Pagina:Il buon cuore - Anno XII, n. 02 - 11 gennaio 1913.pdf/2

10 IL BUON CUORE


servazione nazionale dei nostri emigrati, occorre farlo finchè le nostre colonie d’oltre oceano si vengono annualmente alimentando di nuovo sangue italiano, che costituisce l’elemento adatto a comprendere ed a facilitare l’esplicazione dei nostri patriottici intendimenti. E’ necessario, prima che cessino le oorrenti emigratorie, fare opera di concentramento e di consolidamento di tanti nuclei coloniali italiani pericolanti dal punto di vista nazionale, ed instaurare in essi su solide basi la italianità. Il voler far ciò quando sia venuto a mancare il flusso dell’emigrazione sarà incomparabilmente più difficile e di scarso resultato. Quindi ben si comprende come la situazione, che nel corso di questi ultimi ’tempi si è venuta delineando, non solo non richieda alcuna modificazione al programma che l’Italica Gens si è proposto, ma suggerisca anzi una sollecita attuazione di tutti i suoi Postulati.

  • * *

Vediamo dunque che cosa ha fatto l’Italica Gens e che cosa ancora deve fare. Gens, com’è noto, si proponeva fin dal suo sorgere, di promuovere ed aiutare l’azione concorde e disciplinata del Clero italiano per l’assistenza nazionale e sociale della nostra emigrazione e si proponeva, a tal fine, di guidare e coordinare quest i importantissima forza italiana alla soluzione deter minata di problemi del più alto interesse, quali la diffusione della lingua italiana per mezzo della scuola, e la opportuna dislocazione e riunione degli emigrati nei campi di colonizzazione: provvedimenti che sono reputati i più essenziali ed efficaci per la conservazione nazionale della nostra emigrazione. Con tale intento l’Italica Gens ha potuto raccocogliere l’adesione di molte Congregazioni religiose e di molti sacerdoti. italiani in America e in quelle provincie d’Italia, dalle quali parte più numerosa l’emigrazione, disposti tutti a prestare la loro ce.; laborazione colla fondazione di segretariati e di nei di corrispondenza; e nuove adesioni si vanno a mano a mano raccogliendo. Ciò è frutto di un lavoro di propaganda che l’Italica Gens ha fatto e continua a fare, inviando nelle varie località persone incaricate di spiegare i suoi scopi e di invitare alla collaborazione. Ma il lavoro più importante compiuto nel decorso biennio, è stato quello dedicato alla preparazione ed al coordinamento di tutti gli uffici federati. Ed a questo proposito constatiamo con soddisfazione che in tal compito si dimostra di non poca efficacia presente Bollettino,che si redige presso il nostro Ufficio centrale di Torino. Il favore crescente. con cui esso è richiesto e letto, da persone d’ogni classe e di ogni paese, ci indica che esso raggiunge il suo scopo, che è non solo di guidare l’azione di tutti i corrispondenti dell’Italica Gens secondo criteri direttivi uniformi, che siano reputati i più opportuni, ma altresì di diffondere largamente

le sue idee ed i suoi intendimenti nazionali nelle colonie dei nostri emigrati e fra coloro che, in qualsiasi paese, s interessano della nostra emigrazione. Strumento principale di questo lavoro di preparazione sono i Segretariati centrali, disposti nei centri più importanti della nostra emigrazione, diretti da persone a ciò esclusivamente dedicate. Di questi, alcuni furono già aperti, mentre per altri la Federazione sta tuttora facendo indagini e studi preliminari, per vedere dove debbano essere stabiliti, in qual forma, e con quali còmpiti particolari. Così, per il Nord America, già da oltre un anno si aprì un Segretariato Centrale in New York, che ha iniziato il suo funzionamento regolare: pel Sud America si è proprio ora dato assetto definitivo ad un Segretariato Centrale in Buenos Aires, destinato ad occuparsi dell’emigrazione nostra in Argentina; e nel corrente anno si ha speranza di preparare l’apertura di altri uffici consimili negli Stati del Brasile. on. possiamo lasciare di osservare che sarebbe certamente desiderabile poter provvedere a tale organizzazione ed a tali impianti anche più sollecitamente di ciò che si fa, ma ben si comprende come molte difficoltà, fra cui una delle maggiori, la disponibilità di mezzi finanziari considerevoli, rendono lento il nostro procedere. Frattanto anche in Italia, oltre aver raccolto l’adesione di numerosi corrispondenti fra i parroci delle provincie di maggiore emigrazione, si sono aperti Segretariati.apositi dell’Italica Gens a Genova ed a Napoli, di due principali porti di imbarco e di sbarco: a questi sono annesse istituzioni rispondenti ai più sentiti bisogni attuali degli emigranti di passaggio per quelle città, come un ospizio per donne e fanciulli a quello di Napoli, e bagni e guardaroba, ecc., per i rimpatrianti indigenti a quello di Genova. E’ da notare che l’importanza di questi Segretariati presso i porti italiani, viene non tanto dall’opera di assistenza e di aiuto immediato che ivi si spiega in favore degli emigranti, ma ben più dal fatto che detti uffici funzionano in quei luoghi di concentramento delle correnti emigratorie, quasi come anelli di congiunzione fra i segretariati ed i corrispondenti dell’Italica Gens d’Italia e di America, partecipando in tal modo efficacemente a quell’azione direttiva che la Federazione si propone di spiegare. Peraltro se il lavoro dell’Italica Gens deve risultare dalla corrispondenza e dalla cooperazione di tutti gli aderenti, d’Italia e d’oltre oceano, non v’è dubbio che esso deve avere la principale esplicazione nei paesi di destinazione dei nostri emigranti, perchè colà risiedono le colonie, alla cui assistenza ed alla cui conservazione nazionale ci proponiamo di cooperare. Se passiamo ad esaminare il cammino fatto in questo biennio dai Segretariati dell’Italica Gens nei paesi transoceani, centrali e filiali, non può a meno di apparircene la esiguità in confronto al lungo percorso che dobbiamo fare per ragginugere la meta.