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tempo stesso di fargli osservare che sarebbe stato anche utile di premettere a quelle Vite un qualche cenno storico intorno al borgo di Stresa. Questo pensiero gli piacque e senz’altro mi confortò ad eseguirlo. Mi sono quindi posto a raccogliere i materiali opportuni, e nel giro di pochi mesi ho potuto così compilare e dare alla luce quel primo saggio col titolo: Notizie storiche di Stresa colle Vite dei Santi e Beati principali del Lago Maggiore. Casale, 1854 per Casuccio, in 8.º

Alla lettura di questo libro alcuni di quelli, ch’erano stati poc’anzi da me interrogati per avere notizie, e che per poco non si erano maravigliati come io sprecassi il mio tempo su cosa (volevano alludere a Stresa), che secondo essi non valeva la pena di spendervi sopra il più piccolo studio, furono i primi a manifestarmi la loro soddisfazione e a farmi notare ad un tempo quel molto più che si sarebbe potuto dire in relazione al già detto, e a desiderare che simigliante lavoro venisse alquanto più esteso sui luoghi circonvicini, esibendosi allora prontissimi ad indicarmi, ed anco a somministrarmi, quante notizie e documenti si avevano, o si potessero avere a compimento del mio lavoro.

Il desiderio dall’una parte di emendare il mio scritto, e dall’altra di aderire alle istanze che mi venivano fatte, mi fece accogliere di buon grado ogni notizia, che mi era porta e ad imprendere nuove ricerche non solo riguardo alle Vite dei Santi e Beati del Lago Maggiore e degli altri uomini illustri di esso, de’ quali aveva fatto pur cenno, ma eziandio riguardo alle notizie storiche di Stresa e dei luoghi circonvicini. Lessi quindi quanti libri antichi e recenti furono pubblicati su questo argomento, e quante pergamene, carte e memorie scritte potei avere, rovistando, non senza grave spendio di fatica e di tempo, intere biblioteche di manoscritti ed archivi sì pubblici che privati, visitando sulla faccia del luogo ogni cosa e interrogando