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vorato per lo innanzi a detronizzarlo, e furono da lui guadagnati alla sua causa. Ma mentre egli credeva di essere già sicuro del fatto suo, eccoti di nuovo scendere Arrigo in Italia. La guerra era inevitabile ed Ardoino vi si era già apparecchiato: anzi aveva avuto qualche vantaggio sulle armi del proprio avversario, quando tutto ad un tratto, non si sa bene comprendere, quale ne sia stata la cagione, egli abdica al potere (1014) e va a rinchiudersi nel monastero di S. Benigno di Fruttuaria, dove l'anno appresso (1015) pone fine a'suoi giorni1.

Così si chiude questo secondo periodo della nostra Storia. Noi vedremo ben presto, quali ne siano state le conseguenze: frattanto però ci è mestieri di arrestare alquanto il cammino per vedere quali altri paesi ci compariscono la prima volta in quest'epoca sulle sponde del nostro Lago, innanzi di trovare un punto fisso, che ci serva di guida nel labirinto, entro al quale siamo costretti di raggirarci.


CAPO XVI.


Origine e successivi incrementi del monastero di Arona. — Importanza del suo archivio per l'illustrazione di molti luoghi sulle sponde del nostro Lago.


Che Arona fosse vico all'epoca della dominazione romana in queste nostre contrade, fu già rilevato dalle sue lapidi: però

  1. Questo ci attesta anche l'autore della Vita di S. Guglielmo già citato, il quale narra al capo IX, che Ardoino fu anche sepolto nella Chiesa di quel Cenobio: in quo etiam, scrive, idem rex cum sua coniuge et filiis humatus quiescit. Chi poi volesse conoscere più particolarmente le gesta di questo principe, può leggere l'eccellente lavoro già ricordato su questo argomento del Cav. Provana.