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uomo politico molle. E i capelli bianchi dei vecchi , ¦ • « • , . anneri. scono, e le guancie dei barbuti lisciandosi • . pongono ciascuno nella passata freschezza- corpi degli adolescenti ritornano glabri, e' faftf più piccoli di giorno in giorno e di notte * notte, si riducono di nuovo allo stato del barn, bino neonato, ridiventando simili a lui e ne|i- nima e nel corpo, dopo di che si consu,nan onninamente e del tutto scompariscono. Cosi «fi quelli che violentemente allora muojono, il corpo morto, patendo a un tratto gli accidenti mede* 271 simi, si distrugge in pochi giorni e svanisce XV. Socr. giov. E la generazione degli animali com'era allora, o forestiero? e in che modo sì procreavano gli uni dagli altri? For. È chiaro, o Socrate, che il procreare gli uni dagli altri nell’ordine naturale d'allora non c'era; ma i terrigeni invece, di cui ci parla la leggenda, questi appunto eran quelli, che in qucf tempo là ritornavano di nuovo su dalla terra, v furon ricordati dai progenitori nostri più antichi, i quali quando ebbe termine quella prima cir- B colazione, le furono vicini nel tempo che seguctlc, e nacquero sotto il presente ordine di cose chi- di queste leggende costoro furono per noi i banditori, le quali adesso da molti a torto non sono credute. Dobbiamo considerare infatti ciò