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222 IL BUON CUORE


sia appunto l’assicurazione individuale, tanto per gli infortuni quanto per la malattia. Qui vi sono ottime società d’assicurazioni che, con un premio variante da Io a 3o dollari all’anno, secondo il mestiere, assicurano qualunque operaio contro qualunque caso di infortunio, pagando un indennizzo settimanale da 5 doll. (per minatori) a io doli. (per qualunque altro operaio) per 1o¢ settimane in caso di lesioni; di più varie altre somme per operazioni od amputazioni, ed in caso di morte o di invalidità completa, soo doll. (per minatori) e 2000 doll.. (per altri operai) agli eredi. Similmente con la quota di 6 doll. all’anno qualunque operaio può assicurarsi contro le malattie più comuni, percependo in caso di malattia io doll. per settimana e per la durata di 26 settimane, ed inoltre i000 dollari in caso di invalidità totale. Non vi è chi non veda l’utilità di premunirsi con sì modesti premi dalle frequenti disgrazie o sospensione del lavoro per causa di malattia. Come per incanto verrebbero a cessare questi interminabili processi, così dispendiosi, a cui debbono ricorrere i colpiti d’infortunio od i loro eredi, per trovarsi spesso con un pugno di mosche in mano. Non assisteremmo più a quelle scene tristi di miseria che i l’infortunio o la malattia porta in casa del colpito il quale, mentre perde il suo tempo nell’aspettare e sollecitare giustizia, si consuma i poveri avanzi, se ne ha, oppure deve ricorrere alla pubblica carità. Grazie allo spirito pratico ed organizzatore del popolo americano io credo che fr non molti anni anche gli Stati Uniti adotteranno le assicurazioni di Stato, sia per gli infortuni sul lavoro come per le malattie: ma non sarà una lotta nè breve nè facile, perchè troppi interessi del capitale privato si dovranno urtare e rovesciare. Esempio siano i pacchi postali che solo col 1° gennaio 1913 poterono stabilirsi; il che è tipico esempio di questa lotta dell’interesse privato contro il bene comune, perchè ciò fu dovuto a che le grandi compagnie degli express presagivano dolorose falcidie ai loro colossali profitti. E non si sono sbagliate, perchè i giornali parlano già, di oltre venti milioni d’affari di meno nel solo gennaio. Ma questo salasso nelle vene dei Trusts non farà -che incoraggiare la lotta contro tutte le ingorde associazioni che oggi monopolizzano ormai tutte le fonti della ricchezza non ostante la Sherman Law (legge Sherman contro i Trusts, cioè i monopoli). Noi dunque abbiamo cominciato a dif fondere quest’idea della assicurazione personale e lo faremo con

tutte le nostre forze anche meglio in avvenire, per ovviare, provvisoriamente, ad una delle più gravi piaghe che affliggono l’operaio nostro all’estero, ed anche in omaggio a quel principio di economia sociale che ci sembra il più giusto, umano è dignitoso, cioè: l’uomo deve vivere col suo lavoro e provvedere coi suoi risparmi alle vicende ordinarie della vita senza essere obbligato a ricorrere alla pubblica assistenza.

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Non mi fermo a spendere altre parole sulle pratiche compiute dal nostro ufficio; piuttosto, lasciando l’azione modesta e limitata spiegata nell’ufficio veniamo a considerare l’azione dell’Italica Gens nella sua attività morale e nazionale. E’ stato ’nostro sforzo costante l’insistere presso il nostro reverendo Clero che nelle scuole parrocchiali venisse introdotto l’insegnamento della lingua italiana. Naturalmente una tale novità significava un nuovo aggravio per il bilancio già sovraccarico della parrocchia. Ma i parroci italiani si sono dimostrati anche in questo i pionieri del patriottismo vero ed operoso, sobbarcandosi a nuovi sacrifizi. Il Governo patrio ha dato a poche di tali scuole qualche modesto sussidio, che neppure copre le spese del salario per l’insegnante: i Consolati, specialmente quello di New York, hanno abbondato in libri e carte murali distribuiti gratuitamente. A poco a poco dunque le principali scuole parrocchiali italiane si sono messe sulla via pratica per diffondere e conservare la lingua nazionale tra i figli dei nostri emigrati, il che servirà pure a mantenere in vita quelle parrocchie e chiese italiane tirate su con tanti sacrifizi da parte del nostro Clero. In un altro articolo tratteremo meglio questo argomento augurandoci che il patrio Governo dia una mano più generosa a queste scuole che formano l’unico baluardo nazionale contro la snazionalizzazione dei nostri emigrati e dei loro figli. Altro obbietto importante, cui abbiamo dedicato le nostre cure, è la colonizzazione della quale parlammo in precedenti relazioni. Abbiamo visitato personalmente molti Stati e concretato parecchi progetti che ci paiono attuabili; di questi riferiremo in un prossimo numero di questo. Bollettino. Nel settembre. ultimo abbiamo iniziato la pubblicazione quindicinale di un rapporto completo sulle condizioni dell’industria, del commercio e del la