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Anno XI. Sabato, 17 Agosto 1912. Num. 33.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Beneficenza. —Il dono di una automobile all’Em. Cardinale Ferrari.
Religione. —Vangelo della domenica dodicesima dopo Pentecoste.
Educazione ed Istruzione. —Filippo Crispolti, Don Bosco e una pagina di politica ecclesiastica — E. Vercesi, Lotte politiche e religiose in Austria-Ungheria.
Notiziario. —Necrologio settimanale — Diario.

Beneficenza


Il dono di una automobile

all’Em. Cardinale Ferrari.


Da tempo un gruppo di persone, estimatrici delle virtù pastorali e dei meriti del Cardinale Arcivescovo, aveva pensato di dargli una pubblica attestazione di stima.

Sull’esempio della offerta fatta, dai cattolici torinesi al Cardinale Richelmy fu deciso di offrire al Cardinale Ferrari una carrozza automobile che potesse essergli utile nonchè comodo mezzo nelle frequenti visite pastorali.

Per attuare tale progetto si costituì un Comitato promotore di cui fecero parte, sotto la presidenza della principessa Maria Castelbarco Albani della Somaglia, le seguenti nobili dame:

Bagatti Valsecchi Borromeo baronessa Carolina, Bellinzoni De Maestri donna Paolina, Borromeo Doria Pamphily contessa Orietta, Casati Cappello contessa Alfonsina, Fassati Busca marchesa Bice, Giulini contessa Giuseppina, Marietti Besana signora Fanny, Melzi D’Eril duchessa Giulia, Ravizza Riboldi signora Eugenia, Robiati signorina Luigia, Saporiti Altieri contessa Marianna, Sioli Legnani Conti signora Gigina, Trivulzio Scotti contessa Elisa, Vaghi signora Giulia, Visconti di Modrone duchessa Marianna; Segretaria: contessina Sofia Bazzero Maffei.

E sotto la presidenza del conte comm. Giberto Borromeo i signori: Cottini comm. Ernesto, Dal Verme conte Giuseppe, Gavazzi comm. Pio, Lurani Cernuschi conte Francesco, Seregni Saul, Sessa cav. Giuseppe. Cassiere: Annoni conte ing. Federico. Segretario: Borromeo conte Vitaliano.

In seno al Comitato Promotore si costituì una
Commissione Esecutiva composta dalla principessa Maria Castelbarco Albani della Somaglia, dalla contessa Sofia Bazzero Maffei, dal conte comm. Giberto Borromeo, dal Rev.mo monsignor Polvara, e Rev.di signori canonici Roncoroni e Pellegrini, dal conte ing. Federico Annoni e dal signor Saul Seregni.

Nel pomeriggio di lunedì, giorno 12 agosto, in occasione del 62.° compleanno di S. E., ebbe luogo nel Palazzo Arcivescovile l’offerta del dono, accompagnato da un elegantissimo e ricco album contenente le firme di tutti gli oblatori, circa 300. L’album, ricoperto in pelle bianca con impresso un artistico lavoro raffigurante lo stemma civico, il Duomo e lo stemma cardinalizio, riuniti da vaghe decorazioni, venne presentato al Cardinale Arcivescovo nel grande salone.

Erano presenti, oltre alle dame ed ai signori della Commissione Esecutiva, la marchesa Bice Fassati Busca, donna Paolina Bellinzoni De Maestri, la signora Eugenia Ravizza Riboldi, la signora Giulia Vaghi, il comm. Ernesto Cottini, il signor Lamperti per la rispettabile Ditta Fraschini e Isotta e il signor Carlo Castagna, per la Ditta C. Castagna e C.

Il conte Giberto Borromeo scusò telegraficamente la propria assenza, aderendo calorosamente alla cerimonia.

Il Cardinale Arcivescovo, che appariva vivamente commosso per lo splendido ed affettuoso omaggio fattogli dalla migliore società milanese, ringraziò con gentili parole l’atto, che volle ritenere non diretto tanto alla sua persona quanto alla Autorità, che egli riveste da ben diciannove anni.

Terminata così la prima parte della simpatica cerimonia, l’Eminentissimo Cardinale scese nel gran cortile del palazzo, ove proprio in quel frattempo veniva portata — su di un apposito carro — la magnifica landaulet offertagli. La macchina venne fatta slittare al suolo e presentata a S. E., che ammirò la aristocratica e fine eleganza con cui la vettura era stata costruita e corredata. L’Eminentissimo Cardinale salì nella vettura che, guidata dal capo-chaffeur della Ditta Fraschini e Isotta, fece varî giri per il cortile.