Pagina:Il buon cuore - Anno IX, n. 01 - 1º gennaio 1910.pdf/4

4 IL BUON CUORE


Educazione ed Istruzione

ASILI INFANTILI URBANI


FESTE E LUTTO.

In occasione delle feste di Natale, come di consueto, tutti gli Asili Infantili urbani si posero in festa. Il Natale è la festa di famiglia: come non far festa negli Asili Infantili, simpatiche famiglie di adozione? Anzi, il Natale è veramente la festa dei bambini: l’oggetto della festa universale per tutti, è il Bambino di Betlemme. La venerazione pel Bambino divino, si muta in amore pei bambini della terra. È un affaccendarsi di tutti per rallegrare i bambini con ogni sorta di doni, utili e graziosi. Il Presepio, l’albero di Natale, sono i due centri intorno a cui si svolgono le gioconde scene di doni dati e di doni ricevuti: in alcune famiglie diventano bambini anche i signori, anche le signore... Il socialismo, un socialismo grazioso e gentile, invade e avvicina tutte le classi della società.

Gli Asili Infantili partecipano in larga parte in questa pia costumanza. Attorno ai Presepi, attorno all’albero di Natale, i bambini del popolo si affollano a centinaia, a centinaia. E chi mai rappresenta i pastori, chi rappresenta i Magi, che portano doni semplici, e doni ricchi, al Bambino Gesù? Sono le signore Direttrici, le signore Visitatrici, il Consiglio centrale dell’Opera Pia.

In tutti gli Asili è una gara a chi può dare di più, a chi può dare di meglio. L’affluenza dei bambini agli Asili nel giorno della distribuzione dei doni di Natale è al completo: in quel giorno tutti i bambini sono sani! Nessun malanno li trattiene a casa; le mamme fanno in modo che ogni ostacolo scompaia per condurre le loro creaturine all’Asilo. In quel giorno il bambino non rappresenta più una passività: è un attivo, talvolta assai prezioso: porta a casa giubboncini, scarpe, coperte di lana, buone a coprir le membra non soltanto dei bambini, ma di qualcun altro, più grande dei bambini.

I membri del Consiglio direttivo sono invitati ad assistere nei diversi Asili a questa solenne distribuzione di doni: essi vorrebbero rispondere con gentilezza a gentilezza, trovarsi presenti da per tutto: il guaio è che queste distribuzioni, avvenendo tutte nei giorni immediatamente prossimi al Natale, molte volte si incrociano nel medesimo giorno, e sovente nelle medesime ore; e allora diventa un quesito di soluzione assai difficile, per non dire impossibile, la presenza dei membri del Consiglio nei diversi Asili.

Le speciali condizioni disastrose di questo anno, coll’immane catastrofe di Sicilia, che a ripararle, anche appena in parte, col concorso di tutti, ebbero un contraccolpo nella borsa di tutti, facevano giustamente temere che i doni di Natale avessero a soffrire un basso nella quantità e nella qualità. Questo calcolo prescindeva da un elemento assai importante; il cuore delle signore, che non manca mai, che non si esauri-
sce mai, che pare anzi prendere gusto di vincere le difficoltà: nella carità, il cuore della donna non conosce sconfitte.

E infatti l’abbondanza dei doni in tutti gli Asili ebbe una esuberante fioritura, che per mezzo dei bambini si diffuse a rallegrare migliaia e migliaia di famiglie. È facile il comprendere l’impossibilità in cui ci troviamo di dar notizia di quanto avvenne nei singoli Asili. Non possiamo però tacere alcuni ricordi speciali che in alcuni Asili determinarono, in aggiunta alla solennità comune, una solennità speciale.

Nell’Asilo Villa-Pernice era presente la direttrice signora Rachele Villa-Pernice, la vedova del già Presidente del Consiglio degli Asili. Essa venne particolarmente festeggiata, per la ricorrenza di una data ben preziosa: son più di trent’anni che essa è direttrice di quell’Asilo.

Per consimile ragione, una festa particolare venne pur fatta all’Asilo di via Unione. La direttrice nobile Paolina Bellinzoni compieva il trentacinquesimo anniversario della sua nomina a Direttrice. Le venne offerta una crocetta di ricordo. Non era soltanto la direttrice dell’Asilo che veniva onorata nella donna Paolina Bellinzoni, ma la benefattrice generosa e costante di tante altre opere pie in tutta la città. Una medaglia venne pur data al sig. Tamburini, da moltissimi anni delegato presso l’Asilo.

Una funzione di lutto, invece di una funzione di festa, avvenne all’Asilo Giuseppe Sacchi, in via Chiossetto. Il giorno 16 dicembre dovevasi celebrare la distribuzione dei doni, con particolare festa di onore alla direttrice nobile Clara Maggi Anelli, che da quarant’anni trovavasi ascritta a quell’Asilo. Ben poche persone nel personale di direzione e di assistenza agli Asili possono vantare un numero d’anni così notevole di loro prestazione. Si può quindi immaginare con quale interesse, con quale gioja del cuore, tutti si apparecchiassero a partecipare e a far più bella la imminente solennità, l’Ispettore, il Delegato, le signore visitatrici, le maestre, i bambini! Era una festa da far epoca per l’Asilo. Quando alcuni giorni prima si diffonde una dolorosa notizia: la signora Direttrice è incomodata; forse la festa dovrà essere differita. Poi subito: la signora Direttrice è aggravata; la signora Direttrice è moribonda; la signora Direttrice è morta!

Otto giorni dopo dal giorno in cui la festa del quarantesimo anno di direzione doveva essere celebrata per la nobile signora Maggi, se ne facevano i funerali.

Si possono facilmente immaginare la sorpresa, il dolore di tutti, per questa scomparsa improvvisa.

I funerali, celebrati il giorno 22, furono una solenne testimonianza di stima e di affetto verso l’estinta. Coi parenti, cogli amici, colla rappresentanza, si può dire al completo, delle signore visitatrici, con un gruppo di bambini e di bambine, erano presenti pel Consiglio dell’Opera Pia il presidente ing. Luigi Marazzani e il consigliere mons. Luigi Vitali.

Dopo le esequie e il funerale, nella Chiesa di S. M. della Passione, i bambini, guidati dalle loro maestre, intonarono un mesto e semplice canto di preghiere e di