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90 IL BUON CUORE


SOCI AZIONISTI.

Contessa Laura Borgia |||
 L. 5 ―
Signora Mangiagalli |||
   » 10 ―
» Maria Pirelli |||
   » 10 ―
Don Guido Cagnola |||
   » 5 ―
Signora Carla Ricordi |||
   » 5 ―
» Ester Esengrini |||
   » 5 ―
» Ebe Mazzuchetti |||
   » 5 ―
Conte Costanzo Castelbarco |||
   » 5 ―
Donna Catulla Vigoni |||
   » 5 ―
Marchesa Luisa Soragna |||
   » 5 ―
Donna Gina Origoni (due rate) |||
   » 10 ―
Signora Lina Simonetta |||
   » 5 ―
Contessa Teresa Cicogna |||
   » 5 ―
Conte Mario Cicogna |||
   » 5 ―
Signora Clelia Ferranti Pasta |||
   » 5 ―
Signora Carlotta Ferranti |||
   » 5 ―




Per la festa delle ova di Pasqua


Offerte in denaro.

Signorina Carla Stucchi |||
 L. 10 —
Signorine Emilia e Teresa Robecchi |||
   » 10 ―
Un’amica dei bambini |||
   » 3 ―
Signora Erminia Cirla |||
   » 10 ―
Contessa Antonietta Casati |||
   » 10 ―
Marchesa Anna Delmayno |||
   » 10 ―
Donna Amelia Marocco |||
   » 15 ―
» Rachele Confalonieri |||
   » 25 ―
» Bice Greppi |||
   » 20 ―
Signora Maria Radice-Fossati |||
   » 30 ―
Signorina Eugenia Radice-Fossati |||
   » 10 ―
Signora Angela Marazza Gavazzi |||
   » 20 ―
Donna Giannina Conti Casati |||
   » 15 ―
Signorina Antonia Miotti |||
   » 10 ―
Signora Clementina Mina |||
   » 20 ―
Donna Camilla Sassi |||
   » 15 ―
Signora Anna Vigliardi Paravia |||
   » 15 ―
» Giovanna Piccioni |||
   » 5 ―
Baronessa Nina Leonino |||
   » 20 ―
Signorine Pirelli |||
   » 10 ―
Signora Marianna Norsa |||
   » 5 ―
» Amalia Grandi Riva |||
   » 15 ―
Signorine Luigia e Paola Origoni |||
   » 10 ―
Signora Elvira Maroni |||
   » 10 ―
Conte Giuseppe Castelbarco Albani |||
   » 25 ―
Signora Ida Dolci Arnaboldi |||
   » 20 ―
» Bianca Lepetit |||
   » 20 ―
Signorina Carla Viscardi |||
   » 20 ―
Signora Maria Rossi Mangiagalli |||
   » 10 ―
» Olga Bertarelli |||
   » 50 ―
» Alma Pazzini |||
   » 10 ―


Offerte in ova.

Signorina Maria Liuzzi, n. 100 ova decorate.
Signora Teresa Pigni, n. 50 ova cartone decorate.
Signorina Laura Monti, n. 12 ova lacca giapponese.
Signora Ricciarda Guy, n. 150 ova cartone.

Offerte per l’Opera Pia Catena

(cura di salsomaggiore).

N. N. nella lieta aspettazione del loro primo bambino |||
 L. 200 —
Signor Viganò Enrico |||
   » 10 —
Signora Viganò Broglia Rosa |||
   » 10 —
» N. N. |||
   » 10 —
» Anelli Berzio donna Giuseppina |||
   » 10 —
» Binda Flaminia |||
   » 10 —
» Zambelletti Zanoni Carlotta |||
   » 10 —
» Carelli Lombardi Adele |||
   » 10 —
» Marraza Luisa |||
   » 10 —
» De Capitani d’Arzago nob. Maria |||
   » 10 —
» Peregrini Carones Teresa |||
   » 10 —
» Castelli Peregrini Giannina |||
   » 10 —

NUOVE PATRONESSE.

Signore Viganò Broglia Rosa — Binda Flaminia.

Educazione ed Istruzione


L’ARTE IN UNA CITTÀ DI ROMAGNA


Impressioni di Fra Paolo Mussini


Padre Antonio, guardiano dei cappuccini di Faenza, mi scrisse: Frate Paolo, nella chiesa del nostro convento sull’altare maggiore eravi una volta la Madonna dei Cappuccini di Guido Reni, che il nobil uomo Vincenzo Serpa di Bologna, fattosi cappuccino e chiamatosi Frate Illuminato da Bologna, fece dipingere al celebre maestro per noi. I cappuccini e il popolo di Faenza sempre amarono il capolavoro di Guido che per duecentocinquantatre anni abbellì la nostra chiesetta e per la quale il maestro, studiandone le condizioni di luce e di ambiente sul posto, lo dipinse. Ma venne il 1866, fummo dispersi dalla legge di soppressione, e il bel quadro, rapitoci con tutte le cose nostre, fu strappato alla nostra chiesetta e al popolo che lo venerava e rinchiuso nella pinacoteca comunale in pessima luce: là il popolo non ci va, perchè davanti alle belle Madonne e ai Santi austeri più non può pregare!.... Nel 1874, ricomprato quel che potemmo, per carità di popolo, delle cose nostre è ricostituito il convento, non però ci riesci ad avere la nostra cara Madonna con San Francesco pregante e Santa Cristina vergine martire. Vi sostituimmo alla meglio una vecchia copia annerita e sgretolantesi; ora nemmeno vale più la pena di tentare a restaurarla: noi vorremmo al suo posto un quadro nuovo, non copia dell’antico ma originale, pure collo stesso soggetto. Frate Paolo, fateci la carità di dipingerlo voi.

Io risposi: — Non è facile sostituire degnamente un quadro di Guido, ma farò come meglio saprò, cercherò di fare cosa non indegna; voi però oltre alle spese vive necessarie al lavoro, trovatemi fra il buon popolo faentino un po’ di aiuto per la mia chiesetta di Quintodecimo; questo è il compenso che vi chiedo, e promettetemi anche, se l’opera mia vi sarà cara, di difenderla per quanto potrete dai futuri rapinatori, chè a me non piace dipingere per le necropoli dove le opere d’arte stanno sepolte e mummificate e il popolo non ci va, perchè l’anima sua non più vi sente cantare nella bellezza dell’arte la gloria di Dio.

E così venni la prima volta, alla città di Evangelista Torricelli, alla gentile Faenza, la cui anima artistica ancora ci sorride nelle belle maioliche del rinascimento.

E conobbi Padre Antonio dall’aspetto patriarcale, popolarissimo, poichè egli ha per tutti un lieto sorriso e una buona parola, un conforto e un consiglio. È di quegli uomini non rari fra i cappuccini, che sanno il secreto di farsi amare e di fare amare l’Ordine dei poverelli di San Francesco dal popolo, e riescono simpatici pure a quelli che di frati più non vorrebbero sentire parola!... Ha pure questo piacevole frate lo spirito di antico mecenate; ogni sua cura infatti, è rivolta