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160 IL BUON CUORE


giani, 2 — G. Casazza, 2 — Carlo Galimberti, 2 — V. Nugoli, 2 — A. Furia, 2 — P. Preludi, 2 — A. Calderini, 5 — Ragioniere St. Maggi, 5 — A. Feragutti, 2 — G. Grignani, 2 — Dott. Binda, 2 — Ragioniere A. Gola, 2 — Rag. G. Botta, 2 — G. Pirola, 2 — Avv. G. Calabi 2 — Altieri Alberto, 2 — Eman. Ferrari, 5 — C. Paini, 5 — Pellegatta Giov., 2 — G. Taroni, 2 — Haret Giorgio. 5 — N. N., 2 — Gius. Barozzi, 10 — A. Torriani, 5 — Em. Ticozzi, 5 — A. Rusconi, ro — Gatti Giuseppe, 5 — Gius. Rizzi, 5 — Ditta Giuseppe Provera, 5), L. 123.

Somma totale finora sottoscritta, L. 4008.




Necrologio settimanale



A Milano, la signora Carlotta Sormani vedova Raffaglia e Capetta; — il cav. Angelo Nogara, ingegnere nell’Ufficio tecnico del Municipio e ispettore capo delle Ferrovie dello Stato; — il dottor conte Mario Bellavitis.

— A Boscomarengo, l’avv. Luigi Peirone Calleri Gamondi.

— A Monza, la signora Giuseppina Tizzoni ved. Antonietti.

— A Padova, la signora Giovanna Santini, la quale, con atto di civismo illuminato, lasciò erede della sua sostanza — calcolata a circa 200 mila lire — quell’ospedale civile, donando inoltre una sua casa col terreno attiguo al beneficio parrocchiale di Noventa, destinando alcune migliaia di lire, da distribuirsi subito, ai poveri di Padova e di Noventa e condonando mezza annualità dell’affitto dell’anno corrente a tutti i suoi affittuali.

— A Torino, lo Scultore prof. Cesare Reduzzi. Fu un lavoratore instancabile: molti monumenti funebri furono da lui condotti a termine. Il monumento che si innalza nel piazzale del Castello del Valentino a Quintino Sella è opera del Reduzzi. Nella triennale di Venezia del 1896 la sua statua in marmo «Fior di vita» venne acquistata dal ministro della P. I. per la Galleria nazionale di Belle Arti di Roma; un’altra sua opera «Al torrente», che fu molto ammirata, fu acquistata da Re Umberto I. Nel palazzo reale di Torino si ammirano pure opere del Reduzzi, tra le quali un grandioso camino con putti in marmo di Carrara, come pure sono opera sua le parti decorative della cancellata di piazza S. Giovanni.

In questi tempi vinse il concorso per uno dei gruppi pel ponte monumentale Umberto I di Roma e per uno dei gruppi che devono ornare il ponte Vittorio Emanuele di Roma.

— A Bergamo, il cav. Giovanni Berlandi, già ispettore di pubblica sicurezza, lasciando erede l’istituto dei rachitici.


BIBLIOGRAFIA



L’esimia signora Silvia Albertoni Tagliavini ha pubblicato nella Roma Letteraria il seguente articolo:

Antonio StoppaniNel ventesimo anniversario della morte (lettere di A. Stoppani al padre Cesare Maggioni). — Milano, Tip. Oliva e Somaschi, 1910.

Con affetto riverente, non affievolito dalla separazione voluta dalla morte e da un ventennio di vicende svariate, A. M. Cornelio ci parla dell’ab. Antonio Stoppani, presentandolo al pubblico non sotto l’aspetto del geologo — ormai universalmente noto — ma sotto quello di un uomo, di un sacerdote ardente, che appunto per la bellezza delle idee sue filosofiche, care al suo intelletto ed al suo cuore, ha combattuto e sofferto. Né meglio potrebbe venir rivelata — sotto quest’aspetto — l’anima sua di quel che facciano le lettere intime, rivolte a chi gli era più che amico, fratello; confidente di tutte le ore dolorose, sostegno dei travag’i dello spirito, consigliere nelle agitazioni inevitabili a chi è fatto segno d’invidia, e non di rado, di lotta sorda e cattiva. — Non entrerò io certo in merito della questione rosminiana, a cui queste lettere per la maggior parte si riferiscono: chi desidera leggere la storia di quell’agitato periodo, in cui molte anime elette combatterono e soffrirono, non ha che a scorrere il volume. «Vent’anni sono ormai trascorsi dalla morte dell’abate Stoppani; ed ora, cessati i contrasti e le lotte per la forza stessa degli eventi e dei fatti che dimostrano la verità luminosamente trionfatrice, tutti riconoscono che il di lui spirito ebbe quella limpida visione che è dono particolare, concesso a chi tiene fisso lo sguardo in alto. Non è al di sopra delle vette più eccelse, che splende quella vivida luce a cui la mente attinge e nella quale il cuore si ritempra? In quel raggio é il lume che traccia la via: l’anima pia, nell’umile sua fede, ci si affida!» Desidero però notare come, sotto certi punti di vista, il libro sia oggi opportunissimo, per dare a molti il coraggio dell’obbedienza! La figura dell’ab. Stoppani, che imparammo ad amare da giovinetti, leggendo Il bel Paese, brilla in queste pagine di una luce austera e pur dolce e simpatica, e noi le chiudiamo con un caldo rimpianto perché tali anime non siano più frequenti, per il trionfo di quegli alti ideali a cui aspira l’umanità.

S. A. T.





DIARIO ECCLESIASTICO



14 maggio — Domenica quarta dopo Pasqua — Ss. Felice e Fortunato mm.
15, lunedi — S. Torquato m.
16, martedi — S. Ubaldo.

17, mercoledi — S. Pasquale Baylon.
18, giovedi — S. Venanzio m.
19, venerdi — S. Pietro Celestino V papa.
20, sabato — S. Bernardino da Siena.

Adorazione del SS. Sacramento.

14, domenica — A S. Paolo.
18, giovedi — A S. Celso.



Col giorno 17 maggio cominceranno i S. Esercizi spirituali per le signore e signorine presso le Madri Canossiane in Via Chiusa, N. 9, Milano.

Essi avranno principio alle ore 15 e termineranno il 24 maggio alle ore 11.

Chi bramasse intervenirvi e pernottare nell’istituto ne favorisca preavviso alla Superiora.


Gerente responsabile.

Romanenghi Angelo Francesco.


Milano. Tip. L. F. Cogliati, Corso P. Romana, 17.