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146 IL BUON CUORE


materiale dell’opera. Maggiore il sacrificio sarà maggiore anche il merito.

Mettiamoci ancora all’opera, come se l’opera cominciasse adesso.

In caso di pioggia, la ricerca si farà al coperto. Incognita con nuova attrattiva.

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi



Per la festa delle ova di Pasqua


Offerte in denaro.

Biglietti già pagati |||
 L. 578 —
Donna Giuseppina Gavazzi Biella |||
   » 25 ―
» Beatrice Mylius |||
   » 10 ―
Contessa Eugenia Codronchi |||
   » 5 ―
Signorina Bianca Belinzaghi |||
   » 5 ―
Contessa Lina Castelbarco Erba |||
   » 30 ―
Donna Gina Origoni |||
   » 20 ―


Offerte in ova ed in oggetti.

Signora Luisa Fontana Goggia, n. 6 ova con bellissime bambole.
      »      Giulia Borghi Minonzio, n. 38 panieri.
      »      Margherita Wies, n. 10 borsette.
Donna Bice Greppi, n. 18 panieri.
Marchesa Trotti, una bellissima bambola.
Contessa Marianna Negroni, n. 4 borse.
La marchesa Luisa Casati Amman per la festa delle
ova offrì L. 100: per errore fu stampato L. 200.

Protezione della Giovane

Dall’accurata relazione morale della solerte segretaria signora Crescini, togliamo quanto segue:

Il Comitato Milanese per la Protezione della Giovane, compie il dovere di render conto a’ suoi benefattori dell’attività esplicata durante il 1910, nel vasto e delicato campo in cui essa si svolge.

La pia associazione va estendendo sempre più le sue ali protettrici, e il numero delle giovani, che all’ombra di esse viene a ripararsi, si fa ogni giorno più considerevole.

Alla Stazione Centrale la nostra Incaricata ebbe quest’anno ad avvicinare ben 2000 giovani, di cui più della metà di passaggio, dirette a diversi opifici; le altre in cerca di collocamento e di lavoro, provenienti da tutte le regioni d’Italia, ma specialmente dal Reggiano, dal Modenese, dal Veneto e dalla Valtellina. Molte anche le forastiere, d’ogni parte d’Europa, in particolare dalla Germania, dalla Francia e dalla Svizzera, e cioè 190 tedesche, 145 francesi, 20 svizzere, 12 inglesi, 5 russe e 4 portoghesi. Più di una volta fu necessario invocare l’intervento delle guardie, per sottrarre giovani inesperte alle insidie di chi avrebbe voluto impadronirsene per scopi inconfessabili.

Al nostro Ospizio furono accolte più di 500 giovani,
di cui un centinaio di passaggio; le altre, bisognose di trovarsi un posto, se fornite di buone referenze, furono collocate senza difficoltà, poichè innumerevoli sono le domande di ottime famiglie, che si rivolgono all’Opera di Protezione per avere buone domestiche.

Si ospitarono gratuitamente, 54 giovani, per un complesso di giorni 180; 4 furono rimpatriate a spese del Comitato, perchè inette o in cattive condizioni di salute; 6 lo furono per mezzo della Questura.

Se ne collocarono 320, alle quali si è procurato di continuare l’assistenza con l’invitarle a frequentare la scuola festiva, che per loro fu aperta, come di solito nei locali dell’Ospizio, dove, il 27 Novembre u. s., si fece la premiazione assegnando alle tre più assidue, come si era promesso, l’inscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza; a tutte le altre, circa un’ottantina, l’estrazione a sorte di indumenti di pratica utilità. La Domenica successiva, le inscrizioni furono così numerose, che i locali dell’Ospizio apparvero troppo angusti, onde si fecero pratiche per avere l’uso gratuito di due aule nella scuola comunale più vicina, pratiche felicemente riuscite per la cortese adesione delle autorità scolastiche, sia comunali che governative. L’insegnamento è affidato a due brave maestre che vi consacrano, con zelo intelligente, le loro migliori energie, alle quali è doveroso un grazie cordiale.

La Casa in via Castelfidardo, 9, durante tutto il 1910, fu sempre al completo, i posti furono occupati da ottime giovani lavoratrici e impiegate, le quali si mostrarono e sono liete e riconoscenti, per aver trovato, con una spesa minima, trattamento sano, ambiente arieggiato e cure materne.

Le pie Signore, che reggono tanto l’Ospizio che la Casa, meritano speciale considerazione per la loro intelligente e generosa abnegazione.

L’istruzione religiosa e morale è affidata al benemerito D. Giovanni Schenone, nostro assistente ecclesiastico, che si è fatto socio fondatore e che venne testè nominato Prevosto Parroco di S. Francesco da Paola.

Casi Pietosi non mancarono anche quest’anno, sia all’Ospizio, che alla Stazione, come si è già accennato.

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Sull’imbrunire di una rigida e nebbiosa giornata invernale, una giovane sui diciott’anni, bella, decentemente vestita, dall’aria dolce e pensosa, si avvicinò ad una signora, che le passava accanto, allo sbocco del corso Concordia e le chiese timidamente la via per recarsi al centro della città. E poichè la signora mostrò interessarsi a lei, la poverina, con voce tremante, domandò se per caso abbisognasse di una cameriera.... La signora, che apparteneva al nostro Comitato, le indicò l’Ospizio di via Castelfidardo, 9, e le fece animo a presentarsi in suo nome. La giovane vi si recò infatti, vi stette ospite un po’ di giorni, diede ottime referenze e potè essere collocata presso un’egregia signora che ne è contentissima. La cara figliuola ringrazia la Provvidenza per il felice incontro di quella sera e va ripetendo: oh, se tutti conoscessero l’Opera di Protezione, quante ansie e quante lagrime sarebbero risparmiate!