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Questi sono i luoghi sulle sponde del Lago e nelle sovrastanti regioni, un tempo appartenenti all’antico Contado di Stazona, dei quali abbiamo trovato memoria nei due primi periodi del medio evo della nostra storia. Di altre terre e luoghi sino a questo punto non ricordati faremo parola a più opportuna occasione. Il cammino, che abbiamo percorso sin qui, non nego, fu arido e alpestre: ma non fu privo al tutto di frutti, e tanto più dolci, quanto meno attesi da documenti isolati, e che a prima fronte parevano per se medesimi ingiustificati. Con essi noi abbiamo apparecchiato il terreno e gettate per così dire le prime basi, sulle quali a mano a mano verremo edificando la storia. Le carte anche nei due seguenti periodi continueranno ad essere la nostra guida; ma non sole, sibbene accompagnate dalle notizie degli scrittori, che cominciano a diradare, comunque ancora imperfettamente, le dense tenebre, tra le quali fummo obbligati andar brancoloni in cerca di una benefica luce, che ne rischiari la via.


CAPO XXVI.


Periodo III.


Dai primi tentativi della Lombardia alla propria indipendenza sino alla distruzione di Milano per opera del Barbarossa 1024-1162.


Riusciti vani i tentativi per ristabilire il regno d’Italia in un principe della propria nazione, i magnati, compresi gli stessi vescovi, ch’erano in buon numero divenuti in quest’epoca signori territoriali, non chè le città principali governate da proprii conti, rivolsero le loro mire, anzichè alla comune, alla