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IL BUON CUORE 115


stente e con Lui, esiste la perfezione, esiste l’ideale. Il Cristianesimo rivela e prepone alle anime Iddio uno e trino, in una unità, cioè che non abolisce la distinzione e che anzi attua la perfetta unità nella perfetta distinzione. Oggetto del dovere ès, a dunque, Iddio e noi dobbiamo tendere al possedimento del massimo di ricchezza col massimo di armonia. E la religione, affermando Dio, non ci obbliga più a misurare il dovere col potere o viceversa: ogni potere umano, invece, per umile ché sia, è elevato per mezzo della partecipazione ai doni divini, fino alla perfezione più alta. E se diveniamo così — secondo la parola sacra — partecipi di Dio, nè la vita umana, nè la vita scientifica potranno mai essere attenuate e diminuite in noi. La religione è, dunque, favorevole al mantenimento tanto della vita quanto della scienza e risponde, finalmenth, in modo pieno, alle legittime esigenze della ragione. Non è più, quindi, — conchiude il Boutroux — la religione concepita come mezzo di vita: ma è la religione che è vita essa stessa e la vita più alta alla quale si possa aspirare. • *

E’ evidente — ci sembra — che una psicologia della religione così tracciata e illustrata colla signorile eloquenza e col singolare esPrit de finesse di Emilio Boutroux, riesce a porre le condizioni preliminari fondamentali della fede: ma è pure evidente che non vengono enunciati così con procedimento diretto, tutti i valori e tutti i mezzi ricostruttivi della fede: e, fra essi, specialmente, i valori e i mezzi razionali. Le esigenze razionali della fede -- è vero — sono state illustrate suggestivamente dal filosofo della contingenza: la critica vivace che egli ha fatto dell’empirismo prammatistico, la ripugnanza che egli ha espresso, vigorosamente, innanzi ad ogni tentativo che tenda a ridurre la religione ad uno espediente di psicoterapia e ad esaltare, quindi, anche il valore pratico della menzogna, hanno posto magnificamente il problema razionale della fede: l’intelletto, l’anima tutta dell’uomo è assetata di verità: ed è la religione che questa verità dà piena ed assoluta in Dio. Come e però questa verità sia raggiungibile, come e quanto la ragione umana abbia a contribuire al raggiungimento degli elementi razionali della verità, il Boutroux non dice. Per dire questo avrebbe dovuto dichiarare il valore che egli attribuisce alla cono

scenza filosofica, avrebbe dovuto pronunciarsi sul carattere scientifico — nel significato ampio e sinttico della definizione scolastica: cognitio rerum per causa,r della indagine filsofica. Ma su questo, l’accademico illustre non espresse il suo pensiero: e potremmo anche soggiungere che egli ha dette tre conferenze di filosofia senza mai parlare, nominativamente di filosofia. Se noi — oltre a fissare, qui, le linee di queste cortesi causeries del Boutroux — avessimo dovuto tracciare quelle del suo pensiero, quale si rivela attraverso alle opere sue, noi avremmo indugiato intorno a questa deficienza che è pure gravissima rispetto al valore ricostruttivo della filosofia della contingenza: avremmo osservato le manchevolezze, quali esse appaiono in quel volume Science et religion che pure, fu salutato, anche da critici cattolici, come un potente contributo alla demolizione del positivismo tanto materialistico quanto idealistico; avremmo ricordato la conferenza tenuta qualche anno fa alla Foi et vie di Parigi, nella quale è, forse, il tentativo più esplicito di ricostruzione, ma nella quale anche la pregiudiziale del relativismo assoluto kantiano è accettata incondizionatamente: e si accetta — nella ricerca della verità religiosa e soprannaturale, ricerca della verità religiosa e soprannaturale, di quella che egli chiama l’au.delà eztérieur — sola-, mente la via dell’indagine interiore: e dall’au delà intérieur si pretende poter passare all’asserzione dell’au delà extérieur. Metodo quanto mai insidioso -che la Chiesa ha debitamente condannato — quando esso venga accettato ad esclusione assoluta di ogni altro: metodo quanto mai inefficace perchè intende raggiungere — per vie non razionali — dei valori eminentemente razionali e nega alla ragione la possibilità di pervenire alla verità. Ma Emilio Boutroux non ha ceduto ad impazienze di tentativi ricostruttivi: e si è limitato — con una probità che noi non vorremmo essere gli ultimi a riconoscergli — ad enunciare limpidamente la critici del dommatismo positivista e le condizioni preliminari della religione. E questo ci appare motivo sufficiente per spiegare la simpatia leale con che.non pochi cattolici hanno voluto — pur tenendo salde 1E’ irreducibili riserve — accogliere la forbita e serena parola di lui. Emme.

Il Municipio di Milano ha ordinato 200 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI.