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196 IL BUON CUORE


Parie britannica, ricevette in dono, per acclamazione del Parlamento, un nuovo assegno di cinquantamila sterline.

Come vedete, l'Inghilterra sa compensar bene i suoi soldati, gratificandoli con solo di titoli onorifici, ma anche di titoli... un po' più sostanziali.

E montiamo ancora. Dai Lords al Sovrano, Al Sovrano morto, per oggi, in onore del quale si sta pensando di erigere il solito mutamento. Magra idea; lo so. Tanto magra che, per fortuna, sembra volgere a qualche variante.

Ecco, infatti, come stanno le cose. Da principio, naturalmente, si progetto d'innalzare uno o più monumenti, e per giunta nazionali, alla memoria del Re. Ma il primo ministro Asquith, uomo evidentemente di buon senso e di buon gusto, in una lettera al Lord Mayor di Londra, consigliò di variare, se non altro in omaggio all'estetica locale, e di pensare a qualche ricordo più degno del Re pacificatore. Ora, si sta quindi pensando alla forma da dare a tale ricordo... almeno per Londra. Alcuni hanno proposto l'apertura di nuovi parchi e di nuovi giardini; altri la ricostruzione (che Dio ce ne liberi! del palazzo di Buckingham; altri l'acquisto del palazzo di Cristallo; altri il riordinamento di Trafalgar Square per potervi collocare una statua del Re...

La questione sarà decisa da un apposito comitato presieduto da Lord Mayor di Londra e speriamo che il comitato non decida di elevare un nuovo monumento od una nuova statua. I monumenti e le statue commemorative della metropoli inglese (ho già avuto l'onore di dirvelo altra volta) sono talmente ignobili e cos' atrocemente vergognosi, che per conservare sopra ogni altra la memoria di Edoardo VII, basterebbe prendere in suo onore, l'eroica decisione di abbatterli tutti quanti.

Se si vuol proprio fare qualche cosa per onorare il defunte Re, perché non aprire piuttosto qualche nuovo ospizio o qualche nuovo ospedale? Sarebbe questa l'unica via aperta agli scultori e agli architetti inglesi per sottrarsi a qualche nuova ignominia edilizia. Essi, infatti, se non sanno che deturpare regolarmente i così detti monumenti decorativi, sano invece costruire e disporre molto bene le case di salute pubblica con relativi giardini, che a loro volta i giardinieri inglesi sanno — bisogna riconoscerlo — diegnare e ordinare con molta perizia ed eleganza.

Ma, per amor di patria, si risparmi a Londra l'erezione di qualche nuovo monumento, del genere, per esempio, dell'Albert Memorial a Kensington, che è costato non so quanti milioni e che, insieme agli altri, contribuirebbe al più efficace abbellimento della metropoli scomparendo, qualche bel giorno, per vergogna...

Rodolfo Rampoldi.





PENSIERI


Noi non siamo sulla terra né pel piacere, né pel dolore; noi vi siamo pel lavoro, la speranza, la pazienza, l'ineffabile oblio di noi stessi nella gloriosa attesa e perseverante costruzione della città futura.


PER IL LAVORO A DOMICILIO

In una delle ultime sedute della Società di economia sociale Belga, Pierre Verhaegen presentò un progetto sul lavoro a domicilio, progetto redatto in nome d'una Commissione speciale, Anzitutto egli motivò la presentazione di questo schema, col fatto dell'accordo unanime in tutti i paesi sulla necessità di rimediare alle miserie di questo campo del lavoro; e poi, nell'ambiente cattolico, col desiderio di non sopprimere i vantaggi del lavoro famigliare. Come rimediare agli abusi? Provvedere al minimo del salario apparve come una misura urgente a favore d'una categoria dove l'organizzazione sindacale non poté costituirsi in misura sufficiente; e questo in Australia, in Inghilterra, in Francia (progetti de Mun, Honori, ecc.) Il progetto Verhaegen, si riallaccia al progetto di revisione del Consiglio dell'industria e del lavoro, presentata testé dall'on. Francotte, e attualmente presa in esame presso una Commissione parlamentare. Secondo il progetto Werhaegen si considera come industria dispersa o decentralizzata, quella che operai e operaie esercitano abitualmente fuori dei locali dell'imprenditore e nella quale sono legati a quest'ultimo per contratto di locazione d'opera. Sotto il termine imprenditore si comprende padrone, sott-padrone, e anche mezzano.

Il ministro dell'industria e del lavoro potrà erigere le sezioni del Consiglio dell'industria e del lavoro in comitati professionali, incaricati d'istruire dei salati minimi nelle industrie a domicilio, che rientrano in codeste sezioni. Questi comitati si chiamano Comitati di salarî. Il decreto ministeriale che li crea è preso dopo consultazione del Consiglio del lavoro.

Una volta eletto, il comitato di salari si riunisce, su convocazione del suo presidente, al municipio del capo luogo della sua circoscrizione tutte le volte che occorre o almeno una volta all'anno. Ogni volta che la metà dei membri ne fa richiesta, il presidente deve radunare il Consiglio.

Il Comitato ha così per iscopo e per missione di esaminare ogni domanda di fissazione di salari minimi relativi a' lavori della professione per la quale fu creato. Questa domanda gli può essere rivolta tanto da uno dei suoi membri, come dall'ispettore del lavoro e da tutti i sindacati legalmente riconosciuti o da persone interessate nelle professione suddetta.

In seguito a tale domanda, il Comitato determinerà il salario minimo che deve ricevere per ora un operario di capacità media. Codesto salario può variare, secondo la natura de' lavoro o delle differenti parti della circoscrizione sottomessa alla giurisdizione del Comitato. Quest'ultimo dovrà, ogni volta che sarà possibile, stabilire delle serie di prezzi minimi per le diverse operazioni che comporta la professione. Per le operazioni non contemplate in codesta serie di prezzi, l'imprenditore deve provare, in ogni caso particolare, che sarà portato dinanzi al Tribunale, che le condizioni fatte agli operai sono tali che permettono al lavoratore di