Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 40 - 30 settembre 1911.pdf/8

320 il buon cuore
Da quel dì i poveri di Cortona presero a chiamarla: la nostra madre. I poveri pel cristiano, e molto più per i santi, non sono che una figura viva di Gesù Cristò. Per Cristo ella aveva sacrificato il figlio suo, avendolo sacrificato pei poveri.

Libera cosi, mutò la sua cella in deposito di grano di farina pei figli suoi. Oh le madri si accontentano bene anche di un angolo oscuro della casa per un sorriso, per una gioia dei loro figli.

Un giorno che aveva dato tutto e la cella era vuota, senti bussare alla porta; era un infelice padre di famiglia che cercava pe’ suoi bambini. Senti spezzarsi il cuore, guardò in giro; le pareti non avevano un oggetto; richiuse la porta, si tolse la veste e la gettò al mendicante dalla finestra, avvolgendosi nella stuoia, unica coperta e materasso del suo giacilio.

Quando comparve vestita così qualche ora dopo, presentò certamente al mondo uno de’ più bei ritratti che possano accogliere i musei di santità. Emula di S. Elisabetta d’Ungheria che con una di quelle arditezze divine permesse ai santi, aveva fatto adagiare nel letto del Duca suo marito un lebbroso impiagato e là vi tra rimasta una imagine luminosa di Gesù Crocifisso, la nostra Santa rifletteva Cristo dal suo sguardo e le anime grandi guardando quel suo strano vestito ne riconobbero e ne riconoscono il più fulgido mantello di gloria. Nessun abito di terziaria fu meglio sostituito di così e S. Francesco potè bene compiacersi di Lei.

(Continua).

Can. Pietro Gorla.




La NONNA è un capolavoro di una freschezza e di una originalità assoluta.






NOTIZIARIO


Missionari per l’Eritrea. — Sono partiti da Milano per l’Eritrea sei nuovi missionari cappuccini: P. Zeffirino da Lurate; P. Egidio da Caraglio; P. Egidio da Verano; fr. Leonardo da Soresina e fr. Benedetto da Romano di Lombardia. Nella chiesa del Sacro Cuore in viale Monforte, si ebbe la solita funzione. Dopo la messa del padre provinciale dei cappuccini, vi fu la consegna dei crocifissi con discorso di circostanza: quindi la benedizione del Santissimo e la partenza dei missionari per la Stazione Centrale.




Necrologio settimanale

Il notaio DOMENICO MORETTI

Era una figura distinta di funzionario coscienzioso e valente, al quale tutti fiduciosamente si rivolgevano per assicurare la sistemazione di affari pubblici, come per la mi gliore conibinazione di delicati contratti famigliari. Come notaio, come cittadino, come padre, poteva dirsi esempio di rettitudine, di carattere, di rare virtù di mente di cuore. Si è detto di Lui che avesse la religione del dovere; ma si deve pur affermare che la sua religione era quella dell’antico stampo dei migliori ambrosiani. Comprendeva e apprezzava la beneficenza illuminata, validamente e generosamente sostenendola col suo ufficio, con predilezione speciale al Pio Istituto pei Figli della Provvidenza. Dio accolga nella pace eterna l’anima dell’Uomo leale e fedele!

C.

A Milano, il nob. Adolfo Paribelli; — il rag. Amilcare Visconti; — la contessa Elena Rosa, vedova dell’illustre storico comm. Giuseppe De Leva, già professore all’Università di Padova, autore della Storia di Carlo V, premiata dall’Accademia dei Lincei.

— A Filigne, l’avv. Eugenio Brunetti, ex-deputato del quarto collegio di Firenze e presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Firenze.

— A Melazzo, il cav. Angelo Magnani, tenente colonnello di fanteria a riposo, voteranno della campagna del 1866.

PICCOLA POSTA

ERBA — Signora M. R. F. — So che due lieti eventi son venuti a portare una nuova, dolce nota nella sua famiglia La vedo passare, sorridente, da una culla all’altra, contemplare i bei nipotini godendo della gioia dei suoi figlioli. Sono sicura che il preparare corredini coperti di trine non La distolse dal lavorare a indumenti per aliti bambini, ma anzi la spinta ad essere ancor più generosa verso tanti poveri e infelici che benediranno, insieme ai piccoli ciechi la Fiera di dicembre.

? — Contessa S. B. N - So che Ella avrà nuove reclute intorno a lei e, non dubito, animate tutte, al suo esempio, dal più vivo interesse per la pietosa causa che tanto ci sta a cuore E non mancheranno al suo banco le visite di habitués, gentili amici dei bimbi ciechi.

Come ricordo un paio di soffici guanti di lacci passati, in un baleno, ad un suo sguardo maternamente significativo, dalle manine paffute d’un suo figliolo a quelle intirizzite d’un bambino del-dell’Asilo!



DIARIO ECCLESIASTICO


1, ottobre — Domenica prima d’Ottobre — S. Remigio vesc.
2, lunedi — Ss. Angeli Custodi.
3, martedi — S. Candida verg
4, mercoledi — S Francesco d’Assisi
5, giovedi — Ss. Placido e comp mm.
6, venerdi - S. Brunone ab.
7, sabato - S. Brigida.

Adorazione del SS. Sacramento.

1, domenica — A S. Pietro in Sala.
5, giovedi — A S. Gio Batt.




Gerente responsabile.

Romanenghi Angelo Francesco.


Milano. Tip. L. F. Cogliati, Corso P. Romana, 17.