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370 il buon cuore

La Benedizione e l’Inaugurazione dell’Asilo Infantile UBOLDI

a Paderno Dugnano


(12 Novembre 1911)


Domenica, fra l’esultanza dell’intera borgata che, accolse le Autorità e la folla degli invitati al suono quiste che rinsaldano i migliori rapporti tra le diverse della Marcia Reale — si è benedetto con rito solenne dal Rev.mo Monsignor G. Polvara — per speciale delegazione dell’Emin. signor Cardinale Arcivescovo di Milano: — e si è inaugurato questo magnifico Asilo. Esso onora il nome della nobil famiglia Uboldi, e ne testimonia l’illuminata beneficenza. — Questa parola che spesso commuove ed esalta, ha avuto nel forbito e limpido discorso inaugurale del cav. Ferdinando Uboldi — il quale con la madre, donna Angelina Uboldi Cavallotti, ostenne tutte le spese — la più simpatica illustrazione.

Accennati gli inconvenienti dell’urbanesimo, e ricordata l’opportunità di un discentramento della beneficenza, per meglio aiutare i bisogni dei piccoli comuni, mentre i grandi centri trovano nel loro crescente sviluppo di energie i mezzi sufficienti per provvedere alle varie forme di assistenza, il cav. Uboldi disse le ragioni che già da tempo premevano sul cuore della madre sua e di lui, perchè anche a Paderno sorgesse un Asilo infantile. Pur lodando il fervore delle numerose benefiche iniziative che si sono segnalate in questi ultimi anni, la mentò la soverchia specializzazione della beneficenza, la quale appunto va a danno di coloro che si vogliono beneficare. L’opera dei buoni dovrebbe più specialmente raccogliersi intorno alle istituzioni che più specialmente provvedono agli ammalati, ai vecchi, e ai bambini. E dando rilievo alla dolcezza del sentimento che la Regina Elena, grande protettrice dell’infanzia, ed affermato che non vi debbono essere fanciulli cattivi, il cav. Uboldi fece un inno alla bellezza e alla poesia del fanciullo. Con quella geniale erudizione che viene dal cuore, egli fece una rapida sintesi dell’amore e del culto pei bambini attraverso la storia e i popoli più antichi e più rozzi. E fini tra applausi ricordando la necessità del concetto educativo e morale, che deve campeggiare nella vita di un Asilo: integrazione dell’opera della famiglia, la quale non deve mai sottrarsi ai doveri che le incombono anche rispetto alla società.

Il Prefetto, sen. Panizzardi, espresse la sua viva com-
piacenza di dover di frequente assistere a feste inaugurali che documentano il progresso civile, lo spirito di iniziativa e di beneficenza delle popolazioni lombarde. Tutto ciò costituisce la più schietta manifestazione di sana democrazia, che si palesa più specialmente nella beneficenza da parte delle classi dirigenti, intesa con alto sentimento di solidarietà umana. Sono queste con classi sociali. Chiuse il suo discorso, applauditissimo, con un plauso alle benemerenze antiche della casa Uboldi e ai generosi donatori.

Il Rev.mo Monsignor Polvara, data comunicazione di una lettera dell’Emin. signor Cardinale Arcivescovo bene augurando ai generosi donatori, aggiunse una serie di apprezzate considerazioni intorno all’obbligo di educare cristianamente la prole — e, manifestata tutta la sua compiacenza di presenziare tanta solennità, imsplorava le più elette benedizioni dal Cielo sulla nobil famiglia Uboldi e sull’opera loro.

Parlarono quindi — pure applauditi — il dott. Maga, sindaco del Comune, facendosi interprete della riconoscenza del paese, l’onorevole Taverna con poche ma vibrate parole dimostrò come la formazione del cittadino si debba curare fin dalla prima infanzia, affinchè le nuove generazioni sieno cresciute nel sentimento del dovere e mirino alla grandezza della Patria.

La cerimonia si è chiusa con un nuovo plauso espresso dal Rev. sig. Parroco locale — e coll’offerta di una artistica pergamena con una medaglia d’oro al cav. Ferdinando Uboldi da parte dei suoi coloni a testimonianza dei buoni ed antichi rapporti che intercedono fra i coloni e la famiglia Uboldi.

Erano fra gli intervenuti il comm. Giuseppe De Capitani d’Arzago, l’on. Dozzio, i fratelli baroni Bagatti-Valsecchi, il marchese Stanga, il conte Bazzero, il generale Costantini, il cav. Gavazzi per la Provincia, l’ispettore prof. cav. Fontana pel Provveditore agli studi, molte e molte signore della nostra aristocrazia; e rispettabili famiglie della città e dintorni.

La direzione dell’Asilo è affidata alle Religiose della Piccola Casa della divina Provvidenza (Cottolengo).

L’Emin. signor Cardinale Arcivescovo faceva tenere alla nobil famiglia Uboldi in sì fausta occasione il prezioso suo autografo:

Fausta quæque ac prospera a Domino atque ex animo ominamur Asylo, quod puerulis juste et religiose curandis, Paderni ad Mediolanum munifice nuper extructum Angela Cavallotti et Fer-

Prospetto generale della facciata Asilo Uboldi a Dugnano.