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IL BUON CUORE 141


Una osservazione di tempo, buon lettore. Nel Vangelo di S. Giovanni — di dove è tolto il brano evangelico d’oggi — al capo decimosettimo, tien subito dietro nel seguente l’inizio delle umiliazioni nell’orto, la cattura di Cristo, l’arresto, l’interrogatorio innanzi a Caif a ed Anna, la sua risposta, lo schiaffo villano dato a lui dal servo del pontefice. Chi non ha il criterio di Cristo può davvero sorridere dell’efficacia della sua preghiera. Proprio quando termina di chiedere al Padre la gloria, incomincia il più triste episodio di sua vita, la Passione sua. Ma ciò sta, e sta bene per il mondo, per cui Cristo non ha pregato; a cui Egli ha negato il dono ed il privilegio della verità. Il mondo intende la gloria nel sopraffare, nel primeggiare, nel possedere, nel fulgore dell’oro, nel fremito del piacere, nella luce onde brilla la scienza, nel’fastigio della potenza. E’ giusto: al materiale’ date a piene mani la materia. Il mondo ha il criterio del quantitativo: date di più, possiederà di più, sarà più grande. Questo non istà con Dio: gli giova assai poco la quantità, preferisce la qualità, e misura la gloria di domani, la vera gloria duratura, efficace, alle umiliazioni, alle volontarie sofferenze, alle abnegazioni d’oggi, del momento. Felici e fortunati del mondo, ai quali non manca l’oro, ai quali festoso, lieto innanzi balla e brilla il piacere seducente, ai quali si inchinano le folle, si piegano le ’menti, siete voi superiori, migliori della miseria del volgo, dell’artiere, che nel chiuso della casa, dell’officina, del campo compie fedelmente il proprio... dovere?! Eppure noi ci incontriamo con discepoli di... Cristo, che non hanno in bocca che una continua nenìa di catene,. ceppi, impacci al libero sviluppo delle loro energie. Oh! — a lor dire — se essi fossero in altra posizione! Se avessero mezzi, oro, aderenze, posti, chi può indovinare quanto essi farebbero di bene!... Sembra loro, che supererebbero nel loro zelo Cristo istesso, chè, se ciò non dicono, davvero che lo pensano e di ciò sono convinti. Zelo falso, signori! Meglio: impostura classica. Dio ha dato ciò che doveva e credeva in una parte più e meno altrove; a noi farci santi, preparare la glorificazione nostra col fare la volontà di Dio in quel modo che Dio vuole, in quelle difficoltà e condizioni che Egli desidera, pensando che il quanto può impressionare il mondo non può meritare gloria, e meno corona presso Dio, presso Gesù. Pare impossibile, ma con Dio è proprio così. S. Luigi Gon

zaga vale quanto e non più del pio giovane cristiano umile e nascosto, e S. Carlo, S. Ambrogio sono presso Dio d’un medesimo premio coronati come S. Giuseppe, l’operaio di Nazaret. B. R.

Un esemplare Istituto di Previdenza

LA BANCA DEI CENTESIMI

In una piccola città biscaglina si è costituita fra 250 ragazzi (di età che varia dai quattro ai quindici anni) un’associazione per fondare una banca che sarà chiamata Banca dei Centesimi. I piccoli soci, che pagano settimanalmente una tassa da 5 a 25 centesimi, si sono obbligati a non toccare, per un dato tempo, il denaro versato e ciò per poter riuscire a fondare la banca... su basi discretamente solide. Intanto l’associazione prospera: istituita da pochissimo tempo ha già raccolto più di 1700 quote. I futuri piccoli banchieri sono divisi in soci pro Lettori e soci di numero. Appartengono ai soci protettori tutti coloro (senza distinzione di età o di sesso) i quali espongono idee pratiche per il miglioramento della nascente istituzione e tutti quelli che, in più delle quote mensili, versano annualmente una lira o più per premiare e stimolare al bene i bambini buoni. Soci di numero possono diventare tutti i bimbi e le bimbe che si propongono di mettere in pratica, dopo averlo recitato a memoria, davanti i dirigenti l’associazione, il seguente programma: Mi obbligo a rispettare e difendere mio padre e mia madre e ad aiutare i miei fratelli. Mi obbligo a non far male, volontariamente, ad alcuno, e ad essere buono e leale coi miei amici e con i miei simili. -- Mi obbligo a rispettare i miei maestri ed i miei superiori ed a far tesoro dei loro ammaestramenti e consigli. - Prometto di non molestare in alcun modo gli animali. -- Prometto di non danneggiare le piante, gli alberi, la casa in cui vivo. Curerò la mia salute adempiendo alle regole d’igiene che i miei genitori ed i maestri m’indicano. Mi propongo di essere un cittadino onorato, amante del lavoro e della patria.