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Anno XI. | Sabato, 8 Giugno 1912. | Num. 23. |
Giornale settimanale per le famiglie
IL BUON CUORE
Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE
Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena
E il tesor negato al fasto Manzoni — La Risurrezione. |
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La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
Rosmini — Opere spirit., pag. 191.
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Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.
ALLA PICCOLA CASA DI S. GIUSEPPE
UN VENTICINQUESIMO.
Quanto bene in quella casa provvidenziale per la salvezza di fanciullette pericolanti!
Nella mattinata prima comunione di parecchie ricoverate, poi messa giubilare con discorso elevato di monsignor Magnaghi e alle ore 15 un’accademia letteraria-musicale, che riuscì magnificamente nelle sue svariate parti come esplicazione armoniosa di note ispirate da cuori riconoscenti, da artisti valentissimi e da nobili sentimenti nei quali tutti gli attori erano accomunati.
Mons. Magnaghi, quale assistente spirituale della Pia Casa, fece preludio all’accademia con la eloquente rievocazione dei punti più salienti della vita operosa del festeggiato, che il posto d’onore assisteva commosso al trattamento, circondato dalle patronesse, dai patroni, dai benefattori della provvidenziale istituzione.Seguirono cori di festa, pezzi concertati, declamazioni, recitazioni, e tutto si svolse a perfezione, come aveva voluto l’intelletto di amore che, disposato all’arte, aveva presieduto alla paziente preparazione.
Al prof. Luigi Cervi, alla pianista Valentina Monfrini devesi un elogio generalmente sentito per la loro valentia e per l’esito ottenuto dalle fanciulle ricoverate, le quali corrisposero con amorevole slancio ai distinti insegnanti. E un eleogio particolare di deve tributare ad una giovane e valente arpista, la signorina prof. Giuseppina Galetti Citterio, la quale, eseguendo due difficili lavori squisitamente miniati dall’esimio professori Tedeschi, suscitò grande meraviglia nell’uditorio e fece parlare dal suo magnifico istrumento un linguaggio paradisiaco. In aiuto nei cori vennero le distinte signorine Giulia e Maria Recli, distinte filarmoniche cresciute alla scuola della madre, distintissima pianista. La signorina Giulia diede prova della sua bravura anche in un coro di festa, suonando, con ingegnosa alternativa, un armonioso concerto di campane.
Terminata l’accademia, mons. Montonati, con la eloquenza del suo cuore commosso, senza dimenticare alcuno, espresse la più viva riconoscenza. Nota elevata di compimento fu una paterna lettera di S. E. il car-