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d
ANTICHI gesti e di famose imprese,

Di tutto’l mondo sara il mio Poema,
Per celebrare il Sol, da cui discese
     4Il raggio, c’ha formato il nobil thema:
     Il cui dolce calor mio cuore accese
     A dichiarar un tanto bel problema,
     Qual di vago splendor tal luce rende,
     8Che per fama, e per gloria al Cielo ascende.

Cantero dunque le pompe, e’l thesauro,
     La gran magnificenza, e l’ornamento,
     La nobiltade, la politia, e’lauro,
     12C’hoggi fan grande il bel nome di Trento,
     Le sette Verghe d’or, la Palma, e’l Lauro,
     Di cui sonora tuba in aria sento,
     Ch’un superbo Edificio in se raccoglie,
     16Ch’a tutti gli altri il maggior nome toglie.

Porge Giove la gratia dal tuo petto,
     E fa di quella in me nascer un fonte,
     Manda a svegliare il mio freddo intelletto
     20Le dotte Nimphe del sacrato monte,
     Purga di quel ch’io dico ogni difetto,
     E cingemi d’Allor la debil fronte,
     Accioch’io possa con le mie parole
     24Fermare il corso al mio lucente Sole.