Pagina:Il buon cuore - Anno XI, n. 42 - 19 ottobre 1912.pdf/3


IL BUON CUORE 331


Offerte per la Missione dell’Eritrea.

Milano: D. Gaetano Strazza, imploran lo preghiere per bisogni speciali, L. 25 — sig. Bartolomeo Alasia e Nipote, implorando benedizione speciale da Mons. Carrara, L. 28 — Due offerenti N. N., L. 8 — sig. N. N., L. 10 — sig. Pagani, L. 3 — signor N. N., L. 2 — sig. Pig. E., L. 10 — sig. Vigorelli, L. 5 — signora Alberti, L. 2 — sac. G. C., L. 10 — sac. N. N., L. 1 — sig. B. Pier Fausto Bagatti Valsecchi, L. 10 — Mons. Carlo Brera, L. 20 — A mezzo P. Candido sig. N. N., L. 5 — Contessa Giuseppina Giulini, L. 10 — Circoli Cattolici in occasione del Pellegrinaggio al S. Cuore di Gesù, L. 20,66.

Bergamo: Fratelli Gatti, studenti, L. 11 — sig. Catterina N. (inf. Osp.), L. 2 — sig. Esp. B ce (inf. Osp ), L. 10 — sig. N, N. (inf. Osp.), L. 5 — sig. N. N., L. 7.

Crescenzago: Signora Rosa Rosmini, L. 10 — Nob. Maria N., L. 5.

Floriana (Malta): Marchesa Anna Bugeia, L. 40 — Raccolte da P. Emmanuele, Guard. Capp., L. 21,75 — sig. Muscat Paolo, L. 2,25 — sig. Lorenzo Falzon, L. 2,25 — sig. Spiteri Emanuele, L. 1,25 signora Filomena Carbone Portelli, L. 1,25 — signora Maria Azzoparoli, L. 3 — sig. N. N., L. 1,25 — Raccolte da P. Emmanuele, Guard. Capp., L. 15 — sig. N. N., L, 25 — sig. Santo Calleia, L. 2,50 — sig. N. N., L. 1,25.

Melegnano: Signora Antonia Redaelli, L. 5.

Linate: Signora Maria Verganti, L. 5.

Zanica: D. Giuseppe Noris, raccomandandosi alle orazioni di Mons. Carrara, L. 50.

Ossona: Sig. N. N., L. 5.

Mezzate: Sig. L. L., L. 10.

S. Giuliano Milanese: Sig. N. N., L. 10.

Pumenengo: Sig. N. N., per speciale benedizione a’ suoi bambini, L. 15.

S. Vitiore Olona:: Signora Enrichetta Morelli, L. 1.

Civesio: Sig. N. N., nipote del signor Parroco, L. 10.

Agrate Brianza: Don Giuseppe Viganò, Parroco, L. 10.

Cremona: Congregazione dei Terziari dei P. Cappuccini, implorando speciale benedizione da Mons. Carrara, L. 25.

Casalpusterlengo: Raccolte nella chiesa dei P. Cappuccini durante la funzione del mese di maggio, L. 16.

Bellinzona: Sorelle N. N., L. 10.

Sesto Cremonese: Parroco e Terziari, L. 8.

Offerte in oggetti per la Missione Eritrea.

Milano: Contessa Maria Bazzero Mattei Borromeo Arese, camici 6, amitti 6, corporali 6, purificatori 6, animette 5, manutergi 6 — Contessa Livia Mappelli Borromeo Arese, camici 1, tovaglie per altare 1, purificatoi 14, animette 2, salviette 2 — Contessa Sola Busca, metri 247 di tela cotone ritorta colorata — Famiglia Masson, metri io damasco rosso, metri 6 seta, animette 1 Contessa Ernestina Barbiano di Belgioso Gavazzi, stola violacea Signori Lorenzo e Matilde Usellini, 16 carnicini per bambini Signora Edvige Migliorini, 6 carnicini — Signora Petrini Giuseppina, metri 4 tela — Sig. A. C., scampoli — Sig. N. N., un camice — Sig. Mario Ganzini, ditta Ganzini, 3 pacchi postali di oggetti fotografici — Sig. Maestra Adele Bavelli, offre per le scuole della Missione circa 1000 copie di diversi libiletti scolastici, tutti di produzione della stessa — Signore Ester e Rosetta Guzzetti, collo di tela di lino.

Brescia: Sig. M. B., fascia Episc., 1 tovaglia da altare, 1 cotta La stessa signora M. B. a mezzo P. Luigi Guardiano dei Cappuccini, metri 64 di tela di lino.

Crescenzago: Signora Rosa Rosmini, metri 10½ di tela lino.

Civesio: Sig. N. N., nipote del Parroco, 4 corporali, 4 amitti, 4 animette, I purificatoio, 4 manutergi.

Primaluna: Signora Teresa Cotnbi, vestiti per bambine e tela.

Albino: Sorelle Parolini, metri 30 tela cotone colorata.


Tutti indistintamente gli offerenti partecipano in vita e dopo morte al bene spirituale che si compie nella Missione Eritrea, come pure al frutto delle S. Messe, preghiere e suffragi che tutti i mesi si fanno dai Padri Cappuccini di Lombardia per i loro Benefattori vivi e defunti.

NB. — Le offerte si ricevono presso i Padri Cappuccini di Milano (Viale Monforte, 2 e Strada Vercellese, 39), nonché presso i singoli componenti il Comitato e in tutti gli altri Conventi dei Cappuccini di Lombardia.

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi

OBLAZIONI.

Il Dott. Ghislanzoni Giuseppe colle sorelle Teresa e
Francesca, in memoria della defunta loro madre.
 
|||
 L. 100

Religione


Vangelo della domenica terza d’Ottobre


Testo del Vangelo.

Si faceva in Gerusalemme la festa della Sagra; ed era d’inverno e Gesù passeggiava pel Tempio nel portico di Salomone. Se gli affollarono perciò d’intorno i Giudei, e gli dicevano: «Fino a quando terrai tu sospesi gli animi nostri? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Rispose loro Gesù: Ve l’ho detto, e voi non credete: le opere che io faccio nel nome del Padre mio, queste rendono testimonianza di me. Ma voi non credete, perchè non siete del numero delle mie pecorelle. Le mie pecorelle ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed elleno mi tengon dietro. Ed io dò loro la vita eterna, e non periranno in eterno, e nessuno le strapperà a me di mano. Quello che il Padre ha detto a me, sorpassa ogni cosa, e niuno può rapirlo di mano al Padre mio. Io e il Padre siamo una cosa sola».

S. GIOVANNI, cap. 10.


Pensieri.

Premettiamo una nota circa le feste ebraiche, e più specialmente circa le feste che avevano luogo a ricordare la dedicazione del tempio. Presso quei così detti popoli semiselvaggi o senza la moderna civiltà il tempio — il centro delle attività religiose, morali, sociali — aveva un culto speciale, una cura speciale. Or pare non serva più a tanto. Lo si pone a paro d’un teatro: la donna non è più regina, è una volgare.

Avevano luogo ogni anno in tre epoche diverse. La prima — celebrata nel mese di Tisri — ricordava il tempio principe, il primo, edificato colla suntuosità degna di Salomone. La seconda — in ricordo della nuova dedicazione del tempio, fatta da Zorobabele — avveniva nel mese di Adar, circa la fine di febbraio ed il principio di marzo. La terza, più che un ricordo di festività religioso-nazionale, era in riparazione alle profanazioni, che circa il tempio e l’altare degli olocausti erano state compiute da Antioco Epifane.

Dal brano del Vangelo che — straordinariamente — ci tiene a notare che faceva freddo — hyems erat — argomentiamo fossero l’Encenie invernali, ciò che noi abbiamo detto essere seconda.