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primavera avanzata e nei tempi di pioggie dirette in autunno. Nelle escrescenze ordinarie cagionate dallo sgelar delle nevi, l’altezza del Lago è portata rapidamente ad uno o due metri e qualche volta anche a tre sulla massima magrezza, quali furono quelle del 1812, 1817, 1823, 1824 e 1855. Ma i danni di questo furono assai leggeri in confronto di quelli che vi recarono in ispecie le pioggie autunnali in congiunzione col discioglimento delle nevi.

Alcune di queste alluvioni o piene, dette volgarmente dagli abitanti del Lago anche buzze, furono registrate dagli scrittori. La più memorabile di quante ci furono tramandate è quella descritta da Sir Raul presso il Muratori (Annali T. 7, pag. 24), dell‘anno 1177 (secondo altri dell’anno 1178), nella quale il Lago si elevò all’altezza niente meno che di metri 10,80 sopra il livello ordinario (secondo altri di metri 9,62), sicchè le case di Lesa, a cagione d‘esempio, ne furono interamente coperte. Memorabili pure sono le piene, che avvennero nel secolo XVI, le più terribili delle quali, secondo le memorie che ci furono lasciate scritte, sono state quelle del 1566, 1570, 1571 e 1588, accadute quasi tutte di autunno e per lo più in settembre. Altre consimili nella medesima stagione furono quelle degl’anni 1601 e 1640 del secolo XVII, e quella del 1704 (o 1705 secondo altri) del secolo XVIII, accaduta il 4 novembre, e nella quale il Lago si elevò a metri 6,501 Le piene notevoli ch‘ebbero luogo nel presente secolo sono le seguenti:

nell’anno 1820 il 14 settembre il Lago si elevò a metri|||
4,55.
          - - 1834 - 28 novembre |||
 4,65.
          - - 1839 - 8 ottobre |||
 4,30.
          - - 1840 - 4 novembre |||
 5,00.
          - - 1868 - 4 ottobre |||
 7,60.
  1. Credo che questa sia quella di cui parla diffusamente il Vagliano (l.c. pag 400-408). Racconta ivi che la pioggia continuò « più di 50 giorni dal 4 ottobre al 20 novembre, in cui scriviamo » ma si dimenticò d’indicare l’anno.