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IL BUON CUORE 309


Religione


Vangelo della domenica 58 dopo la Decollazione

Testo del Vangelo.

In quel tempo disse il Signore Gesù ai capi dei Sacerdoti ed agli anziani del popolo questa parabola: Eravi un padre di famiglia, il quale piantò una vigna, e la cinse di siepe, e scavò e vi fece un torchio e fabbricò una torre e la diede a lavorare ai contadini, e andossene in lontano paese. Venuta poi la stagione dei frutti, mandò i suoi servi dai contadini per ricevere i frutti di essa. Ma i contadini, messe addosso le mani ai servi, altro ne bastonarono, altro ne uccisero, e altro ne lapidarono. Mandò di nuovo altri servi in maggior numero di prima, e coloro li trattarono nello stesso modo. Finalmente mandò ad essi il suo figliuolo dicendo: Avranno rispetto a mio figlio. Ma i contadini, veduto il figliuolo, dissero tra di loro: Questi è l’erede; venite, ammazziamolo, e avremo la sua eredità; e presolo, lo tacciaron fuori della vigna, e l’uccisero. Tornato adunque che sia il padrone della vigna, che farà di quei contadini? Essi risposero: Manderà in malora i malvagi; e rimetterà la sua vigna ad altri contadini, i quali gliene renderanno il frutto a suoi tempi. Disse loro Gesù: Non avete Mai letto nelle Scritture: La pietra che fu rigettata da coloro che fabbricavano, è divenuta fondamentale dell’angolo? Dal Signore è stata fatta tal cosa, ed è mirabile negli occhi nostri. Per questo vi dico, che sarà tolto a voi il regno di Dio, e sarà dato a un popolo che produca i frutti di esso. E chi cadrà sopra questa pietra, si fracasserà; e quegli su di cui essa cadrà, sarà stritolato. E avendo i Principi dei sacerdoti e i Farisei udite le sue parabole, compresero che parlava di loro. E cercando di mettergli le mani addosso, ebber paura del popolo perchè lo teneva per profeta. S. MATTEO, Cap. 21.

Pensieri. Continua la lezione del Capo XXI di S. Matteo. Gesù nel dimostrare che a nessuno è dato il monopolio del bene e della virtù: questa si ottiene col sacrificio, l’abnegazione e — coll’aiuto della grazia divina — coll’opera personale. Se Dio chiama alla fede — con un tratto speciale ed insindacabile della sua bontà — questo o quel popolo, questa o quella persona a differenza di altri, che a nostro modo di

vedere avrebbero o pari o maggior diritto, a questo Dio non da un privilegio di virtù, ma solo li constituisce in una situazione privilegiata di facilità a conseguire più speditamente il bene e la vrtù; ma --tornamo a ripeterci — questo si deve guadagnare coll’opera propria personale. Ai chiamati, ai privilegiati, che non hanno di questo dono più largamente e generosamente approfittato resta solo una maggiore e più grave responsabilità. Così come dichiara Gesù a quei cattivi: ai quali rimprovera la predicazione di Giovanni che essi respinsero: e mentre vi avevano creduto i pubblicani e le donne perdute, essi, che avevano visto coi loro propri occhi, ne avevano prestato fede, ne, fatto penitenza. Per questo Gesù ad una prima antecedente parabola fa seguire una seconda nel brano soprariferito.

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Nella parabola è evidentissima l’allusione o meglio la storia del popolo ebreo: tanto vera che appena ed ultimata — nota l’Evangelista — i farisei s’accorsero che parlava di loro. Lasciamoli. In questa parabola possiamo vedere ancora la forma profetica: la storia dei popoli sta a dire la verità della parola di Cristo. Popoli e nazioni, regioni, contrade un dì ghiottissime nel nome di Cristo, alla testa del progresso sono ripiombati nell’antico obbrobrio, sono rientrati nello stato d’ignoranza, abbrutimento, da cui lo aveva strappato la croce di Cristo. Inutile riportare dei nomi: basta — per ottenere una solenne testimonianza di ciò — una semplice nozione di storia ecclesiastica antica, e nemmeno nella moderna e recentissima mancano esempi eloquentissimi. Dall’odio a Cristo, alla sua fede, nel Portogallo la allegra repubblichetta sa passare all’odio alle persone. religiose, alle persecuzioni materiali, alla negazione d’ogni libertà civile: nell’ultima guerra che dilacerò le terre della penisola balcanica l’odio di razza e di religione ha rivelato orrori che la nostra mente rifugge dal dipingere e.contro cui ha protestato anche la vecchia decrepita egoistica Europa: eppure sono contrade che videro splendide civiltà, che hanno nomi gloriosi, che furono alla testa degli altri popoli. Come andò la cosa? Al tempo dei frutti dimandò i suoi ministri, i suoi incaricati... Dite di loro, che alcuni furono incarcerati, altri uccisi, altri morirono, se non lapidati, fra le pietre dei deserti nella più squallida miseria, fra gli orrori della fame. cd alM:quando mandò il figlio — la cattolica chiesa,