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Anno X. Sabato, 26 Agosto 1911. Num. 21.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Beneficenza. —Dall’Eritrea. Lettera di S. E. il Vicario Apostolico.
Religione. —Vangelo della dodicesima domenica dopo Pentecoste.
Educazione ed Istruzione. —A Santa Catterina — Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi — Echi e letture — L. Meregalli. Un’artistica cappella dell’Addolorata.
Notiziario. —Necrologio settimanale — Echi dell’Esposizione — Diario ecclesiastico — Piccola posta.

Beneficenza


DALL’ERITREA


Lettera di S. E. il VICARIO APOSTOLICO

Commossi dalla eloquente descrizione delle difficoltà in cui si trovava e trovasi tuttavia la rinnovata Missione all’Eritrea, affidata dal Sommo Pontefice al Vicario Apostolico Camillo Carrara dell’Ordine dei Cappuccini, aprimmo una sottoscrizione facendo appello alla fede e al patriottismo dei nostri lettori. Raccogliemmo quattrocento lire e le inviammo direttamente all’Asmara, ultimo lembo di terra italiana.

Ecco ora la risposta di S. E. Mons. Carrara ai redattori del Buon Cuore:

«Vicariatus Apostolicus, Asmara, 23 luglio 1911.


«Egregi Signori,

«Mi giunge in questo momento la pregiatissima loro assicurata con le acchiuse lire quattrocento, da loro medesimi raccolte a mezzo del caro periodico il Buon Cuore. Sono impotente, egregi signori, ad esprimere tutta la riconoscenza che mi sento in cuore per l’affettuoso loro interessamento a vantaggio della mia povera Missione. Nelle mie attuali strettezze specialmente, la cospicua somma rimessami è veramente un ajuto provvidenziale. Grazie pertanto agli scrittori del Buon Cuore, che vorranno pure ringraziare sentitamente quelle generose persone che ebbero la grande bontà di venire in mio soccorso.

«Alla generosità dei Milanesi non si ricorre mai

invano.

«Un ringraziamento speciale per il pensiero della sottoscrizione, so di doverlo all’ottimo sig. A. M. Cornelio, l’amico dei Cappuccini, al quale devo molto, lo scrittore infaticabile della beneficenza, il nipote prediletto del grande Stoppani. A lui il mio ricordo amichevole.

«Aff.mo CAMILLO CARRARA, V. A.»


A questa lettera facciamo seguire una relazione sulle opere della Missione nell’Eritrea, colla speranza che i buoni ci diano presto occasione d’invio d’altro sussidio ancor più degno della riconoscenza di S. E. il Vicario Apostolico.

Le sottoscrizioni si ricevono all’ufficio di amministrazione della Ditta Editrice L. F. Cogliati, Corso Porta Romana, 17.




Missione dei Cappuccini nell’Eritrea.


A chi entrato nell’Asmara si mette sul viale che conduce alla Missione Cattolica, subito si presentano i fabbricati delle scuole. Sorsero questi poco alla volta senza forse un unico disegno, ma tali però da ricevere i figli delle principali famiglie di questa piccola capitale, contenendo il bel numero di circa 200 scolari. Vi viene impartita l’istruzione elementare fino alla sesta classe, tanto per la sezione maschile che per la femminile, più l’insegnamento di lingue straniere con vera soddisfazione e plauso della Commissione esaminatrice, la quale anche quest’anno avendo a presidente il Commissario regionale avv. cav. Cagnassi, ebbe lusinghiere espressioni di lode e di ringraziamento verso le suore di S. Anna che con tanto sacrificio si dedicano all’insegnamento, e verso i missionari a cui ne è affidata la direzione. Affollata è pure la scuola per gli indigeni che vi imparano la loro lingua tigrignà da un deftera (maestro) stipendiato dalla Missione, e vi apprendono la lingua italiana dai Padri e dalle Suore. Non manca il giardino d’infanzia, anzi esso è tale che coi suoi 150 tra bambini e bambine riscuote le simpatie e le compiacenze di tutta Asmara. Anche quest’anno, come sempre, si tenne il così detto saggio finale. Mentre la bandiera tricolore sventola sul piazzale della chiesetta, arrivava S. E. il Governatore dell’Eritrea marchese Salvago Raggi seguito dalla sua scorta d’onore; la sua