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Anno VIII. Sabato, 27 novembre 1909. Num. 48.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Beneficenza. —L. V. L’Asilo Infantile è ricco? — Per l’Asilo Convitto Infantile dei Ciechi — Casa di riposo pei Ciechi vecchi.
Educazione ed Istruzione. —Missione di donna (la Conferenza del prof. Bettazzi) — Comitato delle Scrittrici in brailleGiuseppe Nolli. Società di Mutuo Soccorso fra i Ciechi di ambo i sessi.
Religione. —Vangelo della domenica terza d’Avvento — L. V. Un’anima bella.
Società Amici del bene. —Pei Carcerati tubercolosi di Pianosa.
Notiziario. —Necrologio settimanale — Diario ecclesiastico.

Beneficenza


L’Asilo Infantile è ricco?


È imminente la fiera di beneficenza a favore dell’Asilo Infantile dei Ciechi. Da alcuni si sente dire: che bisogno c’è di un’altra fiera? l’Asilo Infantile ora non è ricco?

È ricco sì e no: è ricco se si pensa a quanto si è potuto raccogliere in pochi anni; è ricco se si pensa che ora possiede la sua casa di sede stabile, fornita di tutti i comodi desiderabili, per l’istruzione e l’igiene, vicina materialmente all’Istituto, da esso opportunamente divisa nello svolgimento della vita interna; ma si può dire per ciò che sia ricco, che non abbisogni più del Concorso della pubblica e privata beneficenza?

Non basta nascere, bisogna vivere. L’Asilo è nato, ma ha i mezzi per vivere?

Dal giorno che l’Asilo, nel 1902, cominciò a formare il suo patrimonio, coll’offerta di L. 2, fino al presente, raccolse, in cifra tonda, L. 242 000.

È la cifra che figura nell’ultimo elenco del Buon Cuore: è una bella cifra, è giusto il compiacersene.

Ma è giunto il momento di fare una sottrazione; una doppia sottrazione; la sottrazione della somma che costò la casa nuova, la sottrazione della somma consumata lungo il cammino, per le spese di esercizio durante cinque anni; quattro nella prima casetta di affitto, uno nella nuova casa.

Quanto costò la casa nuova? A parte alcune frazioni di spese non ancora liquidate, la casa costò L. 130,000. E l’ingegnere Fontana prestò l’opera sua gratuitamente.

Quanto costò l’esercizio dell’Asilo? Nei primi quattro anni i bambini accolti furono dieci; nell’ultimo anno, furono venti. Calcolando il costo complessivo di ciacun bambino in L. 500 annue — e non è troppo — il costo fu di L. 30,000; cioè L. 20,000 pei primi quattro anni, e L. 10,000 pel quinto anno.

Sommando le due. cifre della costruzione e dell’esercizio, si ha la cifra complessiva di L. 160,000, che va detratta dalle L. 242,000, raccolte finora.

Quale cifra rimane? L. 82,000; ed è la cifra che cominciando da oggi verrà registrata nel Buon Cuore, come quella che rappresenta in realtà l’attuale patrimonio fruttifero dell’Asilo.

Non volendo intaccare il capitale, per non compromettere la vita futura dell’Asilo, non rimane quindi disponibile per l’esercizio che la somma dell’interesse di L. 82,000; cioè meno di L. 4000.

I bambini ora raccolti sono 20.

E il numero di venti bambini, non rappresenta che una parte dei bambini che domandano di esser ammessi, calcolati nel numero preventivo di 50. Non si arriverà a questo numero che gradatamente. Intanto, le domande di altri dieci bambini, pei quali si chiede l’ammissione, sono già sul tavolo della direzione.

Fermiamoci ora a 30 bambini; anzi a 20, quale è il numero dei già ammessi: occorrono pel loro mantenimento annue L. 10,000. Di quale somma possiamo noi ora disporre? Come interessi, meno di L. 4000... Si può dire che l’Asilo infantile sia ricco?

Posto il confronto di quanto si ha e di quanto è necessario avere, non solo per andare avanti, ma per non tornare indietro, l’Asilo, ognun lo vede, è tutt’altro che ricco. Se gli ajuti non continuano, il numero dei bambini, anzichè crescere, dovrà essere diminuito.

Avanti dunque con nuova lena e coraggio. L’opera è bella, è necessaria; ha già raccolto il suffragio e l’aiuto di tante anime gentili e generose. I bambini ciechi, già raccolti, col loro mite sorriso vi ringraziano. Il ringraziainento pel beneficio che ricevono, vi sia ’stimolo a conservarlo ad essi non solo, ma ad allargarlo ad altri.

Facciamo in modo che la fiera imminente, co’ suoi risultati, nell’assistenza dei bambini ciechi, abbia a segnare un nuovo splendido trionfo.

L. V.