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80 IL BUON CUORE


Società Amici del bene


PEI MALATI POVERI



Anacleto e Luigia |||
 L. 100 —



NOTIZIARIO


Una festa all’Orfanotrofio maschile. — Una cerimonia simpatica e commovente si è svolta in un’ampia sala dell’Orfanotrofio maschile per una attestazione di omaggio e di gratitudine degli allievi ed ex-allievi al direttore, colonnello cav. Francesco Pesenti, che si ritira a riposo dopo aver passato un ventennio nell’istituto.

Alla festa parteciparono tutti i consiglieri dell’Istituto: uno dei ricoverati, a nome di tutti i suoi compagni, espresse sentimenti di gratitudine e di devozione affettuosa: parlarono poi il vice-direttore dell’Orfanotrofio, Ossola, il consigliere delegato avv. Paleari e il presidente De Capitani d’Arzago ed a tutti rispose il festeggiato, ringraziando commosso.

Premio Alessandro Durini. — Per il premio triennale Alessandro Durini di lire 3000 per la pittura all’acquarello presso la R. Accademia di Belle Arti, il Ministero della pubblica istruzione ed il Consiglio di Stato hanno approvato la coniazione di una medaglia di carattere speciale, la quale andrà a far parte di tutti i medaglieri e gabinetti numismaitci e potrà in seguito essere anche assegnata ai premiati.

Coniata da un noto stabilimento della nostra città, essa ha al recto l’effigie dell’illustre artista, mirabilmente modellata dallo scultore Emilio Agnati e ritraente esattamente le distinte sembianze del personaggio; al verso la dedica «A Alesssandro Durini — conte di Monza — Pittore — Nell’inaugurazione della Galleria Durini e del Premio per la pittura all’acquarello a favore degli artisti italiani presso la R. Accademia di Belle Arti in Milano ― Anno MCMXI.»

Beneficenza. — Nella ricorrenza del trigesimo della morte della loro compianta Adele Norsa Castelfranco, le cognste, per onorarne la memoria hanno versato pei poveri che ricorrono alla pubblica beneficenza L. 100. — Altre offerte vennero versate: A. F., L. 3; Alberto T., in memoria del padre, L. 3; Stew. Rood, per onorare la memoria della sorella Bice, L. 10; parecchi amici riuniti al ristorante «Grotta» di corso Romana, L. 15.



L’Enciclopedia dei Ragazzi spiega e insegna tutto divertendo.



Necrologio settimanale

L’ascetica serenità del credente, la rigida e pur cortese figura del giurista, la geniale arguzia dell’uomo di lettere, si fondevano nel comm. Ferdinando Giulini, dopo breve malattia, spirato in Milano il 28 febbraio. La notizia dolorosa colpisce ed arreca sorpresa, poiché la energia di intelletto e di volontà dell’illustre concittadino scomparso dava fiducia legittima di vederlo per molti anni ancora, vegeto, dedicare le sue cure alla cosa pubblica.

È un lunga ininterrotta serie di servigi resi alla città, al paese, quella che accompagna l’utile esistenza di Ferdinando Giulini: a lui s’addice davvero il detto «L’intera vita dei filosofi è il commento della morte». Le maggiori cariche amministrative egli copri infatti da un cinquantennio lasciando ovunque indelebile traccia del suo passaggio.

Fu il veterano dell’autorità tutoria, e chi l’ebbe compagno e maestro nella Giunta Provinciale Amministrativa ricorda la competenza, la oggettività che caratterizzavano ogni suo lavoro; avea lucidissima la mente, e non perdendosi mai in dialettiche inutili, non facendo facile sfoggio d’una dottrina, di un classicismo che pur mal sapea celare, poiché era in lui una seconda natura, concludeva sempre con chiarezza, manifestando l’opinione, senza condizionarne od intorpidarne le conseguenze che praticamente se ne dovevan trarre. Genialmente allacciava ai moderni concetti del giure amministrativo, i granitici e fondamentali aforismi del diritto romano.

In Milano copri innumerevoli, importantissime cariche; basti citarne alcune, per comprendere qual somma di lavoro abbia compiuto Ferdinando Giulini: fu consigliere comunale, vice-presidente del Consiglio degli Orfanotrofi, presidente, per lunghi anni, della Commissione provinciale delle imposte dirette, vice-presidente della Congregazione di Carità, presidente del Credito Fondiario Sardo, consigliere dell’Ordine degli Avvocati.

Teneva ora la carica di presidente dell’Ospedale Maggiore, ed alla nostra più grande Opera Pia si era dedicato con energia giovanile, con l’entusiasmo del suo cuore, davvero dimostrando come «Un buon cuore è il naturale compagno di una gran mente».

E tal mirabile vita di lavoro si è svolta con austera semplicità: l’alba lo trovava già al suo tavolino di studio, framezzo ai fedeli suoi amici, i libri: esempio oggidì rarissimo, mentre per sè teneva, come sol guida di vita l’assenza di ogni bisogno, la noncuranza di ogni onore, non aveva mai una parola di critica per chi a tali criteri non si ispirava.

La fede più pura illuminò tutte le industri sue giornate, facendo di Ferdinando Giulini uno di quegli uomini del buon tempo antico nei quali solo l’ideale del bene, il
disinteresse più assoluto, è norma di vita. A tanto esempio, reverenti tutti ci inchiniamo, e porgiamo l’omaggio della nostra viva gratitudine: di lui ci resta la memoria luminosa e santa; non muore no, né morrà giammai nel cuore dei buoni il culto di questi uomini che alla patria, pur nella morte, lasciano fecondo imperituro esempio d’adamantino carattere!

Onore a Ferdinando Giulini, alla sua bell’anima la pace eterna! La famiglia, i nipoti, che ebbero in lui la vigilante tenerezza di un padre, accolga il compianto cittadino come il più sincero e mesto omaggio al loro amatissimo capo.


A Milano la signora Giuseppina Allegri vedova Agnelli; — la signora Amalia Frangi; la signora Piacenza Maria ved. Grossi; il sig. Abele Arisi; — il sig. Tanfani cav. Emilio, tenente colonnello di Commissariato a riposo; — il sig. Giuseppe Varini; — la signora Virginia Mangiagalli ved. Scotti.

— A Roma il senatore Domenico Primerano, generale della riserva. Aveva fatto le campagne del 1866 e del 1870, ed anzi fu lui che firmò la resa della guarnigione di Roma, come capo di stato maggiore del corpo di occupazione.

— A Desio il prof. cav. uff. don Enrico Pirotta.

— A Venezia l’avv. comm. Graziano Ravà.

— A Monza mons. Giuseppe Bigliani, canonico di quella basilica e cameriere segreto di S. S. Ebbe gran parte nella cessata opera dei Congressi cattolici, fu direttore del giornale settimanale La rivista monzese, e fu il primo fondatore della Lega del lavoro in Italia.

— A Pisa il cav. Aldobrando Matteucci, facoltoso e stimato commerciante, già consigliere comunale. Il Matteucci ha lasciato per testamento che venisse erogata la somma di 50,000 lire all’Ospizio di mendicità e lire 20,000 all’Orfanotrofio maschile.




DIARIO ECCLESIASTICO


5 marzo — Domenica prima di Quaresima — S. Foca.
6, lunedi — S. Marziano vesc.
7, martedi — S. Tomaso d’Aquino.
8, mercoledi — Tempora — S. Ponzio m.
9, giovedi — S. Metodio vesc.
10, venerdi — Tempora — S. Provino.
11, sabato — Tempora — S. Eraclio m.

Adorazione del SS. Sacramento.

Continua al Sacro Cuore.
8, mercoledi — Madonna Perpetuo Soccorso.


Gerente responsabile.

Romanenghi Angelo Francesco.


Milano. Tip. L. F. Cogliati, Corso P. Romana, 17.