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Anno X. | Domenica, 1 Gennaio 1911. | Num. 1. |
Giornale settimanale per le famiglie
IL BUON CUORE
Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE
Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena
E il tesor negato al fasto Manzoni — La Risurrezione. |
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La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
Rosmini — Opere spirit., pag. 191.
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Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.
SOMMARIO:
Educazione ed Istruzione
Ricordi briganteschi
..... Oh come grato occorre Il rimembrar delle passate cose, Ancor che triste, e che l’affanno duri!! |
In tasca avevo cinque piastre d’argento, 25 lire e poco più, e pensavo che le lor bramose canne s’accontentassero del magro pasto e mi rimandassero all’Università. Poi pensavo che avrei avuto pronto soccorso e sarei stato liberato dai paesani, essendo facile seguir le nostre tracce con tanta gente, che vedeva la direzione del cammino, e vicinissimi essendo i paesi. E per agevolar la cosa, io, come cominciò ad annottare, certi giornali e carte che avevo, le riducevo in brandellini e ne seminavo la via, come per metter sulla pista gli sperati liberatori, quasi che il buio, che celava ai briganti la mia piccola astuzia, dovesse schiarirla e farla nota ai nostri!
Ma o la novità del caso, o l’audacia del colpo, o la paura, che non ragiona e fa fuggir l’animo e la mente, stordiron di maniera quella turba di spettatori, che non solo nessuno si mosse, il che, forse, sarebbe stato pretender troppo, ma nemmeno volsero gli occhi sui nostri passi, volando ognuno a tapparsi in casa, senz’affrettarsi a dar la notizia dolorosa alle nostre povere famiglie. Quando poi lo seppero, verso le 7 pom., si era in tempo ancora; ma, come suole accadere in tali casi inopinati e strani, divampando gli sdegni, crescendo le chiacchiere e i pareri, e chi di qua, chi di là sbuffando e bravando, trascorre inutilmente il tempo e scappa l’occasione; così tutto il bollor degli animi e le epiche gradassate finirono in terribili invettive e in rumorose schioppettate di parole, che non bucano la pelle a nessuno. E noi intanto si andava come la serpe all’incanto con gli orecchi tesi, gli occhi sbircianti nell’oscurità, gli animi alti e sollevati dalla speranza.
Taciti, l’un dietro l’altro per lo stretto e duro colle, passato il Picentino su di sottil trave, che dava il capogiro col pericolo di un tuffo nell’acqua, fummo di là, sulla destra sponda, pigliando la via maestra, che mena al Mercato di Giffoni: Due briganti in testa, due ai lati, uno in coda, senza vedere nè incontrare anima