diochè rari siano, o con difficultà giudicar si possano, pur quelli tali sono indubitatamente e lume e sostenimento de la nostra fede e cristiana religione. Ne parrà a chi ben pensa gran maraviglia trovarsi fra tanta moltitudine infiniti scelleratissimi viziosi, attento che lo onnipotente e grande Iddio avvenga creasse tutti i cori angelici buoni e perfetti, pure in la più digna parte di loro non piccola pravità vi si trovoe, però che dal cielo per divina giustitia insino airiiifimo centro de l’abisso ruinoe; e che si può dir di Cristo nostro vero redentore, il quale venuto a pigliar carne umana per lo peccato dei primi parenti, tra la piccola greggia per esso eletta vi fu pur Giuda iniquissimo che in mano de li perfidi Giudei lo vendio: onde nè lo peccato degli angeli nè quello di Giuda la integrità degli altri che restorono in alcun atto ebbero a maculare. Per questo potremo con verità conchiudere che gli enormissimi difetti de’ falsi religiosi in alcun modo la virtù e perfetione dei buoni ledere nè offendere potriano; ma più tosto quanto sono più grievi le scelleragine de’ cattivi, tanto con maggior luce la integrità de’ buoni sarà distinta; imperocché come il negro corvo con la candida colomba congionto augmenta quella bianchezza, così le detestande opere e manifeste offese per tale iniquissima gente fatte allo eterno Dio approvano di continuo la lodevole vita de’ virtuosi. Ma perchè oggi par diffìcile distintamente cognoscere i buoni da i rei, i quali come ho già detto di pastori diventano lupi con manto de la mansueta pecora avvolti, non restarò di dire, prima che di più oltre reprendendo faccia fine, che del certo più conveniente e salutifero sarebbe, volendosi senza scanda-