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170 IL BUON CUORE


2. Premio, n. 294, ovo d’argento — signor Ferrario, via Brera, 19.
3. Premio, n. 2076, ovo di struzzo — prof. Denti, via Rugabella, 11.
4. Premio, n. 333, ovo bianco, con pulcini — sig. Bottelli, via Moscova, 29.
5. Premio, n. 148, vaso metallo bianco — sig. Ceriani, via Fiamma, 12.
6. Premio, n. 923, ovo bianco con foglie d’oro signorina Clerici, Corso P. Nuova, 15.
7. Premio, n. 393, ovo grande di porcellana sig. Castagnini, viale P. Genova, 16.
Grande bambola — signora Wies, Corso Concordia, 8.

Ad ogni premio, tranne il 2., era unito un ovo di seta, sormontato da una graziosa dama elegantemente abbigliata.

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi



SOCI AZIONISTI.


Signora Giuditta Signori, quarta rata |||
 L. 5 ―


Per la festa delle ova di Pasqua


Offerte in denaro.


Signora Camilla Curti |||
 L. 5 ―


Sentiamo il bisogno di ricordare che il signor Camera fu tra le persone che in modo più attento e sollecito prestarono l’opera loro pel buon esito della festa delle ova.

Offerte per l’Opera Pia Catena

(CURA DI SALSOMAGGIORE).


Signora Teresa Ronchetti Bruni in memoria del compianto marito Ernesto |||
 L. 50 ―
Per un fiore sulla tua tomba, 6 maggio |||
   » 10 ―
Signora De-Morchio Maggioni Gina |||
   » 10 ―
» Malfatti baronessa Giuseppina |||
   » 10 ―
» Binaghi Giuditta ved. Oliva |||
   » 10 ―
» Strazza Cornelia |||
   » 10 ―
» Roveda Castellini Pia |||
   » 10 ―
» Castelbarco Albani principessa Maria |||
   » 10 ―
» Clerici Motta marchesa Giuditta |||
   » 10 ―
» Winghen Gianetto Margherita |||
   » 10 ―
» Padulli Amman contessa Fanny |||
   » 10 ―
» Bietti Gallavresi Maria |||
   » 10 ―

PAGLIUZZE D’ORO



Secondo la sentenza del giudizio finale, come sta scritto nel

Vangelo, i maledetti saranno condannati, non solo per quello che hanno fatto, ma per quello che avranno omesso di fare.

Religione


Vangelo della domenica dopo l’Ascensione



Testo del Vangelo.


Il Signore Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: Padre, è giunto il tempo; glorifica il tuo Figliuolo, onde anche il tuo Figliuolo glorifichi te; siccome hai data a lui podestà sopra tutti gli uomini, affinchè egli dia la vita eterna a tutti quelli che a lui hai consegnati. Or la vita eterna si è che conoscono te, solo vero Dio, e Gesù Cristo mandato da te. Io ti ho glorificato in terra, ho compito l’opera che mi desti da fare: e adesso glorifica me, o Padre, presso a te stesso, con quella gloria che ebbi presso di te, prima che il mondo fosse.

S. GIOVANNI, Cap. 17.


Pensieri.


«La vita eterna poi è questa, che conoscano te, solo vero Dio, e colui che hai mandato Gesù Cristo».

La vita eterna sta nella cognizione d i Dio; ma notiamolo subito, non in una cognizione puramente intellettuale, bensì in una conoscenza che, illuminando la mente, scuota il sentimento e porti all’azione: in una cognizione che, abbracciando e mente e cuore dell’uomo, si dirà meglio, esperienza di Dio. Non si può pensare vera vita eterna, la felicità per la virtù, dalla sola visione del vero scompagnata dall’operare santo.

La cognizione di Dio, di cui parla il Vangelo, non è una di quelle che lasciano freddi, inoperosi; ma quella di qualcosa che eccita il sentimento, che agisce in noi.

Per il cristiano la virtù sta nella conoscenza di Dio e di Gesù Cristo, nell’esperienza dell’azione divina in sè. Chi sente l’azione del Cristo vivo è, da questo sentimento ineffabile, spinto alla perfezione morale. Se questa morale perfetta non è quella di tutti i cristiani (oh, quanto lontana non solo dalla perfezione, ma dalla stessa moralità la vita di tanti di essi!) è perchè costoro hanno una fede incompleta, basata solo sulla conoscenza di ciò che da altri è stato sentito e ripetuto.

«Io t’ho glorificato in terra dove ho compito l’opera che m’hai data a fare».

La glorificazione di Dio procede dal compimento della sua volontà, di quella volontà santa sopra di noi che a noi è manifestata dalle contingenze nelle quali veniamo a trovarci. Sta bene: l’enunciazione della via da seguirsi è facile; ma è altrettanto facile il seguirla? Come la seguiamo noi?

Oh, mio Dio! quante volte, invece di anelare a compiere il disegno di Dio, che è poi il migliore per noi, noi vorremmo avere il potere di piegare la volontà del Signore ai desideri nostri! Ciò è visibile nell’ardore ansioso di certe preghiere stesse. Come siam lungi dal