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100 IL BUON CUORE


UN EPISODIO

DELLE

CINQUE GIORNATE DEL 1848

... Il quarto giorno (21 marzo) mentre si stava alla finestra, verso i giardini, vediamo con sorpresa un uomo in abito borghese, ed un Uffiziale Austriaco, accompagnati da alcuni soldati, che scavalcavano i muricciuoli; e riconosciamo con terrore mio fratello Corrado. Pensando fosse inseguito mentre tentava fuggire dal carcere, vediamo invece, che giunti al recinto del nostro giardino, egli e l’uffiziale si abbracciano con effusione: quegli si allontana colla sua scorta; e mio fratello entra da noi, acceso in volto, e fuor di sè per le emozioni provate. Appena calmato, ci racconta, come, condotto con altri prigioni nei sotterranei del Castello, vi rimase tre giorni, minacciato della imminente fucilazione, perchè colto in flagranti e armato. Ma il barone de Sterneck, genero del Capo della Polizia, avendo riconosciuto Corrado (che gli era stato raccomandato da Giulio al momento del suo arresto) lo cercò nella prigione; e, con grave rischio della propria carriera, lo fece uscire dal Castello; e fingendo di farlo inseguire come fosse evaso, lo rese alla famiglia desolata.

Il nome di Sterneck non verrà da noi dimenticato!...

Dalle memorie inedite di

Giulia Carcano Fontana.


Nel vol. VI delle Opere complete di Giulio Carcano, si legge la Relazione del 18 marzo 1848, dove si narra l’arresto del di lui cognato Fontana e come egli lo raccomandò al barone de Sterneck, ma non si accenna come ebbe salva la vita. Ora, nelle memorie della nobildonna Giulia Fontana, vedova dello scrittore lombardo, si trova la narrazione del fatto, e i parenti si fanno un dovere di pubblicare l’atto generoso dell’Uffiziale. Un fatto simile è messo in iscena dal letterato toscano E. Checchi, e certo preso dal vero, nel dramma Vigilia d’armi (Secolo XX, ottobre 1909).

Beneficenza


UN PATRONATO DI DAME

per i fanciulli tradotti in giustizia

È con vero compiacimento che registriamo i passi della benefica istituzione, sorta per iniziativa dell’avvocato Pola in Torino e già fiorente attraverso i suoi notevoli risultati per la rigenerazione dei piccoli delinquenti.

In questi giorni si è avuta la costituzione di un Comitato femminile di patronato dell’opera, composto di cospicue dame della nostra società, le quali, sospinte dai nobili sentimenti di filantropia e di pietà verso tanti disgraziati fanciulli, che non possono essere messi alla pari dei delinquenti veri, non potranno a meno di portare un gran vantaggio morale e materiale all’opera.

Ieri si è avuta la prima adunanza delle patronesse nelle aristocratiche sale della contessa Rosa di San Marco, cui
spetta il vanto dell’iniziativa, che trovò si largo consenso di adesioni e di plauso.

Il senatore Chironi, presidente del Comitato di difesa dei fanciulli, non potè intervenire, ma a mezzo del vicepresidente cav. Augusto Roggeri e dell’avv. Marcello Arduino fece pervenire all’eletta adunanza le più vive grazie ed i sensi dell’ammirazione sua.

L’avv. Arduino illustrò le modalità del funzionamento del Comitato, ne mise in evidenza i bisogni, non solo materiali, ma ben’anco morali per la diffusione della idealità benefica.

Le dame intervenute vivamente si interessarono all’esposizione e fu da parte loro bellissima gara nell’escogitare i mezzi migliori a giovare efficacemente all’opera.

Gran ventura quindi per i tanti infelici fanciulli di cui il Comitato di difesa si occupa, il poter oggi attendere beneficio dalla eletta schiera femminile, che con slancio ad essi si è dedicata ad affermare ancora una volta quanto le affettività di donna rispondano al problema sociale della redenzione del fanciullo, come alla iniziativa in cui vibra il sentimento e l’animo si commove nella visione di sventura, anzichè di colpa.

Diamo i nomi delle dame che compongono il Patronato: contessa Antonietta Vittorelli, contessa Virginia Riccardi Lautosca, signora Amalia Leumann, signora Nina Rossi Pelazza, contessa Rosa di San Marco, contessa Fanny di Cigala, contessa Adele Ricci Faà di Bruno, contessa Amalia di Canosio, Enrica Lovera di Maria.

Per l’Asilo Convitto Infantile dei Ciechi


OBLAZIONI.

Somma retro L. 104617 20

Duchessa Ida Visconti di Modrone |||
   » 40 ―

Totale L. 104657 20

PENSIONE FAMIGLIA PER IMPIEGATE


Somma retro L. 5325 —

Prof. rag. Pietro Pavesi |||
   » 10 ―
Signora Bianca Tosi Pletner |||
   » 5 ―
Signorina Ada Gandini |||
   » 10 ―
«Iole Robecchi |||
   » 5 ―
Donna Camilla Gabba |||
   » 5 ―
Signorina Irma Paladini |||
   » 5 ―
Somma ricavata dalla conferenza della scrittrice Sofia Bisi Albini |||
   » 100 ―
(Continua) Totale L. 5465

Le offerte si ricevono ai seguenti ricapiti:

Marchesa Anna Visconti Casati (via Borgonuovo, 5) — A. M. Cornelio (via Gesù, 8).



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