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trovandosi in forze sufficienti per attaccarle, rivalicò le Alpi coll'animo di ritornarvi ben presto rifornito di denari e di esercito.

Egli aveva nel partire d'Italia l'anno 1168 lasciati gli ostaggi delle città lombarde, che seco traeva, nel castello di Biandrate: la prima impresa pertanto della Lega fu quella di portarsi all'assedio di quella fortezza per liberarli. Biandrate cadde in loro potere l'anno stesso. Poscia si accinsero alla guerra contro i Pavesi e il Marchese di Monferrato, i soli, che da queste parti erano ancora attaccati al partito imperiale e, per danneggiarli viemmaggiormente, vennero nella risoluzione di erigere ai loro confini una nuova città e fortezza, la quale in onore di papa Alessandro III loro fautore fu chiamata Alessandria, distinta col soprannome della paglia, perchè a principio la maggior parte delle case erano appunto coperte di paglia.

I favoreggiatori di Federico insistettero allora presso di lui, perchè dalla Germania prontamente accorresse con nuovo esercito in loro aiuto contro la Lega. Scese egli di fatto in Italia l'anno 1174 e si diede a tutt'uomo a guerreggiare contro i Lombardi; ma questa volta essi erano presti a riceverlo. Il giorno 29 di maggio dell'anno 11761 sarà sempre memorando per la sanguinosa battaglia, che avvenne tra Legnano e il Ticino, e nella quale Federico Barbarossa rimase pienamente sconfitto colla quasi totale strage de'comaschi e di un numero grande di tedeschi. L'imperatore stesso dopo inauditi sforzi di valore rovesciato in fine da cavallo dovette di nascosto fuggire, e comparve dopo qualche giorno in Pavia, mentre si credeva morto combattendo, e la stessa sua augusta consorte rimasta in Como avea già preso corruccio.

Federico allora umiliato riconobbe la mano di Dio sopra di sè e pentito de'suoi misfatti e di tante inique vessazioni

  1. Quest'anno stesso (1876) ne fu celebrato il settimo centenario e in questa occasione furono pubblicati molti opuscoli e libri sullo stesso argomento, che per essere già noti ad ognuno e d'altra parte non necessarii al nostro scopo stimo superfluo di registrare.