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IL BUON CUORE | 91 |
Or che dolenti ed une
le forze nostre incontro a te ristanno,
invan la morte semini e l’inganno,
d’in su i palmizi libici e le dune.
Troppo durasti ormai
in questa, al sol, diletta alma contrada!...
Cedi, ti arresta, poi che l’ardua strada
del divenire e dell’ardir non sai.
Sul conquistato suolo,
cui di sangue, di lacrime e d’amore
già diè largo tributo il patrio cuore,
in terra, in mare, o spazianti a volo;
gl’itali prodi armati
di fucile, di fede e di ricordi
vegliano intenti, e sfidano concordi,
o Mezzaluna, i tuoi sinistri agguati:
vegliano intenti, e dove,
trafitto, un d’essi impallidisce e manca
altri s’avanza e l’animo rinfranca
quando più infurian le selvagge prove.
E se noi pur, noi tutti,
la patria invochi, al grido di Savoia,
del sacrificio imparerem la gioia!..
Del focolare italo fra i lutti,
misteriosa aurora
la fede aleggia, e in sua ragione pia
ogni tenebra vinta, ogni agonia,
vittoria e pace all’armi nostre implora.
Maria Motta
Maestra cieca.
Coloro che leggeranno queste parole faranno il piacere di mandare almeno tre cartoline illustrate in una busta, colla propria firma (in un biglietto) al seguente indirizzo:
DITTA L. F. COGLIATI
Milano — Corso Porta Romana, 17.
Inoltre sono pregati di copiare questo appello, firmare e inviare a quante persone di loro conoscenza credono; queste alla loro volta faranno ugualmente continuando così la palla di neve.
Le cartoline raccolte verranno poi consegnate alle signore degli Ufficiali del 68 Regg. Fanteria, iniziatrici dell’atto gentile, che penseranno a mandarle a destinazione.
La NONNA è un capolavoro di una freschezza e di una originalità assoluta.
Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi
SOCI AZIONISTI.
OPERA PIA CATENA
(cura di salsomaggiore).
NUOVE PATRONESSE.
Educazione ed Istruzione
Quando si dice fortuna....
Chiavenna, 17 marzo.
Volge il mese dacchè mi trovo quassù. Fu un tratto insperato di benigna sorte senz’altro; giacchè non capita a tutti di vedersi dolcemente sospinti a lasciar la città per un lungo soggiorno in una zona così privilegiata dalla natura come il Chiavennese. Più d’uno dei lettori del Buon Cuore saprà qualcosa della posizione topografica di Chiavenna; della magnifica corona di monti dalle eccelse cime nevose, cospiranti a formargli il più leggiadro serto; del suo clima saluberrimo; dell’aspetto cittadino e lindo e simpatico del borgo; ora già tutto ridente anche per esuberante fioritura di giacinti multicolori esposti alle finestre; della cortese e gentile ospitalità degli abitanti. A tutto ciò — che non è poco s’ha da aggiungere che, eccettuati pochi