che il distacco dovesse essere un sollievo, nel cortile ove i bambini già ospiti dell’Asilo da un anno, da più anni, giocano, saltano, chiaccherano sereni e allegri. Anzi, è un giorno di gran gioia per loro quello dell’ammissione dei nuovi, in cui fanno gli onori dì casa ai piccoli». Eccoli,vengono incontro; sentite: e Venite qua, vi aspettavamo.», ecco, vedete, questo è il cavallo a scocca grande: ne abbiamo un altro più piccolo, ma è la nell’armadio, a in scuderia» perchè dobbiamo aggiustargli la testa»: E qui sono i nostri lettini; venite a vedere adesso la camera ove mangiamo tanta buona pappa». Qui, c’è la scuola, ma non piangere, Elena; ti conoscevamo già, sai? Che bella bambola hai portata. E ne vestiremo tante sai, Luisa, da vendere alla Fiera». Che bella tromba che suona forte, la tua, Carlino: vuoi sentire il mio tamburro?» e Che bel no-me hai Remo: sei tu che ti chiami così?» e Che gioia! che gioia!» A poco a poco tante chiacchere, tante feste, tante nuove amicizie, tanti giochi, tanta allegria affievoliscono il pianto dei bambini nuovi, ma sanno ascugare altre lagrime, espressione di più protendo dolore, il dolore materno, i piccoli, cari aspostoli della grande opera di carità dell’Asilo, gli stessi bimbi ciechi che ne godono il beneficio: sono essi che, col sorriso che si direbbe illuminato di gioia, fanno quasi dimenticare la loro disgrazia alle mamme consolate e benedicenti! M. C.


Beneficenza


Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali poi bambini ciechi SOCI AZIONISTI.

Signorina Bice Spreafico....L5—

Per la Fiera pro Asilo Infantilo Ciechi Luigi Vitali

Donna Sofia Fiorini Bassi: Copri-libri, cabaret e og. N. 4 getti vari. Signora Rachele Villa Benzoni: Mazzetti fiori finti. Donna Rita Cairati e figlia: Indumenti per poveri 4..» 8 Borse di lavoro...