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IL BUON CUORE 195


CASA DI RIPOSO PEI CIECHI VECCHI


Somma retro L. 7262 —

Marianna Balestrini Niccolini, in omaggio alla festa di S. Luigi |||
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Totale L. 7272 —

OPERA PIA CATENA

(CURA DI SALSOMAGGIORE).


OBLAZIONI.

21 giugno: R. B. M., per l’onomastico di G. C. |||
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Opera Cattolica internazionale

per la protezione della giovane.

Nei giorni 29 e 30 dello scorso maggio, si svolse in Torino il IV Congresso Internazionale dell’O.C.I. per la protezione della giovane, congresso ben riuscito sotto ogni aspetto, aperto e chiuso da S. E. il Cardinale Richelmy, arcivescovo di Torino.

Numerosissimi i rappresentanti dei vari Comitati dell’Opera Cattolica di Protezione, sia italiani che stranieri, venuti non solo da ogni parte d’Europa, come Italia, Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Danimarca, Inghilterra, Irlanda, Germania, Russia, ma ancora dall’Egitto, dall’Argentina, dal Canadà, una vera affermazione mondiale di umana solidarietà, di cristiana fratellanza.

Interessanti le relazioni delle varie nazioni; interessantissime le discussioni, vibranti di Fede, di zelo, d’amore agli umili ed ai diseredati, in cui l’universalità della Chiesa Cattolica e de’ suoi caritatevoli intenti, ebbero una nuova e splendida conferma.

Il prof. R. Bettazzi, presidente del Comitato Nazionale, con la consueta eloquenza, diede particolareggiata relazione dello sviluppo dell’Opera in Italia ne’ suoi dieci anni di vita, e disse, con parola commossa, delle condizioni in cui si trovano le nostre operaie emigrate all’estero; parlò dei loro bisogni, delle loro aspirazioni, dei loro difetti e delle loro virtù, esortando gli stranieri a voler studiare e comprendere l’anima italiana!

Autorevoli e numerosissime le adesioni: da SS. Pio X, che accordò speciali benedizioni a tutti i congressisti; da S. M. la Regina Elena, da S. M. la Regina Madre, dal card. Mery del Wall, dal card. Ferrari, dal card. Maffi, dal card. Mercier, dall’Arcivescovo di Monreal, da moltissimi Vescovi e da molte personalità dell’azione cattolica sociale.

Accolta da significanti applausi l’adesione del senatore Rossi, Sindaco di Torino.

La principessa Letizia e la duchessa Isabella di Genova onorarono di loro presenza alcune sedute.

Il Comitato Nazionale Italiano e il Comitato Torinese fecero gli onori di casa con grande signorilità ed ebbero vivi e meritati ringraziamenti da tutti i convenuti.

La Baronessa di Montenach superò se stessa per la fine intelligenza, la versatilità dell’ingegno, la
straordinaria perspicacia con cui presiedette e diresse i lavori del Congresso e specialmente per la esuberante carità del suo nobile cuore. Fu per acclamazione eletta presidente del Comitato Internazionale in sostituzione della rimpianta contessa Luigia de Reinold, fondatrice dell’Opera di Protezione, passata a miglior vita lo scorso marzo.

Furono giorni di lavoro intenso, ma di grande conforto e di incancellabile memoria.

Religione


Vangelo della domenica quarta dopo Pentecoste


Testo del Vangelo.

Il Signore Gesù disse ai Farisei: Eravi un certo uomo ricco, il quale si vestiva di porpora e di bisso, e faceva ogni giorno sontuosi banchetti; ed travi un certo mendico, per nome Lazzaro, il quale pieno di piaghe, giaceva alla porta di lui, bramoso di satollarsi dei minuzzoli che cadevano dalla mensa del ricco, e niuno gliene dava; ma i cani andavano a leccargli le sue piaghe. Ora avvenne che il mendico morì, e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco, e fu sepolto nell’inferno. E alzando gli occhi suoi, essendo nei tormenti, vide da lungi Abramo, e Lazzaro nel suo seno, esclamò e disse: Padre Abramo, abbi misericordia di me, e manda Lazzaro che intinga la punta del suo dito nell’acqua per rinfrescare la mia lingua, imperocchè io sono tormentato in questa fiamma. E Abramo gli disse: Figliuolo, ricordati che tu hai ricevuto del bene nella tua vita, e Lazzaro similmente del male: adesso egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre tutto questo un grande abisso è posto tra noi e voi: onde chi vuol passare di qua a voi, nol può, nè da cotesto lungo tragittar fin qua. Egli gli disse: Io ti prego dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, imperocchè io ho cinque fratelli, perchè gli avverta di questo, acciocchè non vengano anch’essi in questo luogo di tormenti. E Abramo gli disse: Eglino hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli. Ma disse egli: No, Padre Abramo, ma se alcuno morto anderà ad essi faranno penitenza. Ed egli gli disse: Se non ascoltano Mosè e i profeti, nemmeno, se risuscitasse uno da morte, non crederanno.

S. LUCA, II, 16.


Pensieri.

In questa — che molti scrittori ritengono un fatto reale più che una parabola — Gesù non intese di darci delle idee nella questione economica: Egli ha sempre per primo l’insegnamento morale. Ciò non vieta di indovinare l’idee di Gesù riguardo al problema economico, problema che, senz’essere dei materialisti storici, è pur degno di considerazione, essendo nella vita dell’uomo e della società umana una delle parti più ne-