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42 IL BUON CUORE


Staurenghi Fossati signora Amalia ― Grand Hôtel Continental, Via Manzoni.
Thaon di Revel Contessa Ottavia ― Borgovico (Como).


Barbiano di Belgiojoso d’Este Principe Emilio ― Via Passione, 1.
Camera cav. Giovanni ― Corso P. Romana, 53.
Gritti Morlacchi Conte Emilio ― Via Monforte, 16.
Maggi avv. Giuseppe ― Via Giulini, 7.


Ogni membro del Comitato riceve offerte in denaro per la festa delle ova.

L’invio delle ova dev’esser fatto non più tardi del 5 Aprile al seguente indirizzo:

Signorina Matelda Cajrati, Via della Spiga, 21 - Milano.

I nomi degli offerenti di ova o di danaro saranno pubblicati nel periodico il Buon Cuore.

NB. Alle signore Capi-gruppo che intervennero alla seduta del Comitato nel giorno 18 gennaio, deve aggiungersi la signora Guy Ricciarda, una delle più fervide cooperatrici della festa delle ova; e il giovine pittore Maggi, che coadiuverà il principe Belgioioso nel trovare ai bimbi opportuni e gradevoli mezzi di divertimento.

Per l’Asilo Infantile Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi


OBLAZIONI.

Giovanni Strambio de Castillia, in unione delle sue sorelle, per un letto che porti il nome della povera mamma Adele Strambio Marietti |||
 L. 100 ―
Baronessa Teresa De Ghislanzoni Radice, in suffragio dell’anima dell’egregio sig. Aldo Radice |||
   » 30 ―

Assemblea per gli Asili di Carità


Domenica, nella sala delle adunanze in via Unione, si tenne l’assemblea annuale degli azionisti degli Asili per l’Infanzia.

Dietro proposta del socio A. M. Cornelio, veniva acclamato presidente il comm. avv. Della Porta, al quale si rivolsero parole di congratulazione per l’elezione recente e voti fervidi per una prossima, auspicata elezione politica.

L’on. Della Porta accolse con molto spirito le congratulazioni e i voti, e insediandosi al posto presidenziale, diede la parola al comm. avv. Giuseppe Longhi, solerte segretario dell’opera pia, per la lettura del verbale antecedente e per la relazione morale e finanziaria.

I lavori del comm. Longhi furono seguiti con vivo interessamento e accompagnati da ripetuti segni di approvazione, che in fine vennero sottolineati dal socio A. M. Cornelio con parole di sentito elogio per l’intero eonsiglio amministrativo, per il personale dirigente, per le ispettrici e le pazienti maestre.

Poche cifre possono dare una idea esatta delle condizioni amministrative dell’istituzione, che conta undici asili, con beneficio di assistenza e di educazione a circa quattromila bambini.

Il conto consuntivo si chiude con un patrimonio netto di L. 2.550.713,81. Le rendite e gli introiti ascesero a L. 372.156,24; le spese e le erogazioni ammontarono a L. 368.367,37. Risulta per residui attivi e passivi il disavanzo di L. 18.609,15.

Dalla relazione emergono le migliorie introdotte negli asili dal punto di vista igienico e didattico, nonchè quelle inerenti al trattamento del personale insegnante, alle pensioni, ecc.

Furono commemorati alcuni benefattori defunti, tra i quali i rimpianti cav. Carlo Cova e nob. cav. dott. Felice Dell’Acqua.

Avvenne poi una discussione suscitata dai professori Pelandi e Merendi circa l’avvenire degli asili, la probabilità di ottenere sussidi governativi e il progetto di una fusione, di una municipalizzazione o un raggruppamento che si voglia dire.

La discussione fu abbastanza vivace e anche cordiale tra i due professori e il segretario Longhi e il socio Cornelio, animati da opposte tendenze non chiaramente delineate.

L’on. Della Porta diresse l’assemblea con la sua nota competenza, accennando in fine alla probabilità che fra tre mesi si possa avere un progetto concreto per il raggruppamento. D’altra parte il socio Cornelio, certo d’interpretare il sentimento di molti benefattori, si manifestò contrario ad innovazioni che, a suo avviso, alterando le fondiarie, cagionerebbero l’esodo delle persone affezionate all’istituzione.

Educazione ed Istruzione


LIBERO

Era un giovine frassino, l’onore
del boschetto natio;
tra’ suoi floridi rami il novo albore
rivegliava d’augelli un cinguettio.


Cercando i moli: baci de la brezza
e il caldo amor del sole,
si ergeva in alto, con la sana ebbrezza
di chi intende la vita e sogna e vuole.


Ma una sera d’estate, l’improvviso
furor d’un uragano
turbò, con voce di rovina, il riso
verde e la pace de!’agreste piano.


Egli, il giovine frassino, sperava
(poiché l’età sua prima
di fede un’idea! forza gli dava),
tutti sfidar con l’agile sua cima.