Pagina:Il buon cuore - Anno XII, n. 19 - 10 maggio 1913.pdf/5


IL BUON CUORE 149


Venezia, e altre nobili citade de Italia ne po rendere testimonio». La lettera ardente cadde sulla città già irrequieta per questa disputa singolare. I signori seguivano i conventuali, il popolo i frati dell’osservanza, e reclamava a grande voce, la chiesa di San Bernardino, e il convento. La parola di frate Giovanni decise: quello che accadde quando essa fu ascoltata nella Città, lo raccontava, ragguagliandolo, frate Giacomo della Marca e frate Giovanni: E leggendo la prefata lettera a questo prefato popolo aquila-. no certamente Patre mio Reverendo tanta commozione de lacrime e di pianti io vidi nello detto popolo, che a narrartela mi manca la lingua e l’ingegno, massimamente quando tu sclamavi: io povero vecchiarello in estranee nazioni, ecc.». Si diede opera ai lavori. E la nuova della costruzione della chiesa si propagò dovunque portata dalla parola degli osservanti, perfino tra genti forestiere: dall’elenco delle oblazioni il. Faraglia riporta le offerte di un a messer Narcisi ways alamanno» e di una messer Cristofano esteter alamanno,. Interrotta da vicende varie, fu costruita la chiesa. e di questa costruzione. il Faraglia fissa, con ammirevole e itinuziosa pazienza, le varie fasi, e tutte le particolarità artistiche. La vecchia arca di ferro, che la città aveva apprestata pel corpo del Santo, fu sostituita da una argentea, che con calcolata munificenza diede Ludovico XI di Francia. Durò poco: perchè servì a placare il principe d’Oranges cne domandava danaro. In tempi migliori ne fu costruita un’altra pure di argento. Questa durò più dell’altra: ma nel 1799 i francesi rubarono anch’essa. Ora il corpo del santo è custodito in un’arca di legno, sormontata dall’aquila argentea che i francesi lasciarono, forse perchè allora avevano abbondanza di aquile.

Giuseppe Capograssi.


Religione


Vangelo della solennita di Pentecoste

mi ama. me. Echi ama me, sarà amato dal Padre mio, e gli manifesterò me stesso. Dissegli Giuda (non l’Iscariota): Signore, donde viene che manifesterai te stesso a noi, e non al mondo? Rispose Gesù e gli disse: Chiunque mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e verremo a lui, e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole. E la parola che udiste, non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose ho detto a voi dimorando in voi. Il Paracleto poi, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel nome mio, egli insegnerà a voi ogni cosa, e vi ricorderà tutto quello che ho detto a voi. La pace lascio a voi, la pace mia do a voi. S. GIOVANNI, cap 14.

Pensieri. Dopo di avere Gesù Cristo nei brani evangelici delle domeniche antecedenti — promesso agli apostoli i molti benefici che avrebbe loro dato la sua partenza per il cielo: dopo aver promesso loro che — in seguito alla sua dipartita — egli avrebbe loro dato dal cielo tale potenza taumaturga per cui essi avrebbero operato miracoli assai maggiori di quelli a cui avevano assistito, Gesù li assicura dell’efficacia che avrebbe loro dato lo Spirito Santo, inviato per la loro perfezione. • Ed oggi commemoriamo la promessa di Gesù. La storia, l’economia divina dei primi tempi della Chiesa ci assicura e ci ’mostra visibilmente l’opera di Tic.: sto Spirito. Trasmutava, trasnaturava gli uomini e dava ad alcuni il dono della profezia, ad altri il dono della pluralità delle lingue, ad altri la grazia di cure, ad altri ancora grazi ed’operazioni diversissime: prova visibile della presenza reale dello Spirito divino, invisibile. In seguito cessò questo fatto meraviglioso e al di là delle forze naturali. Non indaghiamo il perchè della disposizione divina: tanto non muteremo manco un apice del volere di lassù, ma... Gesù promise agli Apostoli soli, oppure anche a noi? Se a noi, come vanno le operazioni di questo Spirito, che Cristo ci assicura che verrà a noi e col Padre e Figlio farà presso di noi dolce mansione, dolce dimora? • •

Testo del Vangelo.

Disse il Signore Gesù a’ suoi discepoli: Se mi amate, osservate i miei comandamenti; ed io pregherò il Padre, e vi darà un altro Consolatore, af,finchè resti con voi eternamente; lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perchè non lo vede, nè lo conosce; voi però lo conoscerete perchè abiterà con voi. Ancora un po’ di tempo, e il mondo più non mi vede. Ma voi mi vedete, perchè io vivo, e vivete anche voi. In quel giorno voi conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi. Chi ritiene i miei comandamenti e li osserva, questi è chi

’Gesù — come rilevasi dalla lettura del brano evangelico — non promise tangibile la presenza dello Spirito Santo. Promise altri effetti: necessario un breve esame. Primo dono di questo divino Spirito è l’infusione nel nostro animo della conoscenza. Incapaci gli apostoli nel loro limitato intelletto d’arrivare alle più semplici verità, dopo che lo Spirito Santo illustrò la loro mente, ebbero una capacità da superare gli intelletti più colti di Roma, Alessandria ed Atene, e poterono afferrare verità impossibili ad essere toccate dalla mente più poderosa, dopo aspre fatiche