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IL BUON CUORE 3


balze della sua patria, il Trentino, e manda al compagno eroe il confortante saluto: avanti, coraggio. L'anima della patria vive in mezzo di noi.

E alla sua grandezza ben si accompagna la grandezza crescente dell'Istituto. E la prima grandezza è quella che permane nei beni preparati all'Istituto nel passato: guardate quel numeroso gruppo di allievi è qui raccolto; e non sono qui tutti: noi abbiamo voluto che il primo beneficio ai ciechi fosse dato qui nell'Istituto; in una casa ampia, arieggiata, circondata da giardini, vorrei quasi dire elegante. Questo venne fatto forse a pregiudizio dell'accettazione di un maggior numero di allievi? La casa grande ha reso possibile di farne accettar di più: sapete quanti ne furono accettati quest'anno in una volta sola? Trentasette! Quanti basterebbero a formare un Istituto nuovo.

I risultati dell'istruzione, preziosi, nel passato e nel presente, cercheremo di migliorarli nell'avvenire. L'istruzione musicale, specialmente quella dell'organo, fu finora la prevalente fra noi. Ed è conforto il ricordare che in Milano, più di dieci Chiese, e alcune fra le più grandi, hanno per organista titolare un cieco. E organisti titolari sono pure in altre città di Provincia e grosse borgate, come Crema, Codogno, Bellano, Vigevano, Vespolate, la Madonna del Monte. Un parroco della Diocesi di Cremona ci pregò di far istruire nell'organo una sua allieva parrocchiana: si fu ben lieti di esaudire la sua domanda: l'allieva è partita in questi giorni, e accompagnerà, come esordio, le funzioni sacre del suo paese nelle prossime feste di natale. Come utile e prezioso complemento molti allievi ciechi, al suono dell'organo accompagnano con numerose lezioni a ragazzi, a ragazze veggenti. L'istruzione musicale, mentre meglio risponde alle loro aspirazioni, dà ai ciechi in molti casi, utile e onorata posizione in mezzo alla Società. Preziosa circostanza, per noi italiani, in confronto dei tedeschi e degli inglesi, di aver nelle nostre chiede, anche piccole, il nobile istrumento dell'organo.

Dico in molti casi, non in tutti. E allora? Venga innanzi la scuola di lavoro. Una scuola di lavoro iniziale e limitata era già attivata nell'istituto: ora giustamente si vuol rendere l'insegnamento del lavoro, più svariato nei generi, più prolungato nel tempo: presso i maschi son già acquistati gli attrezzi per l'impianto di una scuola di legatoria; presso le ragazze è già attivata, e si allargherà ancor di più il lavoro del cucito a macchina.

Due allieve vennero autorizzate a frequentare le scuole pubbliche, per ottenere un diploma di insegnamento. É un nuova forma di occupazione, che potrà ricevere in seguito un maggiore ed utile incremento.

Al progresso dell'istruzione, che riguardo lo spirito, procederà compagna una opportuna assistenza del corpo. Voli il nostro pensiero, il nostro memore saluto al Cav. Dottor Lorenzo Breva, rapitoci quest'anno dalla morte, e che per quasi trent'anni prestò l'opera sua assidua e generosa in servizio della comunità: egli fu non soltanto Medico ma benefattore nell'Istituto, e il senso della più viva e profonda riconoscenza non verrà mai meno nell'animo di tutti noi verso di lui. Il giovine Dottor Bonfanti, che egli aveva scelto a suo supplente e diverrà probabilmente suo successore, nell'ansia dei progressi che sospinge i giovani, colle esigenze della scienza medica e chirurgica progredita, si sentì spinto a proporre all'On. Consiglio l'impianto di un piccolo armamento chirurgico per non obbligare gli allievi, quando occorrono piccole operazioni, a uscire dall'istituto, e mescolarsi negli Ospedali con elementi poco opportuni. Egli stesso voleva oggi dinnanzi a voi patrocinare la sua causa anche per un riflesso un po' interessato: coll'esposizione dettagliata e ragionata della sua proposta volava mettere a contributo la vostra generosità perchè il suo progetto si inizii e si compia. Eli lasciò a me di far la sua parte, tanto più avendo udito che nell'arte di toccare i cuori e fare aprire le borse, in molte circostanze sono stato maestro! Avete quindi udito, bisogna dare: se non date, compromettete la buona riputazione che mi sono acquistata.

Del resto, come temere che la beneficenza a vantaggio dell'Istituto possa venir meno, quando si vede la schiera dei ritratti dei benefattori, crescere sempre e non fermarsi mai? Anche quest'anno eccoci chiamati ad ammirare il bellissimo ritratto, lavoro del giovine pittore Prof. Angelo Cantù, allievo del maestro Tallone, il ritratto della Signora Savina Nasoni: il suo nome benefico era sempre ripetuto in questa Accademia nei quattro premi di L. 25 da lei dati a favore di allievi e allieve: essi mandano ringraziamenti e lodi alla di lei memoria e fanno auguri, credo di non sbagliare, che altri in tal riguardo si metta al suo posto.

Il Rettore sta meglio, l'Italia si è fatta più grande, l'Istituto cresce: e l'avvenire? termino ripetendo la frase della giovine poetessa cieca all'artigliere di Zanzur: coraggio e avanti!

Alla protezione della Giovane


Il 17 dicembre 1912 coll'adesione di S. Emin. il Cardinale Arcivescovo, che aveva promesso il suo intervento e che trattenuto da un imprevisto impegno, inviò i suoi auguri e le sue benedizioni, ebbe luogo l'assemblea generale dell'Opera Cattolica Internazionale per la protezione della giovine nella sede del Comitato milanese in via Castelfidardo 9.

la solerte segretaria signora Crescini, dinanzi a numeroso uditorio composto quasi interamente di signore e signorine notissime nella palestra delle opere di carità, pronunciò una relazione elevata nella forma ed eloquente nei fatti parlanti dell'opera ispirata all'obiettivo della salvezza delle giovani incaute che dai monti, dalle valli e dai campi vengono in città per cercare collocamento, e si trovano in balia di sé stesse esposte a mille articoli d'inganni e di ignobili sfruttamenti.