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134 | IL BUON CUORE |
(Continua). | P. C. R. |
MISERERE
- Misereré di me, dolce Signore,
- Che salisti del Golgota la via,
- Portando colla croce il tuo dolore,
- Che patisti gli affanni di agonia!
- Miserere di me, gran Dio d’amore,
- Che fra gl’insulti d’una turba ria,
- Della morte provasti il crudo orrore,
- Sotto gli sguardi di tua Madre pia!
- Miserere d’un cor, che nel rimpianto
- Dei dì perduti, dal rimorso rôso,
- E geme e langue in suo cordoglio affranto!
- Le lacrime tu vedi del mio pianto....
- Miserere di me, Gesù pietoso:
- Salvami, deh! tu che sofferto hai tanto.
Contessa Rosa di San Marco.
Enciclopedia dei ragazzi
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110 illustrazioni e 2 tavole a colori
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GLI INGANNI DELL’OCCHIO
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Religione
Vangelo della prima domenica dopo Pasqua
Testo del Vangelo.
Giunta la sera di quel giorno, il primo della settimana, ed essendo chiuse le porte, dove erano congregati i discepoli per paura dei Giudei, venne Gesù e si stette in mezzo, e disse loro: Pace a voi, e detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. Si rallegrarono pertanto i discepoli al vedere il Signore. Disse loro di nuovo Gesù: Pace a voi: come mandò me il Padre, anch’io mando voi. E detto questo, soffiò sopra di essi, e disse: Ricevete lo Spirito Santo: saranno rimessi i peccati a chi li rimetterete: e saranno ritenuti a chi li riterrete. Ma Tommaso, uno dei dodici soprannominato Didimo, non si trovò con essi al venire di Gesù. Gli dissero però gli altri discepoli: Abbiamo veduto il Signore. Ma egli disse loro: Sc non veggo nelle mani di lui la fessura dei chiodi, e non metto il mio dito nel luogo dei chiodi, e non metto la mia mano nel suo costato, non credo. Otto giorni dopo di nuovo grano i discepoli in casa, e Tommaso con essi, ed entrò Gesù, essendo chiuse le porte, e si pose in mezzo e disse loro: Pace a voi. Quindi disse a Tommaso: Metti qua il tuo dito e osserva le mani mie, accosta la tua mano e met— tila nel mio costato: e non essere incredulo, ma fedele. Rispose Tommaso e dissegli: Signore mio, e Dio mio. Gli disse Gesù: Perché tu hai veduto, o Tommaso, hai creduto: beati coloro che non hanno veduto, e hanno creduto. Gesù fece poi molti altri miracoli in presenza dei suoi discepoli, che non sono registrati in questo libro. Questi poi sono stati registrati, affinché crediate che Gesù è il Cristo Figliuolo di Dio, e affinché credendo ottenghiate la vita nel nome di Lui.
S. GIOVANNI, Cap. 20.
Pensieri.
.....Venne Gesù e stette in mezzo a loro dicendo: Pace a voi.
È il primo saluto del Cristo risorto a’ discepoli suoi, la prima parola augurale a loro rivolta. A noi suona come un solenne ammonimento, un grave precetto che assomma e riepiloga tutti gli altri. Aver pace! Pace! Non è solo cosa da ricevere, è, soprattutto, stato interiore da custodire, da mantenere in noi e intorno a noi. A far ciò si richiede che alla grazia di Dio risponda tutto il nostro buon volere e la energia nostra.
Per aver pace con noi stessi è necessario sian dome le nostre passioni, ordinati i nostri affetti, regolata la nostra vita. Per l’empio non c’è pace, no: i doveri di giustizia, di carità, di natura non ’si possono impunemente violare e quando il colpevole non è raggiunto dalla punizione degli uomini non isfugge, però, a quella di Dio, a quella della propria coscienza.
Solo il giusto ha pace, pace ineffabile, ma che è premio a lotta indefessa contro il male, sotto qualsiasi forma esso si presenti allo spirito.