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Anno XII. | 8 Marzo 1913. | Num. 10. |
Giornale settimanale per le famiglie
IL BUON CUORE
Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE
Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena
E il tesor negato al fasto Manzoni — La Risurrezione. |
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La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
Rosmini — Opere spirit., pag. 191.
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Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.
SOMMARIO:
Carlo Romussi.
Necrologia del Gr. Uff. Giacomo Feltrinelli — Rosa Bertarelli Tosi — Professor Cav. Angelo De Vincenti.
Educazione ed Istruzione
LE MAGICHE RIEVOCAZIONI DELLA STORIA
Come gli scavi ostiensi rimettono in luce
la vita economica di Roma antica
La Pontificia Accademia Romana di Archeologia bandì un concorso per lo studio migliore sugli scavi di Ostia, che assumono maggiore importanza per i nuovi fondi concessi dal Governo per interessamento del comitato nazionale pro Roma marittima. Prossimamente converranno, anzi, 800 archeologi da tutto il mondo per visitare gli scavi che hanno assunta tanta importanza.
Vincitore del concorso indetto dall’Accademia è stato il prof. L. Paschetto, di cui di recente è stato pubblicato lo studio sugli scavi ostiensi in una sontuosa edizione della stessa Accademia Romana.
Degli scavi e dell’importanza della iniziativa della Pontificia Accademia Romana di Archeologia si occupa nel suo ultimo fascicolo la rassegna Roma marittima in un articolo del suo direttore, avv. Emanuele Forgiane.«Gli scavi di Ostia — scrive il Forgione — non avevano avuta sinora altra illustrazione se non quella di rare monografie, pregevolissime, tutte, e specialmente quelle del Borsari e del Vaglieri, ma unilaterali e inorganiche, perchè limitate ad una zona o ad una scoverta sola. Mancava l’opera completa, l’opera fondamentale, che, amorosamente illustrando il lavoro compiuto in quello che potremmo dire il primo periodo italico degli scavi, fosse anche una specie di schema ideale cui riferire tutte le monografie già pubblicate sopra i diversi argomenti.
Il bisogno di quest’opera era vivamente sentito dopo che la concessione di nuovi fondi agli scavi, chiesta e ottenuta dal nostro Comitato Nazionale, ha aperto un secondo periodo di maggiore attività e di carattere industriale, a seconda dei suggerimenti che dallo stesso Comitato furono dati al Ministero del Tesoro.
Fu dunque, ottima idea della «Pontificia Accademia Romana di Archeologia» quella di bandire un concorso fra gli studiosi per l’opera migliore sugli scavi già compiuti nel primo periodo: ottima, perchè solo dal mecenatismo intelligente di un’Accademia poteva esser promossa e pubblicata un’opera che, per essere degna dell’argomento, doveva costare fatiche di ricerche e di studi all’autore, risultare di gran mole e richiedere non lievi somme ad essere pubblicata in veste adatta. E bisogna riconoscere che l’Accademia Romana, pur di compiere cosa degna, non ha badato a spese, poichè il volume da essa pubblicato di recente, consta di circa seicento pagine infolio, ed ha sul frontespizio una bella e significatrice composizione dell’autore stesso del libro, il Paschetto, che allo sfondo del mare traversato da una galea romana, ha sovrapposta in primo piano la Vittoria ostiense; è infine nitidamente impresso, corredato di molte tavole ed illustrato da fotografie, piante, disegni delle maggiori opere rinvenute.