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II. Vergontium, nune Voconia, Plebs Dioecesis Novariensis
Vogogna Pieve


Petra Sancta Burgus, vix ex ruinis agnoscitur
Antiasca Vallis
 
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 Valle Anzasca


III. Domus Ossulae Burgus, Plebs Dioecesis Novariensis


Mattarella Castrum |||
 Matarella
Divedria Vallis |||
 Valle Diveria
Antigorii Vallis |||
 Valle Antigorio
Vegetii Vallis |||
 Valle di Vegezzo1

Il Contado di Seprio conteneva diciassette pievi, quattro delle quali soltanto spettano al nostro Lago, e nè anco interamente: sono le seguenti:


I. Vallis Travalline Plebs
Val Travallia Pieve.


Domus, ubi antiqua Ecclesia plebana |||
 Domo

    il lettore più volte occasione di notar questo nelle carte antiche, che riferiremo a suo tempo. Qui osserverò a cagion d'esempio, che nel Diploma di Venceslao imperatore del 1397, pubblicato da lui stesso nella P. II della Continuazione delle sue Memorie (pag. 661 e segg.), Margozzo o Mergozzo, si chiamava Mergutium, ed in una carta del IX secolo, che riferirò più avanti, Meregocium, nomi prima e dopo il XII secolo alquanto differenti. Più avanti vedremo che chiama in Latino Belgirate, quella terra che alla fine del XIV secolo nel suddetto Diploma si nominava ancora Bugirate.

  1. L'esistenza delle tre pievi or ora descritte ci è assicurata nel XII secolo da una lettera di Papa Innocenzo II scritta l'anno 1133 e diretta al Vescovo di Novara. Ivi leggiamo plebem Mergotii cum capellis suis, plebem de Vergonte, plebem Oxulae cum suis pertinentiis. Osserva però il Ven. Bescapè nella sua Novaria alla pag. 202, che posteriormente di queste tre pievi quella sola di Vergonte conservò tal nome. In Ossula, scrive, tres antiquitus plebes de Mergotio, de Vergonte et de Ossula. Hoc nomen tamen plebis tantum remansit Ecclesiae S. Vincentii Vergontis.