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IL BUON CUORE 45


renghi ex-Rettore di Seminario e il Proposto Bellini ex-Rettore di Collegio, entrambi, uomini d’una intellettualità eccezionale, cui mando un riverente e mesto pensiero di ammirazione e rimpianto.

Poi il Capitolo di S. Ambrogio rinnova al neo-Proposto le congratulazioni perchè gli sia toccata da coltivare una porzione della Vigna del Padre di famiglia, troppo bella! Un borgo lindo e civile che mai; una posizione naturale incantevole, fra i colli briantei, allietati da un perpetuo sorriso, e innanzi ad uno scenario immenso di bellezze d’una varietà stupefacente; una Chiesa splendida e degna di città; è una popolazione religiosissima. Mettere in evidenza codeste caratteristiche di Alzate è un debito da sciogliere alla realtà delle cose; è un bisogno d’un cuore straziato dalla nostalgia d’un passato che non tornerà più, ma che rievoca sempre con voluttà, e non senza un sospiro segreto, una lacrima furtiva.... Poichè io qui, dal 1877, per un lungo corso d’anni venni a passare le mie belle vacanze autunnali; qui gustai una felicità indimenticabile in mezzo alla pace dei campi, alla riverente civile ospitalità di questi abitanti e in un lusso di sane luminose aure, tutte investite di luce e di profumi confortatori, tra bellezze di natura che strappano gridi d’ammirazione....

Finalmerite il Capitolo di S. Ambrogio per mezzo mio rinnova i più caldi voti al neo-Prevosto di lungo ministero in bene di tanti figli spirituali a cui oggi divenne Padre; e che il bon Dio dall’alto e gli uomini dal basso lo ricolmino delle pure e nobili soddisfazioni che sono il premio terreno e immediato della sublime paternità dello spirito!...».

Dunque, tutto sommato, il bilancio della festa fu soddisfacentissimo. Il festeggiato può consolarsi di aver corrisposto felicemente all’aspettativa; la popolazione può star contenta di essersi portata nei termini più lodevoli, in una perfetta intesa e fusione d’animo coi propri superiori del Municipio, guidati da quel perfetto gentiluomo e cavaliere che è il sindaco Baragiola. Caso raro, non d’ogni giorno nè d’ogni paese....

Religione


Vangelo della Quinquagesima


Testo del Vangelo.

Il regno de’ cieli è simile ad un uomo il quale seminò nel suo campo buon seme. Ma nel tempo che gli uomini dormivano, il nemico di lui andò, e seminò della zizzania in mezzo al grano, e si partì. Cresciuta poi l’erba e venuta a frutto, allora comparve anche la zizzania. E i servi del padre di famiglia accostatisi gli dissero: Signore, non avete voi seminato buon seme nel vostro campo? Come dunque ha della zizzania? ed ei rispose loro: Qualche nemico uomo ha fatto tal cosa. E i servi gli dissero: Volete voi che andiamo a coglierla? Ed
egli rispose: No; affinchè cogliendo la zizzania, non estirpiate con essa anche il grano. Lasciate che l’uno l’altra crescano sino alla ricolta, e al tempo della ricolta dirò ai mietitori; sterpate in primo luogo la zizzania, legatela in fastelli per bruciarla; il grano poi radunatelo nel mio granaio.

Propose loro un’altra parabola, dicendo: E simile il regno de’ cieli a un grano di senapa, che un uomo prese e seminò nel suo campo: la quale è bensì la più minuta di tutte le semenze; ma cresciuta che sia, è maggiore di tutti i legumi, e diventa un albero, dimodochè gli uccelli dell’aria vanno a riposare sopra i di lei rami.

Un’altra parabola disse loro: E simile il regno dei cieli a un pezzo di lievito, cui una donna rimescola con tre staia di farina, fintanto che tutto sia fermentata. Tutte queste cose Gesù disse alle turbe per via di parabole; nè mai parlava loro senza parabole: affinchè si adempisse quello che era stato detto dal Profeta: Aprirò la mia bocca in parabole, manifesterò cose che sono state nascoste dalla fondazione del mondo. Allora Gesù, licenziato il popolo, se ne tornò a casa; e accostatiglisi i suoi discepoli, dissero: Spiegaci la parabola della zizzania nel campo. Ed ei rispondendo disse loro: Quegli che semina buon seme, si è il Figliuol dell’uomo. Il campo è il mondo; il buon seme sono i figlioli del regno: la zizzania poi sono i figlioli del maligno. Il nemico che l’ha seminata, è il diavolo: la raccolta è la fine del secolo: i mietitori poi sono gli Angeli. Siccome adunque si raccoglie la zizzania e si abbrucia così succederà alla fine del secolo. Il figliuol dell’uomo manderà i suoi Angeli; e torranno via dal suo regno tutti gli scandali, e tutti coloro che esercitano l’iniquità; li getteranno nella fornace di fuoco: ivi sarà pianto stridore di denti. Allora splenderanno i giusti come il sole nel regno del loro Padre. Chi ha orecchio da intendere intenda.

S. MATTEO, cap. 13.


Pensieri.

Il padrone seminò nel suo campo il buon grano, ma, mentre i suoi dormivano, venne il nemico del padrone soprasseminò il loglio.

Quando crebbe il buon seme anche il mal seme crebbe con esso.

A volte noi ci meravigliamo di trovar tanto male nel mondo, in noi, specialmente nelle persone che si danno al servizio di Dio. Dovremmo meravigliarci, invece, di trovar tanto bene. Non sappiamo noi quanta lotta si richiede per essere onesti, pure, virtuosi?

Come bisogna lottare per vincere gli stimoli della natura inferiore?

Rientriamo in noi stessi, raccogliamoci davanti a Dio cerchiamo di gettare dentro di noi uno sguardo spassionato, non preoccupato d’altro che di cogliere la verità....

Siamo buoni noi? Lo possiamo noi asserire davanti a Dio che ci scruta nel mistero della nostra coscienza? Oh, Signore! almeno davanti a Te, nel segreto, espo-