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286 IL BUON CUORE


sto di fare del cristianesimo puro, di rendere onore a Gesù scindono ciò che è e deve essere inscindibile, rallentano i legami d’una disciplina che li deve fare una cosa sola con Cristo con Dio? Non dite uguaglianza di idee! di direttiva! di azione 1... Questonon desiderano l’eguaglianza delle idee, l’unità delle direttive, e d’azione... sono gli innamorati del nichilismo delle idee, delle direttive, dell’azione. Unica loro idea è di non averne alcuna, unica, direttiva il loro criterio in tute() e dappertutto, una azione l’adorazione vile e schiava dei loro capricci, la disprsione delle più belle, sane energie individuali e collettive. Non mi dite che digiunano, pregano, sono elemosinieri frequentano i sacramenti... Non lo dite! E’ la veste da pecora, è la tessera d’ingresso fa le pecore di Cristo nella Chiesa, nel popolo, è l’esteriore apparenza.... Domandate loro l’umiltà, il loro nome nascosto, la sospensione del loro lavoro, domandate l’ubbidienza, il sacrificio personale... Avrete frutti ben amari. Ma, buon Dio, sono forse essi mai che sostengono la Chiesa di Gesù, di Dio? Perchè si credono tanti necessarii? Perchè pare che a loro, alla semplice loro azione siano affidati le sorti di quella Chiesa che ha l’indefinibile promessa di Gesù? Non è un volere col pugno del pigmeo sostenere l’opera di Gesù, opera che conta due mila anni di vita, che vide ben altri nemici, più fiere lotte, e che vide il suo trionfo quando li vide perduti?

Gesti conclude col dire che c ntra nel cielo chi avi à fatto la volontà del Padre. Il Padre tuo ci ha dato diversissime mansioni, una per ciascheduno. Come salvarci? Oh! non chiaccherando, non facendo rumore, non esagerando, ma nel silenzio del nostro posto lavorando a compiere quella parte di responsabilità, trafficando quei cinque, quei due, quell’un talento, che il Padre ci ha af fidato da trafficare. R. B. (4)-4i

ASSOCIAZIONE " PER LA SCUOLA „ tra le famiglie e gli insegnanti La Scuola all’aperto alla Bicocca pei fanciulli gracili, accoglie 6o alunni che si trovavano prima in due aule separate nella Scuola Comunale di via Comasina. Essi sono stati scelti tra i fanciulli delle terze classi delle quattro scuole maschili e femminili di via Comasina e Jacopo Dal Verme, e le condizioni organiche sfavorevoli che rendono necessaria la loro accettazione, furono accertate dal medico capo dott. Bordoni Uffreduzzi, e dal medico comunale scolastico dott. Bettinetti, insieme ai medici delegati dall’Associazione Per la Scuola, dott. F. Gatti,

dott. A. Bertarelli, dott. G. Minola, dott. prof. C. Ronzoni. La scuola alla Bicocca; esclusivamente riservata ai fanciulli deboli delle nostre scuole comunali, è la prima che si apre a Milano e vuol essere un pegno e una promessa che altre scuole con identico scopo umanitario si apriranno fuori delle mura della nostra città, se non verrà meno l’aiuto delle Autorità comunali e scolastiche, degli Enti morali e dei cittadini. L’Associazione Per la Scuola, presieduta dal senatore Pullè, attorno alla quale si sono raccolti cittadini volonterosi d’ogni parte politica (*), ha iniziato sino dal 1907 una vigorosa propaganda per questa moderna istituzione a favore dei fanciulli nelle accennate condizioni, il cui numero va accentuandosi ogni anno in quasi tutte le città d’Italia: il che risulta dalle cifre delle statistiche ufficiali. Come questa propaganda sia stata giustamente compresa, lo prova l’apertura di identiche scuole in parecchie città del Regno, per le quali alla iniziativa privata si sono associati l’opera e l’aiuto dei rispettivi Municipii. Per talune anzi, come a Roma, è lo stesso Comune che ha iniziato le prime scuole all’aperto. Le Relazioni che si sono pubblicate per cura delle scuole all’aperto sorte in Italia in questi ultimi anni, confermano i brillanti risultati conseguiti in quelle che sino dal 1902 funzionano all’estero. E’ certo, dunque, che anche la Scuola alla Bicocca non verrà meno al suo assunto. Il senatore Mangili, presidente della Società Quartieri industriali Nord-Milano, ha conceduto l’uso gratuito della storica villa della Bicocca, a tre chilometri da Milano, del giardino e del parco attigui. Il Municipio, poichè la nuova scuola è comunale agli effetti della legge, ha assegnato due maestre e una assistente comunali, ponendo la scuola sotto la cura affettuosa del prof. De Alberti, direttore della Scuola in via Comasina. Le maestre sono le signorine Vecchio, e Ciloldi, e Lucatelli, assistente. Fornirà inoltre il mobiglio, l’arredamento scolastico, il Museo didattico e il personale di servizio. Va ricordato a titolo d’onore il sussidio concesso dal Ministro dell’istruzione, on. Credaro, e dalla benemerita Cassa di Risparmio per l’autorevole appoggio di S. E. on. avv. Marcora. Ambidue hanno subito cordialmente appoggiato la istituzione della Scuola all’aperto. L’Associazione dà alle due maestre un soprassoldo annuo di L. 5oo, e di L. 300 alla assistente, per l’orario prolungato oltre il consueto. L’insegnamento viene fatto secondo il metodo sperimentale interrotto da riposi, passeggiate, giuochi ginnastici, in modo da non istancare mai il fanciullo debole, e allettarlo (*) Tra questi vanno ricordati il senatore prof. De Giovanni, il comm. prof. Virgilio Colombo, l’on. Baslini, l’avv. Dubini, l’avv. Barassi, il prof. Vittorio Ferrari, il dott. Ambrogio Bertarelli, il prof. cav. Mor, il dott. comm. F. Gatti, il cav. uff. dott. F. Denti, il comm. prof. R. Galeazzi, il comm. prof. G. L. Buzzatti, il cav. uff. prof. Della Vedova.