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IL BUON CUORE 229


mani, che ormai gravita e minaccia mentre titanici sforzi tentano allontanarlo... Invano! Detronizzato il Dio che apprezzava il valor morale, le plebi adorano un Dio d’oro e fango: educatele coll’esempio, ammansatele coll’amore, simpatizzatele colla virtù..., solo allora riporteranno buone, sante, feconde geneB. R. ratrici d’amore, e sacrificii.

ITALICA GENS

Il Segretariato Centrale di Buenos Ayres nell’anno 1912.

E’ terminato adesso il primo anno dalla fondazione di questo Segretariato: esponiamo qui succintamente che cosa da esso si è fatto in questo primo periodo per iniziare il suo lavoro nella Repubblica Argentina. Una delle prime cure fu quella di aumentare il numero dei corrispondenti: si ebbero infatti in questo tempo nuove adesioni a costituire segretariati od uffici di corrispondenza, per parte dei parroci italiani di Rojo in provincia di Cordova, di Chajary ed Urdinarrain in provincia di Entre Rios, di Ulapes in provincia di Rioja, di Calchaqui, Canales, Clusellas, Presidente Roca, San Martin de las Escoabs, Villa Gobernado Galvez, Salto Grande, e Santa Clara de Buena vista in, provincia di Santa Fè, di Simoca in provincia di TuCuman. Si sta adesso cercando di aumentare specialmente il numero degli uffici di corrispondenza situati nelle regioni non ancora sfruttate, donde si possono avere, con più facilità che nelle provincie ormai densamente popolate, elementi per studiare ’ed indicare ai nostri emigranti opportunità di lavoro. Frattanto questo nostro ufficio, in corrispondenza coi suddetti Segretariati e con tutti gli aderenti all’Italica Gens in Italia ed altrove, ha spiegato anche localmente l’opera di immediata assistenza ai nostri immigrati, propria di tutti i segretariati. Esaminando i nostri registri si può constatare che va ogni mese aumentando considerevolmente il numero delle pratiche eseguite: esse sommano complessivamente nel 1912 ad oltre 2000 e consistettero principalmente in collocamento di immigranti al lavoro, in ricerche di immigrati, di atti e documenti importanti, in assistenza legale prestata, ecc., senza tener calcolo di quelle numerosissime di minor conto, come indicazioni fornite, e divulgate in vari modi, ed altre consimili prestazioni. Ciò si riferisce naturalmente all’opera di assistenza spiegata direttamente da questo singolo ufficio: più tardi daremo le cifre ben più notevoli del lavoro di assistenza complessivamente fatto dai nostri 8o corrispondenti in questa Repubblica. Vogliamo qui notare che nello esplicare questo lavoro pratico di assistenza, abbiamo dovuto consta

tare che il collocamento a lavoro nell’anno decorso è stato in questa Repubblica assai difficile, specialmente in Buenos Aires e nelle città maggiori, a causa principalmente della scarsità di lavoro in confronto all’offerta delle braccia. Se riuscimmo a collocare in Buenos Aires circa il 75 % di coloro che a noi si rivolsero, ciò abbiamo ottenuto faticosamente per mezzo delle nostre conoscenze di impresari e di aziende. Riguardo al collocamento al lavoro osserviamo pure che le persone che cercano lavoro non manuale, ma un vero impiego, assai difficilmente trovano da sistemarsi, sia perchè per lo più esse sono ignare della lingua, sia perchè i nativi del paeSe sono generalmente preferiti. I lavoratori che più facilmente trovano occupazione sono coloro che hanno un mestiere ben determinato, come falegnami, fabbri, ecc., peraltro anche a costoro è consigliabile venire muniti di certificati rilasciati dalle aziende presso cui hanno servito, poichè molte delle imprese più importanti di qui fanno difficoltà e spesso si rifiutano di accettare operai che ne siano sprovvisti. In quanto alla occupazione dei lavoratori agricoli, che giungono a questo paese, argomento sul quale abbiamo fatto studi particolari, potemmo nel decorso anno constatare che l’impiego dei medesimi, soli ed in famiglie, come salariati, ed anche come mezzadri, non è difficile, ma le condizioni loro sono attualmente veramente poco buone (i): incontra invece grave difficoltà l’avviamento dei lavoratori medesimi a luoghi di colonizzazione che offrano loro prospettive di buoni affari e possibilità di conseguire in futuro la proprietà della terra: nonostante le grandi estensioni di terreni ancora incolti ciò è, si può dire, impossibile in linea di massima per gli emigranti che non dispongono di capitale, a causa degli alti prezzi di tutte le terre anche le più lontane, adatte all’agricoltura.

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Particolare oggetto di studio fu per questo Segretariato il problema della scuola italiana. Più volte sul nostro bollettino furono esposte le condizioni assai tristi della scuola italiana in Argentina: ed ora, se si toglie un lieve miglioramento constatatosi quest’anno in virtù delle Federazioni fra le scuole italiane ottenutesi nella città di Buenos Aires e Rosario di Santà Fè, principalmente per opera dei RR. Consoli, in tutto il resto del paese nessun progresso reale può constatarsi. Ciò’ come altra volta fu detto, è dovuto in parte agli ostacoli che il Governo locale pone all’insegnamento delle lingue straniere ed in particolare dell’italiano, ma altresì alla trascuranza dei nostri emigrati, poichè, se pure nell’anno decorso, per effetto della nostra guerra vittoriosa e di altri fatti che ma_— —

(a) Vedasi la nostra relazione sulle attuali condizioni del lavoro agricolo in Argentina a pag. 122.