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IL BUON CUORE 101


concederci i tesori delle grazie spirituali di cui sarà pegno l’Apostolica benedizione, che invochiamo su tutti, sopra quanti son qui presenti e sopra gli assenti che sarebbero ben felici di trovarsi al nostro fianco in questo momento». Il Santo Padre così rispose: «Vi ringrazio, Eminenza, dei sentimenti espressi a nome vostro ed a nome dei cari lombardi, e delle dimostrazioni di affetto e di attaccamento fatte anche in questa occasione alla cattedra di San Pietro ed al Papa per il suo onomastico. Vi ringrazio di aver scelto questa occasione delle feste della libertà della Chiesa. Con la solenne proclamazione dell’editto che dava la libertà alla Chiesa dopo ben trecento anni di persecuzioni e di sangue, sposa di Cristo oppressa alzava lo sguardo e ringraziava la divina Provvidenza per aver avuto il riconoscimento dei suoi diritti da Dio a lei concessi. Fate che le feste siano celebrate colle preghiere e con l’implorare le divine misericordie per la libertà della Chiesa. Il rito romano di oggi ricorda il miracolo che fece Cristo quando avvicinandosi alla cittadella di Naim: s’incontrò in una turba di popolo che portava alla sepoltura un giovinetto la cui madre vedova seguiva lagrimando e destando la pietà di tutti. Io vorrei che in quest’anno voi riguardaste bene a questa povera vedova, vedova in apparenza, poichè essa rappresentavaCastel Sant’Angelo. la Chiesa, ed ha sempre il suo sposo che piange sulla morte di tanti figli che vanno alla via della perdizione, in quest’anno in cui dobbiamo lamentare le catene che tengono legata la Chiesa, mentre nel mondo si dà a tutto licenza. Pregate il divino Sposo della Chiesa, perchè la consoli con la risurrezione di tanti figli ingrati che ne accrescono i tormenti
e si gloriano ogni qualvolta la combattono. In questa solenne ricorrenza pregate perchè il miracolo si rinnovi e la Chiesa possa riavere la stia indipendenza. Questa è il mio desiderio. Vi ringrazio poi del buon esempio dato per il concorso per l’erezione della nuova chiesa in Roma. Se tante anime buone pregheranno, il Signqre rinnoverà il miracolo, e dalla terra s’innalzerà un canto di gioia per la libertà riavuta dalla Chiesa».

La Biblioteca Vaticana. Pio X infine impartì di gran cuore commosso a tutti l’Apostolica benedizione, e a quanti avessero presenti alla mente o sapessero bisognosi di qualche conforto per i loro spirituali o temporali bisogni — e alle 13, dopo un’udienza di un’ora, si ritirava nei suoi appartamenti, lasciando i Pellegrini in un entusiasmo indicibile ed in una profonda commozione.

I Lombardi avevano udito la parola d’ordine del Pontefice Sommo. Egli ha scolpito chiaramente il significato delle prossime feste costantiniane; un significato da cui esula completamente quel famoso sottinteso politico che i giornali liberali si erano irriverentemente divertiti a supporre. Pio X vuole che i fedeli preghino per questa povera vedova di Naim, che è la Chiesa di Cristo, la quale è costretta a gemere sull’abbandono di molti suoi figli, mentre Essa inceppata non può correre in cerca di loro, e mentre per tutti si invoca la libertà, mentre a tutti si dà la più ampia licenza, solo per Essa si riservano le catene. L’invito è così autorevole che nessun cattolico può declinarlo.

La sera di quel giorno, memorando per il Pellegri-