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302 | IL BUON CUORE |
Alla fine del banchetto, S. E. il ministro Nitti, l’onorevole Cermenati e il s’ndaco cav. Mauri sintetizzarono felicemente i discorsi pronunciati in teatro. L’on. Nitti disse con molto spirito come si fosse riconciliato con Quel ramo del lago di Como, lieta ma pur crucciosa memoria dei suoi studi elementari.
Molti lecchesi ricordavano i tempi nei quali, in quel medesimo posto, avevano parlato con entusiasmo del Manzoni il Bonfadini, il Carducci, il Negri e lo Stoppani. Del Carducci, che aveva visitato con trasporto il territorio lecchese, si ricordavano queste frasi: «Taluni mi hanno segnalato come nemico del Manzoni! Io, nemico del sommo Poeta Lombardo! A dodici anni de. clamavo tutti i suoi Inni, ed ancor oggi li ho tutti a memoria».
Prima di sciogliere il lieto convegno, l’on. Cermenati diede lettura di alcuni entusiastici telegrammi di adesione. Uno specialmente, quello del simpatico poeta Bertacchi, che fu parecchio tempo ospite e insegnante invidiato a Lecco, suscitò una vera ovazione. Eccolo nella sua alata ispirazione:
Spluga, 10 settembre, 1911.
- On. Cermenati, Lecco.
Concedimi deporre lo stellato edelweiss sulla ara del Grande che dalle pietre esplorate sulle montagne sprigionò faville di poesia per tutti.
Bertacchi
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Il lunedì fu dedicato alla Valsassina, cioè alla valle della Pioverna, alla Sella di Casargo, al Varrone, al pinte di Premana, con ritorno a Tacerlo e colazione a Tartavalle, offerta dalle ditte esercenti le cave e le miniere di quelle pittoresche montagne. Alle ore 14 visita alle cave di Cortabio e Primaluna, alla laveria della galena argentifera di Camisolo, alla Cascata della Troggia, illustrata dallo Stoppani, e alla esposiz’one mineralogica predisposta a Introbio da apposito comitato. Tale giornata finì con un pranzo offerto dai vaisassinesi al Gran Hotel di Maggio.
Una delle più belle gite geologiche fu quella affettuata martedì nella Valle di Esino, la valle che diede i materiali allo Stoppani per la grande Paleontologie Lombarde, e che dallo Stoppani medesimo fu saccheggiata a profitto del Museo Civico di Storia Naturale in Milano, fissando specialmente le sue constatazioni nel volume sugli studi ad Avicula contorta, apprezzatissimo sempre da sommi scienziati. Si discese poi a Varenna e a Lierna, dove fu offerto un pranzo dal Comitato lecchese.
Il giorno 13 si continuarono i lavori del Congresso al Teatro Sociale di Lecco, e alle ore 11 si presentarono targhe d’onore al sen. Capellini e al prof. Tarameni. Alle ore 14 conferenza del prof. Sabatini sul terremoto Calabro-Siculo con proiezioni. A sera, festa veneziana nel bacino Lecco-Malgrate.Giovedì fu destinato specialmente al Monte Barro, che l’illustre parlatore qualificò per la flora e la vista manzoniana, la più bella montagna del mondo. Sul tardi si scese a Galbiate per un ricevimento alla villa del comm. Bertarelli.
Il giorno 15 grande gita sul Lario, da Lecco per Bellano, Colico, la Pliniana e Como.
I congressisti si porteranno il giorno seguente a Milano, per opportune visite al Museo di Storia Naturale, con speciale riguardo alle collezioni geologiche e paleontologiche, donate dallo Stoppani, nonchè al suo monumento. Si effettuerà anche un ricevimento al Castello Sforzesco.
Gita di chiusura sarà quella del giorno 17 per la Valle Brembana e la Fonte Bracca.
Renzo.
Ricordatevi di comperare il 32.mo fascicolo dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI che uscì nella scorsa settimana.
ECHI E LETTURE