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IL BUON CUORE 71


le norme più illuminate pei bisogni dell’istruzione e dell’igiene; e in giro le altre costruzioni minori.

Con questo fervore di iniziative ardite e colossali, chi sa dove Don Luigi, coll’aiuto di Dio, sarebbe pervenuto? E questo suo fervore aveva saputo trasfonderlo nei suoi cooperatori, e in un largo circolo di persone pie e benefiche, che nel coadiuvarlo ponevano quasi il trionfo di un’opera propria!

Coadiuvò l’azione con opportune pubblicazioni: il giornaletto settimanale Giulio Tarra; una Rivista che tratta le questioni dei sordo-muti; e una monografia dell’Istituto, in occasione del cinquantesimo di foridazione, splendida nelle illustrazioni, completa nel testo.

E queste molteplicità di opere e di scritti, trovava poi un’unità di indirizzo e di vita nella sua persona, modesta, sorridente, spirito equilibrato, formato di zelo e di criterio.

Si può ben credere quindi quale sorpresa e qual dolore, diciamo la parola, quale costernazione, dovesse recare la notizia: Don Luigi Casanova è caduto ammalato, è ammalato gravemente; la sua vita è in pericolo!

Già una grave malattia di otite lo aveva colpito alcuni anni or sono: le preoccupazioni anche allora erano state gravissime: le preghiere dei buoni salirono fervorosissime al trono di Dio per la sua conservazione: guarì; nel fervore della sua pietà, egli attribuiva quella guarigione, quasi miracolosa, all’intercessione di S. Giuseppe.

Si sperava che una grazia simile dovesse ripetersi anche ora: le ragioni della sua conservazione per tante opere buone, c’erano ancora; anzi erano cresciute di numero e di forza: quante anime buone pregavano per Don Luigi! Ma la grazia non venne. Venne un’altra grazia, la grazia della morte del giusto.

Don Luigi mori da santo. Noi abbiamo potuto salutarlo pochi momenti prima di ricevere l’Olio Santo. Che rassegnazione, che pace, che ineffabile sorriso! Sia fatto di me secondo la volontà di Dio; diceva: sono pronto a morire e non ricuso di vivere; la mia fiducia per la vita e per la morte è tutta in Cristo.... E stringeva e baciava il Crocifisso!

Dopo l’amministrazione del Sacramento, pregato da Don Ettore Bellani a dire una parola agli astanti e benedirli, stette un po’ sospeso, e poi disse: vi raccomando unità di pensiero, unità di azione; unità di pensiero e d’azione a base di sacrificio!

Il suo testamento in morte era il riassunto di tutta l’opera sua in vita.

Sua Eminenza l’Arcivescovo fu a visitarlo, e il Santo Padre gli mandò la sua apostolica benedizione.

Con questi precedenti, si può ben comprendere quanto commoventi, quanto imponenti, dovessero essere i suoi funerali. Erano presenti a formarne il corteo, venuti dai due istituti di Milano, e da altre case di fuori, ben mille sordo-muti: si aggiungano le rappresentanze di moltissimi altri istituti di beneficenza, cittadini. Tutte le autorità avevano mandati i loro rappresentanti. Un largo stuolo di signore e di signori, amici di don Luigi e delle sue opere, erano pure presenti. Il corteo movendo dalla casa dell’Istituto, sostando alla chiesa parrocchiale di S. Gioachimo, prosegui per la Chiesa di S. Gregorio,
ove si fecero le esequie. Monsignor Locatelli, tenne breve commemorazione, e rispose alla naturale domanda: perchè Dio rapisce così presto persone che potevano fare ancora tanto bene? E rispose che tale domanda era stata fatta anche alla morte di S. Carlo, or son tre secoli; e diede la spiegazione. I santi vivono anche dopo la loro morte: S. Carlo è vissuto l’anno scorso in mezzo di noi col ricordo delle sue opere e dei suoi esempi. Così sarà di Don Luigi Casanova. È morto, ma vive nelle opere sue. E a prova ricordò che Don Luigi sul letto di morte potè lasciare un legato di 100.000, regalategli da persona benefica.

Non volle fiori, non volle discorsi. Volle essere chiuso in cassa di legno, e seppellito a Musocco, nel campo dei poveri.

La sua volontà fu rispettata. Ma si spera che un giorno non troppo lontano possa trionfare la volontà dei beneficati, degli amici, degli ammiratori, dei credenti.

La Chiesa di S. Gregorio, che deve a lui l’esistenza, che ne accolse le spoglie per le esequie, possa accoglierlo per un successivo continuato riposo.

La sua tomba diverrà un altare.


Per l’Asilo Infantile Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi



SOCI AZIONISTI.

Marchesa Montecuccoli |||
 L. 5 —
Marchesa Corio |||
   » 5 —
Donna Camilla Sassi |||
   » 5 —
Contessa Morlacchi |||
   » 5 —
Signora Eva Silvestri |||
   » 5 —
» Ester Magni |||
   » 5 —
Rag. Magni |||
   » 5 —
Donna Luisa Marozzi |||
   » 5 —
Contessa Negroni |||
   » 5 —


Per la festa delle ova di Pasqua



M. B. N. |||
 L. 10 —
Un amico dei bambini ciechi |||
   » 50 —

CASA DI RIPOSO PEI CIECHI VECCHI


OBLAZIONI.

Somma retro L. 7042 —

M. B. N. festeggiando il settantesimo compleanno |||
   » 10 —
Totale L. 7052 —




Il Municipio di Milano ha ordinato 150 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI.