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244 IL BUON CUORE


«Non deve forse questa sorgente vivere in perpetuo», aggiunse il secondo forestiere, «per ricordare agli uomini che la felicità che scompare dalle vette dell’orgoglio si ritrova nei recessi dell’umiltà?» «Son dunque i trapassi peggiori dei viventi?» disse il terzo. Si estingue forse la gratitudine in coloro che vivono in Paradiso?» Mentre così parlavano la siccità si drizzò rapidamente. Aveva riconosciuto gli stranieri, aveva ravvisato i pellegrini. Fuggì come un indemoniata per non vedere i tre uomini che, chiamati i loro servi e i loro cammelli carichi di recipienti, contenenti acqua attinta in Paradiso, colmarono con essa la povera sorgente moribonda. Samarita.


Religione


Vangelo della domenica 12a dopo Pentecoste

Testo del Vangelo.

Diceva il Signore Gesù ai suoi discepoli: lo vi dico, che, se la giustizia vostra non sarà più perfetta di quella dei Scribi e dei Farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete sentito, ch’è stato detto agli antichi: Non ammazzare; e chiunque avrà ammazzato, sarà ammazzato, sarà reo in giudizio. Ma io vi dico, che chiunque si adirerà contro del suo fratello, sarà reo in giudizio. E chi avrà detto al suo fratello ragia, sarà reo nel consesso. E chi avrà detto stolto, sarà reo del fuoco della gehenna. Se adunque tu stai per fugare l’offerta all’altare, e ivi ti viene in mente che il tuo fratello ha qualche cosa contro di te, posa lì la tua offerta davanti all’altare, e va a riconciliarti prima col tuo fratello, e poi ritorna a fare la tua offerta. S. MATTEO, Cap. 5.

Pensieri. Gesù esamina tre -atti contro la carità - l’amore nostro verso il nostro prossimo - ed a ciascuna infrazione contro questo precetto applica una sanzione ed una diversa pena, proporzionando la pena maggiore minore alla minore o maggiore gravità del reato commesso. Risulta da questo fatto una evidentissima conclusione’ darsi cioè una diversità di colpa non solo riguardo al genere (come diversi sono i peccati contro un comandamento di quelli di un altro; come diversi i peccati d’opera da quelli di pensiero) ma sì da una diversità di grado nello stesso genere di peccato: una diversità di gravità nella stessa ’colpa. E ciò è giustissimo. — La gravità del peccato noi la desumiamo non solo dalla piccolezza o dalla gran dezza della materia usata, ma ancora dalla conoscenza della colpa e responsabilità che incontriamo, dalla libertà del nostro volere, dalla persona od’essere che viene offeso, giacchè è facilmente rilevabile essere assai minore offendere un compagno che non un superiore, un estraneo che non un fratello, un fratello che non il padre o la madre. Ed ecco come ad ogni infrazione della legge corrisponde - a detta di Cristo - una punizione maggiore minore a seconda della maggiore o minor gravità della colpa. Ciò - abbiamo visto - è giusto e naturale.

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Quanto sopra è giusto e naturale a chi ha retto senso cristiano, non è ne... giusto ne naturale al criterio del mondo. Il mondo, - in cui tutto è convenzionalismo, relativo,, passeggero - non odia la colpa se non ed in quanto le sue conseguenze sono deleterie ed offensive. Per non accusare ingiustamente vediamo che il mondo, la società onesta punisce un ladro perchè toglie l’altrui proprietà sulle cose, ma il mondo tollera, applaude un vile qualsiasi che bestemmia Dio, la morale, il vero, il giusto: applaudirà in apoteosi il volgare assassinio, la vendetta sanguinosa sulla moglie... infedele. Urlerà e griderà al delitto, che quasi desta di soprassalto la società fiacca, ma domani tollererà il foglio quotidiano, la associazione organizzata a distruggere e Dio ed il... padrone. E se questa fa orrore, e s’armerà contro, saprà tollerare e peggio l’articolo velato, la teoria rivoluzionatrice, l’arma delicata e sottile, che sa pazientare, tollerare uno stato orribile di cose, di opinioni, di sentire eminentemente anticristiano ed antireligiosa.... Ripareranno con tardive lagrime e con inutili cataplasmi le inevitabili conseguenze del domani. Il delitto contro Dio, la verità, la giustizia, l’onestà non può essere punito dal mondo positivista, materiale... il mondo autorizza a dire che Dio, la verità, la giustizia, l’onestà è una chimera... che non conviene difendere diritti ipotetici, che sono molto più reali i diritti e le prepotenze di una contraf fatta libertà, e per questo non punisce, non ha orrore, non colpisce questi delitti, gravissimi solo alle... deboli coscienze affette da miopia religiosa.

Nè questo errato criterio della società, muore in essa società. No. Vivendo dell’ambiente, talé modo respirato fuori, Io vediamo vivo dentro di noi. Sonovi - non raro, non infrequente il fatto - buoni genitori cristiani, che piangono il figlio errante, ma non perchè erri lontano da Dio, dall’onestà, dalla famiglia... no, no, errando trascina a rovina economica se ed i suoi. Si piange non sulla disgrazia spirituale di lui, ma sulle rovine della borsa... perchè punire, lamentare i suoi vizi, l’irreligione, l’empie